schlein meloni tajani salvini

“NON È CHE QUANDO SI PERDE SI ABOLISCONO LE ELEZIONI. NON SI PUÒ SCAPPARE COL PALLONE IN MANO”– LA SCHLEIN FULMINA LA TRIMURTI MELONI-SALVINI-TAJANI CHE DOPO IL TRACOLLO ALLE AMMININISTRATIVE ACCELERA PER CAMBIARE LE REGOLE DEI BALLOTTAGGI (STORICAMENTE FAVOREVOLI AL CENTROSINISTRA) CON LA SCUSA CHE IL DOPPIO TURNO FAVORISCE L’ASTENSIONE. LA LEGA PREPARA IL BLITZ GIÀ IN ESTATE – SI GUARDA AL MODELLO SICILIANO (PER VINCERE BASTA SCAVALLARE IL 40% AL PRIMO TURNO) - IL CENTROSINISTRA ANNUNCIA LE BARRICATE...

Lorenzo De Cicco per repubblica.it - Estratti

 

elly schlein al nazareno 5

A destra c’è grande fretta: le regole dei ballottaggi vanno cambiate. A stretto giro. Dalla Lega, a FI, a FdI, tutta la narrazione intorno alla sconfitta alle ultime amministrative, ruota attorno a questa tesi: colpa del doppio turno. Versione ingentilita con la teoria che il ballottaggio abbassi ancora l’asticella dell’affluenza (ma è quasi fisiologico: al primo turno ci sono centinaia di candidati consiglieri, trainati dalle preferenze). L’intesa di massima, fra i 3 soci di maggioranza, di fatto c’è già. Tocca solo trovare il “veicolo” legislativo buono per il blitz.

 

 

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

La Lega è in pressing (...) Dentro al partito di Salvini, c’è chi spinge per porre la questione in Cdm il prima possibile. Addirittura entro l’estate. «Per evitare - riferiva ieri in Transatlantico un big di via Bellerio - che si proceda con le elezioni provinciali di secondo livello, che poi andrebbero annullate». Nella Lega, c’è chi vorrebbe un decreto subito, prima della pausa estiva delle Camere. In modo da convertire il testo per fine settembre.

 

Anche FI non sembra più avere riserve sul punto. Lo hanno fatto capire ieri due big come Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato, e Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera. «È legittimo riflettere sul tema, in Sicilia e nel Friuli hanno cambiato la legge elettorale da tempo». Proprio il modello isolano è quello che fa breccia a destra: perché per evitare il ballottaggio, storicamente favorevole al centrosinistra, basta scavallare il 40% al primo giro.

 

elly schlein al nazareno 1

 

Anche per la Lega lo schema deve essere quello: «Si potrebbe partire dal modello di legge elettorale in uso in Sicilia per le comunali», insisteva ieri mattina alla Camera il deputato salviniano Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa di Montecitorio. I governatori leghisti del Nord sono già schierati: «Il meccanismo è da rivedere, alimenta la disaffezione», incalza il presidente della Lombardia, Attilio Fontana.

 

 

Dentro FdI, che per primo ha rilanciato il tema, a urne appena chiuse, col presidente del Senato, Ignazio La Russa, per ora provano a stemperare un po’ i toni. Anche se la linea è stata confermata dal braccio destro di Giorgia Meloni nel partito, Giovanni Donzelli.

 

(...) Anche se tra i Fratelli serpeggia un sospetto: che la Lega possa approfittarne per infilare nel decreto il terzo mandato, questione che Meloni considera invece chiusa.

matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani

 

 

L’opposizione intanto prepara le «barricate», per dirla col dem Alessandro Alfieri, piuttosto preoccupato, insieme ai colleghi Dario Parrini, Francesco Boccia e Alessandro Zan. Anche Avs e Azione temono un intervento scomposto della maggioranza. Per la leader dei democratici, Elly Schlein, «non è che quando si perde si aboliscono le elezioni. Non si può scappare col pallone in mano».

 

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...