sindrome post vacanze

DEPRESSI CON LA FINE DELL’ESTATE? LA SINDROME POST VACANZE È DIETRO L’ANGOLO È PUÒ PORTARE ANSIA, PAURA, INSONNIA E ADDIRITTURA DEPRESSIONE - LE FERIE, INFATTI, SONO UN’ARMA A DOPPIO TAGLIO PERCHÉ SONO CONSIDERATE UNA FUGA DAI PROBLEMI IRRISOLTI, MA IN REALTÀ LI STIAMO SOLO RINVIANDO – PER SOPRAVVIVERE IMPARATE A SCOPRIRE IL FASCINO DELLA QUOTIDIANITÀ E NON DISCONNETTETEVI DEL TUTTO DA…

Daniela Uva per "www.ilgiornale.it"

 

sindrome post vacanze 8

Con la fine dell' estate terminano le giornate di relax assoluto, disconnessione dalla routine, divertimento senza pensieri e vita all' aria aperta. È il momento di dire addio al mare o alla montagna, e di tornare alla vita quotidiana. Ma dietro l' angolo non ci sono solo l' impegno del lavoro e della famiglia. In alcuni casi ci sono ansia, paura, insonnia, addirittura depressione.

 

sindrome post vacanze 7

L' hanno ribattezzata sindrome post vacanze ed è una forma di stress acuto che colpisce sempre più italiani. In tanti accusano tristezza, ansia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, apatia, fatica, insonnia e alterazione dell' appetito. Perché sono proprio questi i sintomi più frequenti di un disturbo subdolo quanto difficile da diagnosticare.

sindrome post vacanze 6

 

«Siamo di fronte a un disagio psicofisico causato dalla necessità di riadattarsi ai ritmi ordinari spiega Lucio Sarno, primario di Psicologia clinica e della salute all' ospedale San Raffaele di Milano -. Al rientro dalle vacanze si possono manifestare segnali di malessere, che possono diventare sintomi di una sofferenza psicologica di interesse clinico solo a certe condizioni e in presenza di altri disturbi».

sindrome post vacanze 5

 

FERIE A DOPPIO TAGLIO Alla base di questo stato d' animo negativo spesso ci sono situazioni difficili pregresse, che si spera di risolvere proprio grazie alle ferie.

Così l' estate viene idealizzata, diventa una parentesi per mettersi alle spalle ciò che non va. E che, una vota rientrati a casa, fa nuovamente capolino.

 

sindrome post vacanze 4

«Spesso le persone senza volerlo affidano alla vacanza la soluzione di un problema rimasto nascosto e irrisolto, ma proprio questo periodo può rappresentare il momento in cui il disagio si manifesta con più evidenza, proprio perché non sommerso dai ritmi quotidiani prosegue l' esperto -. In questa situazione già difficile, il rientro può determinare una tensione ancora più grande».

sindrome post vacanze 3

 

Nei casi più gravi, ci si può trovare di fronte al tunnel della depressione. «Questo accade solo nelle situazioni limite va avanti -. Chiaramente la causa reale della patologia non è lo stress post vacanze».

A essere maggiormente esposte sono le persone che vivono condizioni di vita insoddisfacenti e che, nel doppio passaggio dai ritmi abituali a quelli della vacanza e successivamente al rientro nella realtà sofferta, vivono un doppio trauma che mette ancora più in evidenza la loro sofferenza latente.

sindrome post vacanze 2

 

Se ansia e umore nero durano solo qualche giorno non c' è da preoccuparsi. Quando, al contrario, i sintomi non accennano a placarsi bisogna intervenire. «Quando con il passare del tempo non si riesce a riadattarsi allo stile di vita precedente è probabile che si ci trovi di fronte a una sofferenza antecedente e nascosta, che merita una diagnosi psicologica specialistica e, molto probabilmente, un trattamento psicoterapico» avverte Sarno. Che prosegue: «Non esistono lavori che predispongono maggiormente a questo tipo di malessere.

 

sindrome post vacanze 17

Naturalmente le attività vissute come insoddisfacenti, mal sopportate e frustranti alimentano il desiderio continuo di fuga, magari con una vacanza. Sono le persone che vivono queste condizioni quelle più esposte al rischio di questa particolare forma di stress».

 

IL TRUCCO PER RIPARTIRE Ma prevenire il disturbo è possibile, innanzi tutto dando valore alla qualità della propria vita.

sindrome post vacanze 16

 

«Questo esercizio consente di evitare di desiderare la fuga dalla sofferenza conferma lo specialista -. Una volta rientrati a casa, è opportuno cercare di valorizzare al massimo gli elementi positivi della quotidianità ritrovata, arricchendola magari di qualche nuova attività legata a interessi che la vacanza ha consentito di far emergere.

 

sindrome post vacanze 15

Occorre provare a integrare i tempi e i modi del vecchio stile di vita con qualcosa di nuovo che sia compatibile con tutto il resto». Ma esiste anche un altro modo per difendersi. «Una buona prassi può sicuramente essere quella di non disconnettere del tutto il cervello dalla realtà nella quale si è destinati a tornare evidenzia lo psicoterapeuta Michele Rossi -. Quando si parte per le ferie è bene mettere da parte i pensieri, ma occorre anche mantenere un po' di continuità, non dimenticando del tutto il mondo nel quale si vivrà tutto l' anno.

sindrome post vacanze 14

 

Questo atteggiamento potrebbe evitare ritorni eccessivamente traumatici. Piuttosto che considerare le vacanze come una parentesi per dimenticare tutto, sarebbe bene sfruttarle per rimanere qualche momento soli con se stessi in modo da riuscire a vedere la quotidianità e i suoi problemi da una prospettiva diversa, più distaccata. E magari trovare in questo modo soluzioni alternative».

sindrome post vacanze 13

 

Che possono scaturire proprio dall' introspezione, un momento di raccoglimento che permette di valorizzare le proprie risorse

sindrome post vacanze 12sindrome post vacanze 1sindrome post vacanze 10sindrome post vacanze 11sindrome post vacanze 9

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…