de rossi de zerbi

“GESTIRE LA PARTITA NON VUOL DIRE CHIUDERSI IN AREA PERCHÉ HAI UN VANTAGGIO DI 4 GOL” - DE ROSSI PARLA PRIMA DEL RITORNO DEGLI OTTAVI DI EUROPA LEAGUE CON IL BRIGHTON: "LUKAKU NON CI SARA’. HA UN PROBLEMA ALL'ANCA, DYBALA NON SO SE GIOCHERÀ. SONO TRANQUILLO CON I GIOCATORI CHE HO A DISPOSIZIONE" – LO SFOGO DI DE ZERBI, TECNICO DEL BRIGHTON, CONTRO I GIORNALISTI ITALIANI: “ALCUNI NON SONO ONESTI E COMPETENTI. SONO DIVENTATO DIVISIVO PER COLPA LORO...” (CON CHI CE L’HA? FUORI I NOMI!)

Da sportmediaset.mediaset.it

DE ROSSI ROMA BRIGHTON

"Lukaku non è venuto, ha un problema all'anca che gli si presenta sistematicamente. Vedremo come si risolverà la situazione, penso sia un problema di pochi giorni ma non lo so con certezza". Daniele De Rossi spiega il forfait dell'attaccante della Roma alla vigilia del ritorno degli ottavi di Europa League in casa del Brighton.

 

"Dybala sta bene ma devo ancora decidere se giocherà o meno - ha detto ancora - Turnover? Non è questione di turnover ma di avere tanta gente fresca in campo, nei quali io ripongo tantissima fiducia. Vogliamo sempre avere gente al 200% in campo", ha aggiunto. "Sono stanco, lavoro tanto ma sono felice di essere alla Roma".

 

roma brighton

"Ci sono giocatori forti in questa rosa e sono sicuro che possiamo giocare senza di loro, qualora non giocasse Paulo perché questo lo devo ancora decidere. Sono tranquillo con i giocatori che ho a disposizione oggi - ha detto De Rossi alla vigilia - Gestire i momenti per un calciatore, un allenatore, è come il pane: è tutto.

 

Ma gestire non vuol dire chiudersi in area perché hai un vantaggio di 4 gol. Se c'è stata una gara dove abbiamo gestito bene le forze è stata proprio quella di andata, quando loro hanno preso il pallino del gioco in mano e noi siamo stati bravi a fargli male in contropiede. Ma questo è un processo che arriva con la conoscenza". 

 

(...) Dobbiamo essere consapevoli che nella gara di andata il Brighton ha avuto 4-5 occasioni da gol così come anche noi. Sono due squadre che segnano".

 

 

DE ZERBI

Da ilnapolista.it

de zerbi

C’è un file aperto, in giro: giornalisti e allenatori, amici e nemici, in alcuni casi pretesi tifosi (vedere il video-figuraccia di De Laurentiis sul povero Ugolini “laziale”). In Spagna la stampa è in guerra con Xavi, che si sente accerchiato dai cronisti “guardiolisti”. Nello stesso file va inserito anche lo sfogo di ieri di Roberto De Zerbi, il quale dice che è diventato “divisivo” per colpa loro, dei giornalisti. Lo sfogo – a dir la verità moderato – è diventato, manco a dirlo, virale.

 

Lo sfogo di De Zerbi

“Non sono la persona che sta nel mezzo e che ama il grigio, cerco di prendere posizione, di essere corretto sempre con tutti ma mi piace scegliere da che parte stare, scegliere chi essere e scegliere come comportarmi. Io credo che nella vostra categoria non tutti siano corretti, ci sono molti vostri colleghi scorretti e io non sono andato mai al compromesso che volevano loro, non li ho mai chiamati, non ne sono mai diventato amico e loro hanno accentuato questo mio essere divisivo, creando paragoni e fazioni fra giochisti e risultatisti, quando io ho sempre cercato di lavorare con passione rispettando tutti”.

roma brighton

 

 

“Ho sempre rispettato pure voi, non sempre nella vostra categoria ci sono persone oneste, corrette e neanche competenti, e quando ho trovato queste persone non ho mai cercato il punto d’incontro per andare d’accordo per forza. Voi potete scrivere quello che volete, chiaramente mi dispiace perché la mia famiglia è in Italia ed essere così divisivo per niente non lo trovo giusto, ma faccio la mia strada. Il modo in cui raccontate le vostre verità è quello che mi fa essere divisivo.

daniele de rossi

 

Io vi ho sempre rispettato, invece in qualche vostro giudizio non c’è correttezza. Tanti di voi fanno così anche con altri allenatori. Nel mio Paese avete accentuato voi questa divisione parlando di giochisti e risultatisti, anche in maniera non trasparente. Che io sia divisivo per le scelte che faccio, per il gioco che faccio, per le prese di posizione che ho assunto in passato, questo non vuol dire niente, ma che sia stato accentuato da parte di vostri colleghi… Io rispetto quasi tutti della vostra categoria, quelli che non rispettano gli altri non li rispetto neanche io, non parlo con loro, non concedo interviste e non scendo a compromessi”.

roma brightonroma brightonDE ROSSIde rossi

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…