1. IL DELIRIO TRANS-MENEGHINO PER “IL FALLO MASCHERATO DA DUE TETTE AL SILICONE” 2. A MILANO “OPERANO” PIÙ TRANSESSUALI CHE PROSTITUTE DONNE. IL FATTURATO (IN NERO, OVVIO) È STIMATO INTORNO AI 15 MILIONI DI EURO L'ANNO NELLA SOLA LOMBARDIA 3. IL REGNO DELLE TRANS SI CHIAMA “LA NUOVA IDEA”. UN LOCALE STORICO CHE QUALCHE GIORNO FA HA INAUGURATO LA PRIMA “DARK TRANS ROOM” D'ITALIA. 4 SALE, 650 MQ IN CUI LE TRANS (E NON) POSSONO LIBERAMENTE ACCOPPIARSI CON I CLIENTI DEL LOCALE 4. NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI SONO LE TRANS AD AVERE UN RAPPORTO ATTIVO. UN NOTO IMPRENDITORE SI METTE SUPINO SU UN DIVANO DELLA DARK ROOM E NON VA VIA FINO A QUANDO ALMENO 4 O 5 TRANS NON LO HANNO POSSEDUTO. E A FINE SERATA, COME SE NULLA FOSSE, TORNA A CASA DALLA SUA IGNARA (?) E FAMOSISSIMA FIDANZATA

Alberto Dandolo per Dagospia

Fior fior di sociologi e psichiatri si affannano a spiegare la ragione per la quale tranquilli (all'apparenza) signori della borghesia italica si lancino ogni santo giorno tra le braccia e tra le gambe di statuarie transessuali. Tante le spiegazioni e le discettazioni scientifiche a riguardo. Ma noi le ragioni di questo fenomeno non le vogliamo spiegare, eviscerate, comprendere. Noi ci limitiamo ad osservare. Senza morale e senza scienza.

Un uomo che va con una trans è con ogni probabilità solo un uomo che ama un altro uomo in un corpo "ipoteticamente" femminile. Se amasse una donna vera andrebbe con la segretaria di turno o la prostituta di "bakeka.it". Se vai con una trans, forse, ti piace quello "stato limbico", quella "terra di nessuno", quella "difformità anatomica" che non ti classifica e non ti omologa. In fondo molti pensano che se un uomo va con una trans è solo per un unico motivo: "il fallo mascherato da due tette al silicone". Un modo un po' ipocrita per non dirsi: "mi piace il maschio! Ma non me lo voglio dire!".

Ma al di là di queste "masturbazioni sociologiche" (per mancanza di prove) noi vogliamo raccontarvi il trans power meneghino. Ormai nella città del Pisapia a farla da padrone nel mercato della prostituzione e, in quel che resta, nel mondo della notte, sono loro: le trans!

Secondo una recente analisi a Milano "operano" più transessuali che prostitute donne. Il fatturato (in nero, ovvio) del mercato della prostituzione trans è stimato intorno ai 15 milioni di euro l'anno nella sola Lombardia. E c'è da dire che le trans attivano anche il fiorente mercato del consumo di cocaina e droghe sintetiche (mdma, extasy e g.). Non c'è trans a Milano che non sappia come "assecondare" le voglie "drogherecce" dei suoi clienti. E la notte in sta città è tutto un trionfo di piatti caldi e polvere bianca nei locali e nelle "dimore" delle trans che contano.

Ma c'é un locale che rappresenta il Regno delle trans a Milano: "La Nuova Idea". Un locale storico. Fu aperto a Milano nel 1977 ed è il primo locale "transgender" nato in Europa. Da qualche tempo si è trasferito dal centro della città nel più defilato viale Corsica. Ma continua a macinare migliaia di clienti ogni fine settimana. Qualche giorno fa "La nuova idea", che ha come proprietario il mitologico Rosario Zanoni, ha aperto la prima "dark trans room" d'Italia. 650 mq in cui le trans milanesi (e non) possono liberamente accoppiarsi con i clienti del locale.

La serata top è al sabato, dalle 23.00 al mattino inoltrato. L'ingresso varia dai 10 ai 20 euro (a seconda dell'orario di entrata). C'è la crisi e Rosario ha preferito tenere i prezzi contenuti.

Qui c'é di tutto: dall'avvocatone pippato all'imprenditore tessile, al ragazzo di Quarto Oggiaro. Tutti con due voglie: la trans da possedere (o da cui essere posseduti) e un po' di sballo. Che sia alcol o qualcos'altro. La dark room è da paura! Sono 4 sale, tutte buie, in cui si alternano divani damascati e fiorati a letti e tavoloni rivestiti di pelle nera. Qua dopo una certa ora e dopo che si sono esauriti gli spettacoli di rito (l'ultimo l'elezione di Miss Trans Milano) tutti si sollazzano.

Nella maggior parte dei casi ci dicono che sono le trans ad avere un rapporto attivo. La trans Gigela che arriva da Rio ci ha detto che c'è un noto imprenditore che arriva a notte fonda. Si mette su un divano della dark room, si posiziona di spalle. Non va via fino a quando almeno 4 o 5 trans non lo hanno posseduto. E a fine serata, come se nulla fosse, torna a casa dalla sua ignara (?) e famosissima fidanzata.

 

SUPERTRANS SUPERTRANS SUPERTRANS SUPERTRANS SUPERTRANS

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…