
IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA? NETFLIX PROPONE L’ENNESIMA SERIE CRIME NORDICA CON LA RAGAZZINA UCCISA. FRANCAMENTE HO GIÀ DATO, ANCHE SE QUESTO NUOVISSIMO "GLASKUPAN - LA CUPOLA DI VETRO”. HA UN’ALTISSIMA CONSIDERAZIONE CRITICA. DA VEDERE CON LE MOGLI – SU NETFLIX HANNO ANCHE INSERITO PER IL 25 APRILE GRANDI FILM DEL NEOREALISMO ITALIANO COME “ROMA CITTÀ APERTA” E “GERMANIA ANNO ZERO” DI ROBERTO ROSSELLINI. VANNO RIVISTI OGNI TANTO PER CAPIRE CHE GRANDE CINEMA AVEVAMO… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Netflix propone l’ennesima serie crime nordica con la ragazzina uccisa? Francamente ho già dato, anche se questo nuovissimo "Glaskhupan - La cupola di vetro" diretto da Liza Farzaneh, scritto da Camilla Lackber con Leonie Vincent, Johamn Hebenberg e Joahan Rgeborg, ha un altissima considerazione critica. Da vedere con le mogli.
Stasera mi vedrò la quarta puntata di "The Studio" di Seth Rogen e Evan Goldberg, anche se la terza mi aveva un po' deluso. Ieri sera, disperato, mi sono buttato nella commedia sentimentale turca, ma è costruita come fosse una commedia americana ambientata in Florida, “Chasing the Wind”, diretta da tal Engin Erden con la bella Hande Erçel e il bonazzo Baris Arduç.
Lei, Asli, è una donna in carriera, amministratore delegato di non so quale società di Istanbul presentata come fosse New York. Lui, il bonazzo Ege che insegna windsurf, fa il cuoco e vive una vita semplice e sportiva in una bella baia turca incontaminata, ha i diritti di sfruttamento proprio della baia. Asli, a nome di suo padre e suo zio, che è il padre di Ege, lo va a trovare per poter costruire un albergone orrendo che deturperà profondamente il posto balneare, ma salvare i soldi della società. Ovviamente Ege non vuole firmare nulla.
Confesso che, facilitato da un accattivante inizio sexy di poche parole, “andiamo”, segue scopata con uno pseudo fidanzato, mi sono adagiato su questa commedia finto-americana turca con un certo piacere. I due protagonisti sono belli, l’ambientazione naturale è vera, e i piatti turchi sono più interessanti del previsto. Vedo che su Netflix hanno inserito per il 25 aprile grandi film del neorealismo italiano come “Roma città aperta” e “Germania anno zero” di Roberto Rossellini. Vanno rivisti ogni tanto per capire che grande cinema avevamo.
Su Amazon prime sono stati inseriti altri film piuttosto rari. Come “Tempo d’estate”, commedia sentimentale a colori ambientata a Venezia di David Lean con Katharine Hepburn, Rossano Brazzi, Darren McGavin e Isa Miranda, scritto da H.E.Bates, Lean, Donald Ogden Stewart tratto da un romanzo di Arthur Laurents. Leggo che quando la Hepburn cadde nel canale si infettò un occhio. E l’infezione non se ne andò mai via.
Lean adorava il film. Anche se dovette cedere alla richiesta di un taglio legato all’adulterio che compiono i protagonisti, e a una battuta in particolare che fa Brazzi alla Hepburn sui suoi appetiti sessuali. “Sei come una ragazzina che non vuole mangiare i ravioli che ha davanti. No. Voglio la bistecca!. Invece accontentati dei ravioli”. Ai bacchettoni del tempo dava noia l’idea della bistecca… Zac! L’appartamento dove abita la Hepburn è composto da tre locali del tutto diverso. L’ingresso è quello della Trattoria Sempione, la camera da letto è a Dorsoduro, il terrazzo a Campo San Vio.
anastasia mio fratello ovvero il presunto capo dell’anonima assassini
O come “Anastasia mio fratello ovvero il presunto capo dell’anonima assassini”, più poliziesco che commedia diretto da Steno, scritto da Sergio Amidei con Alberto Sordi, Richard Conte, Edy Faieta, Feodor Chaliapin Jr e Luciano Pigozzi. Non funzionò proprio perché non era una commedia. O “Il giovane leone”, diretto da John Berry, regista americana scappata dalla Caccia alle streghe maccartista, con Dario Moreno, Magali Noel, Alberto Sordi, Michel Serrault, Jean Poiret.
O il giallo “Il terzo delitto” di Leigh Jason con Barbara Stanwyck, Henry Fonda, Sam Levene e Hattie MacDaniel un anno prima di vincere l’Oscar per “Via col vento”. In un primo tempo protagonista doveva essere Katharine Hepburn, poi Irene Dunne.
anastasia mio fratello ovvero il presunto capo dell’anonima assassini
glaskupan la cupola di vetro
glaskupan la cupola di vetro
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il terzo delitto
roma citta' aperta
germania anno zero
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chasing the wind
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germania anno zero
the studio
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the studio
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