black doves the agency

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA? MAGARI DUE BELLE SERIE SPY. SU NETFLIX AVETE TUTTE E SEI LE PUNTATE DI "BLACK DOVES", NUOVA POTENTE SERIE CON KEIRA KNIGHTLEY E BEN WISHAW, MENTRE SU "PARAMOUNT" SOLO LA PRIMA PUNTATA DI "THE AGENCY", CON MICHAEL FASSBENDER, UN PO' INVECCHIATO MA SEMPRE AFFASCINANTE E UN ANCORA IN FORMA RICHARD GERE. QUINDI, CHE FARE? PRIMA UNA PUNTATA, L'UNICA, DI "THE AGENCY" E POI "BLACK DOVES", SPERANDO DI NON CONFONDERE L'UNA CON L'ALTRA… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

black doves

Che mi guardo stasera? Magari mi guardo una bella serie spy. Magari mi guardo due belle serie spy. Il problema è che posso vedermi su Netflix con grande piacere tutte e sei le puntate di "Black Doves", nuova potente serie con Keira Knightley e Ben Wishaw, mentre su Paramount posso vedere solo la prima puntata, su dieci (sob)  di "The Agency", nuova potente serie con Michael Fassbender, un po' invecchiato ma sempre affascinante, Jeffrey Wright, la statuaria Jodie Turner Smith e un ancora in forma Richard Gere. Quindi, che fare? Quello che avreste fatto voi.

the agency

 

Una puntata, l'unica, di "The Agency" in attesa delle nuove puntate, e due di "Black Doves", sperando di non confondere l'una con l'altra. "Black Doves", prodotta da George Clooney e Grant Heslov, diretta da ben quattro registi, il Joe Wright responsabile anche di "M", Zeta Fuentes, Philip Martin e Grant Heslov, è il remake paro paro della bella serie francese "Le bureau", trasferito a Londra con Fassbender acquista un tono tra il realistico e il triste alla Le Carrè. Curiosamente sia qui che nell'altra serie l'amore è il motore iniziale dell'azione.

the agency

 

 Perché l'amore è cieco e chi non vede può compiere degli sbagli. Il duro agente segreto inglese Fassbender, dall'aria eternamente triste dopo aver girato "Shame" di Steve McQueen, viene richiamato a Londra da Karthoum, dove se la spassava con la stupenda ma sposatissima Jodie Turner Smith. Decisamente più alta di lui. Se la ritrova a Londra e non può che fare delle cazzate. Lo sorvegliano pure. Ma quando vedrete lei capirete perché ha perso la testa. Il resto alle prossime puntate. Infinite. Andremo avanti fino a Sanremo. E oltre.

black doves

"Black Doves", serie ideata da Joe Barton, diretta da Alex Gabassi ("The Crown") e Lisa Gunning ("Ragazze elettriche", viene dal montaggio) è più sbarazzina e moderna. Helen Webb, cioè Keira Knightley, è (mal) sposata con un ministro inglese. Non lo ha mollato perché è una spia e passa qualsiasi informazione governativa alla sua misteriosa associazione. Lo tradisce allegramente da un po' con il bel Jason, Andrew Koji, invischiato anche lui in qualche pasticcio spionistico. Quando Jason viene ucciso all'inizio della prima puntata e iniziano misteriosamente a morire tutte le persone che ha visto, Helen diventa un bersaglio. È a rischio.

 

black doves

E l'associazione per cui lavora, cioè la miss Reed di Sarah Lancashire, le manda un vecchio amico in aiuto, il killer Sam di Ben Wishaw, che non tornava a Londra da anni e se la spassava a Roma. Arrivato  Sam, la serie prende un andamento un po' alla "Slow Horses", cioè mix di comedy e di omicidi brutali, con dose di realismo inaspettate. Helen spara e uccide facendo la moglie perfetta. Sam è apertamente gay e lo vediamo scopare con un tizio trovato al bar mentre risponde al telefono.

 

black doves

La realtà della vita entra pesantemente nella situazione spy, una ragazza partner di una killer uccisa da Sam giura vendetta a Sam, Helen mette a letto i figli mentre affronta un assassino misterioso in cucina. Sono serie di buon livello tutte e due. Basta non confonderle troppo.

the agency the agency the agency

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)