adele prima dopo 1

IL PESO DELLA FELICITÀ - NON SEMPRE IL DIMAGRIMENTO COINCIDE CON L’ACCETTAZIONE DI SÉ: ANCHE SE LA BILANCIA SCENDE, MOLTI EX OBESI CONTINUANO A SENTIRSI GRASSI - IL DIBATTITO SCATENATO DAL LIBRO DI COSTANZA RIZZACASA D’ORSOGNA, DAL DISCORSO DI FILIPPO SENSI E DALLA DIETA DI ADELE: SECONDO GLI ESPERTI AL DIMAGRIMENTO DEL CORPO DOVREBBE SEGUIRE QUELLO DELLA MENTE, MA NON SEMPRE È COSÌ - VIDEO

 

 

 

Maria Lombardi per “il Messaggero”

 

obesita' 5

Qual è il peso della felicità? Vallo a capire. Con troppi chili in più di certo non ci si sente in pace, non fosse che per le analisi sballate, le scale con l'affanno e poi tutti quegli sguardi, tra la malizia e la commiserazione, e quelle battute ciccione, buzzicona, balena, cicciobomba che restano dentro come cicatrici.

 

NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE COSTANZA RIZZACASA D ORSOGNA

Ma non è detto che quando si dimagrisce e tanto, 40 o 70 chili, il risultato sia più leggerezza. È vero la bilancia finalmente ti sorride, dice che ce l'hai fatta, ma il peso a volte non se ne va, resta lì, nella testa, a condannarti al destino di ex-obeso. Grassi anche da neo-magri, insoddisfatti e scontenti. Capita, e gli esperti spiegano perché: al dimagrimento del corpo dovrebbe seguire quello della mente, ma non sempre è così.

 

FILIPPO SENSI PRIMA DOPO

C'è chi si continua a sedere, anche con sette taglie in meno, con la paura di sfondare la sedia. O chi è convinto di non riuscire a passare attraverso una porta, come succedeva prima e non potrebbe più succedere dal momento che occupa la metà dello spazio.

filippo sensi

 

«IO CICCIABOMBA PER TUTTA LA VITA»

adele prima dopo

La cantante Adele, la vita più stretta e anche il sorriso, tutti a interrogarsi su quello sguardo appena più spento. Il deputato dem Filippo Sensi, con gli abiti extra large anche se ormai ci balla dentro, e il suo grido di dolore, alla Camera: «Sono stato per tutta la vita e sono, cito, un cicciabomba, un cannoniere, un panzone, un trippone, una palla di lardo. Una volta un ragazzino mi gridò: Sensi mi fai senso, lo ricordo come fosse adesso». Un cicciobomba, era e lo è rimasto. «Chiunque mi conosce sa che sul mio peso scherzo, ci sorrido, lo esorcizzo, ma mi ci misuro ogni giorno e sento questo sguardo che pesa, che mi pesa».

costanza rizzacasa d orsogna con il gatto milo adele prima dopo 3

 

Gli alti e bassi che Costanza Rizzacasa d'Orsogna racconta nel suo libro Storia della mia grassezza: «A sedici anni pesavo 80 chili, a diciannove 47, e così via. Ho provato ogni genere di farmaco, ho vomitato per decenni. E intanto sognavo che un giorno, quando fossi diventata magra, tutto sarebbe andato a posto, e la mia vita sarebbe iniziata. Solo che non è mai successo».

Iris Zani

 

Quanto è pesante il cammino per la leggerezza. «Il dimagrimento dovrebbero essere sia fisico che mentale», spiega Iris Zani, presidente dell'associazione Amici obesi. «Non sempre è facile. Se la mente non segue la perdita di peso del corpo, non ci si riconosce più». Questo nulla toglie «ai miglioramenti pazzeschi, per la maggioranza, in termini di salute e di vita, ai benefici psicologici». Qualcuno però fatica a ritrovarsi nelle nuove forme, e nemmeno le vede, prigioniero della vecchia immagine, «e continua a cercare un risultato che in realtà ha già raggiunto». Tanti sacrifici per poi non crederci. «Ed è per questo che suggeriamo ai pazienti di farsi seguire nel dimagrimento da un nutrizionista e da uno psicologo».

adele 4obesita' 4adele sul palco

 

costanza rizzacasa d orsogna a 45 anni

Emanuel Mian, psicologo ed esperto di immagine corporea: «Molti dimagriscono e permangono nella loro insoddisfazione. Si chiama delusione corporea. Riguarda chi ha riposto troppe aspettative nel dimagrimento, dandogli un significato quasi magico». Tanti chili in meno e troverò l'amore, un lavoro, nuovi amici, il successo. Ma riguarda anche chi semplicemente «non riesce a vedere i risultati, ossia non integra a livello neurologico la nuova immagine corporea e lo spazio che occupa».

costanza rizzacasa d orsogna a 32 anni adele prima dopo 1

 

E dunque continua a sentirsi tanto e largo anche se non lo è più, e si accanisce in una dieta che non serve, arriva a infastidirsi per i complimenti, come stai bene, sei in forma, e nemmeno le taglie in meno lo convincono che ce l'ha fatta.

 

filippo sensiadele

«IL VERO SEGRETO È IMPEGNARSI ATTIVAMENTE»

«Il segreto è impegnarsi attivamente nel dimagrimento - aggiunge Mian - non viverlo passivamente soltanto perdendo peso. Bisogna usare il corpo con l'attività fisica, con la tonificazione e prendersene cura, solo così si raggiunge una nuova consapevolezza. Usare il corpo, dunque, e non osservarlo». Ricostruirlo se serve, con interventi di chirurgia plastica, perché a volte la pelle flaccida mette più a disagio della ciccia.

 

Le ferite delle offese «quelle non si cancellano» e in un certo senso si resta grassi per sempre, l'ex continua ad essere schiavo dello stigma dell'obesità. C'è chi «chiede continue rassicurazione sul nuovo aspetto con il risultato di aumentare la propria incertezza e chi i complimenti li rifiuta».

donna obesa

 

Una parola in più, e si riaprono le ferite. «Bastano piccole cose per riportarti indietro, ai tradimenti subiti, alle discriminazioni e alle offese. E fanno ancora male», l'attrice Nadia Rinaldi oltre 70 chili in meno. «La mia è stata una rinascita meravigliosa». Un percorso doloroso, si è sottoposta a un intervento di by pass bilio-intestinale. «L'ho fatto per amore dei miei figli, ho rischiato l'infarto e ho dovuto prendere una decisione. Ma voglio dare un consiglio e una giusta informazione. Chi vuole sottoporsi a un intervento come il mio o di riduzione dello stomaco è preferibile che scelga una struttura pubblica. Si viene seguiti anche con un percorso psico-terapeutico».

dimagrimento, prima e dopo 5

 

nadia rinaldi

A 16 anni arrivano i chili di troppo. «Per un problema di tiroide. Il pubblico mi ha conosciuta morbida, ma io mi sentivo magra dentro e ho avuto sempre un atteggiamento positivo. Mi fa commuovere vedere le immagini di come ero, mi fa tenerezza la Nadia grassa, è stata brava e le faccio i complimenti perché nonostante tutto ce l'aveva fatta».

nadia rinaldi scatenatanadia rinaldi

Eppure, nonostante i chili andati via, «non si dimentica nulla, il dolore subito e le mortificazioni.

 

Quando mi fanno i complimenti oggi, mi viene da pensare: ero così anche quando mi offendevano. I grassi vengono umiliati, le donne anche di più. Adesso tutti mi dicono come sei bella, poi però si fatica di più a trovare ruoli nel cinema. Qualcuno arriva a dire: ti preferivano prima. Se hai fatto la buzzicona, se sei stata una caratterista per loro devi restare inchiodata a quel ruolo. E allora mi viene da chiedere: mi prendevate a fare film perché sono brava o perché ero grassa?».  Inutile cercare il peso della felicità, non ne ha.

antonella martinelli filippo sensi foto di bacconadia rinaldiadele prima dopo 2filippo sensiobesitàobesita' 3dimagrimento, prima e dopo 6nadia rinaldidimagrimento, prima e dopo 14adele 1adele 3dimagrimento, prima e dopo 4nadia rinaldifilippo sensi (2)dimagrimento, prima e dopo 8sesso e obesita' 1

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

donald trump giorgia meloni vertice europeo

DAGOREPORT - ADDIO ALLA LOVE-STORY CON TRUMP, MELONI DOVRÀ ACCONTENTARSI DI UN POSTO DI SECONDA FILA DIETRO A MACRON E STARMER - COME NELLA FOTO UFFICIALE DEL SUMMIT DI LONDRA: SBATTUTA IN UNA POSIZIONE "PERIFERICA" (MA GIÀ ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ROSICO' PER ESSERE STATA RELEGATA IN FONDO ALLA SALA, ACCANTO AL BOSS ARGENTINO JAVIER MILEI) -E QUANDO, PRIMA DEL SUMMIT DI LONDRA, LA DUCETTA HA TELEFONATO A KING DONALD PER UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA (AL PARI DI MACRON E STARMER) E' STATA RIMBALZATA CON UN "SE VEDEMO": IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, CHE HA IN MENTE DI MOLLARE NATO E ONU, SE NE FOTTE DI ASCOLTARE PIPPE SUL "TENERE UNITA LA NATO" E "MANTENERE IL DIALOGO USA-UE” - SE PER L’UCRAINA SI FA DURISSIMA DOPO LO STOP AI RIFORNIMENTI DI ARMI, ANCHE PUTIN HA I SUOI GUAI: I GIOVANI RUSSI SONO SEMPRE PIÙ RESTII A FARSI AMMAZZARE PER IL DONBASS...

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…