
IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO CHE VEDIAMO? SU CINE 34 ALLE 21 C’È UNO DEI FILM CHE PREFERISCO DI LUCIANO SALCE, “VIENI AVANTI CRETINO”, OMAGGIO AI NUMERI COMICI DELL’AVANSPETTACOLO MERIDIONALE E CELEBRAZIONE DI LINO BANFI – SU CANALE 27 ALLE 21,20 ABBIAMO LO STREPITOSO “I GOONIES” – IRIS ALLE 23,15 PROPONE “L’ORA PIÙ BUIA”, LO STORICONE CHE VALSE IL SUO PRIMO OSCAR A GARY OLDMAN NEI PANNI DI WINSTON CHURCHILL – RETE 4 ALLE 23,50 PASSA UN GRANDE FILM DI STEVEN SPIELBERG, “PROVA A PRENDERMI” CON LEONARDO DICAPRIO, TRUFFATORE DAI MILLE VOLTI, TOM HANKS, IL CAGNACCIO CHE LO INSEGUE… – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Su Cine 34 alle 21 c’è uno dei film che preferisco di Luciano Salce, “Vieni avanti cretino” con Lino Banfi, Franco Bracardi, Adriana Russo, Luciana Turina. Grande omaggio ai numeri comici dell’avanspettacolo meridionale e celebrazione ufficiale di Lino Banfi come unico protagonista dopo anni di piccoli ruoli e di film minori. Banfi già aveva portato a teatro una rivisitazione degli anni dell’avanspettacolo, intitolata proprio Vieni avanti, cretino, nel 1971.
Grande il repertorio classico da avanspettacolo che Salce rivisita con qualche concessione, appunto, ai barzelletta movie allora dilaganti. Anche se non tutto funziona alla perfezione, sia Banfi che il cast minore, da Ennio Antonelli a Michela Miti nudissima, funzionano benissimo nei vari sketch. A cominciare da quello iniziale della sala d’aspetto del dentista, che Banfi, ha preso per una casa chiusa.
È lì che incontra Gigi Reder, che ripete «Come tira! Come tira!» riferendosi al dente malato. «E va bene», gli risponde Banfi scocciato «ma non c’è bisogno di fare tante scene!». Michela Miti, che si lancia in un nudo che fa scoppiare Banfi (“Io così mi sento più fresca!”), ricorda di aver imparato moltissimo da Banfi: “E poi lì c’era Salce, che è stato il mio maestro e un carissimo amico”.
Notevole anche l’esibizione finale di Banfi come ballerino di flamenco quando canta: «Filomena muy hermosa, è scappata da Canosa / Filomena galopera è passata da Luceira / E con todo il mi tormiento l’ho cercata nel Salento…”. Il resto la sapete.
Su Tele San Marino alle 21 il film biblico del 1994 “Abramo” diretto da Joseph Sargent con Richard Harris, Barbara Hershey, Maximilian Schell, Vittorio Gassman. Ma che cast aveva? Rai Storia alle 21,10 passa “Il Messia” di Roberto Rossellini con Pier Maria Rossi, Mita Ungaro, Carlos de Carvalho, Fausto Di Bella, Vernon Dobtcheff, che allora mi sembrò bellissimo. Ma non ho più osato rivederlo.
Aveva di certo più soldi il kolossal “Gandhi” diretto da Richard Attenborough con Ben Kingsley, un attore che allora nessuno conosceva, Rohini Hattangadi, Roshan Seth, Candice Bergen, John Gielgud, Edward Fox, Rai Movie alle 21,10. Su Tv2000 alle 21,15 passa un altro film biblico, “Risorto” diretto da Kevin Reynolds con Tom Felton, Joseph Fiennes, Cliff Curtis, Peter Firth, María Botto, Stephen Hagan.
Scritto da Reynolds assieme a Paul Aiello e girato tra Malta e l’Almeria, con gli attori spagnoli che fanno gli ebrei, e un Gesù Cristo molto diverso dalla tradizione hollywoodiana, tal Cliff Curtis, che somiglia non poco a un Lucio Presta giovane. La storia, in realtà, è costruita in maniera identica a quella del vecchio film (1987) di Damiano Damiani “L’inchiesta” con Harvey Keitel come Ponzio Pilato e Keith Carradine come centurione poliziotto.
Lì Roma affidava a un centurione l’incarico di scoprire che fine aveva fatto il corpo di Gesù Cristo misteriosamente scomparso dalla sua tomba poco dopo la morte sulla croce. Qua, è direttamente Ponzio Pilato, interpretato da Peter Firth, che affida l’indagine al centurione Claudius, Joseph Fiennes, dopo averlo mandato di persona a controllare se il Nazareno è morto.
Così Claudius, adiuvato da tal Lucius, Tom Felton, indaga, inseguendo Maria Maddalena, interpretata da Maria Botto, e gli Apostoli, ma vede anche Gesù Cristo tornato in vita che magna e beve. Mah! E’ vero, come ha scritto un critico americano, che sembra un po’ “Law and Order: Judew Desert 33 AD”.
Iris alle 21,15 presenta “I bambini del treno” diretto da Morgan Matthews con Sheridan Smith, Jenny Agutter, Tom Courtenay, Beau Gadsdon, Neil Hurst, Austin Haynes, sorta di tardo sequel di un grande classico inglese del 1970 tratto da un romanzo altrettanto celebre. Canale 20 alle 21,15 passa il divertente ma modesto “Red” di Robert Schwentke con Bruce Willis, Mary-Louise Parker, Morgan Freeman, Ernest Borgnine, Richard Dreyfuss, che fanno i vecchi spioni pronti a tornare all’azione.
Su Canale 27 alle 21,20 almeno abbiamo lo strepitoso “I Goonies” di Richard Donner, un superclassico con i ragazzini, Sean Astin, Josh Brolin, Ke Huy Quan alla caccia del tesoro del galeone di One Eyed Willie. All’epoca in tanti pensavamo che Richard Donner non fosse all’altezza di un Joe Dante, ma non era affatto vero. Donner è un maestro dell’action movie, e un grande regista.
Canale 5 alle 21,20 si lancia in una commedia matrimoniale, “Marry Me – Sposami” di Kat Coiro con Jennifer Lopez, Owen Wilson, Sarah Silverman, Chloe Coleman, Maluma, Utkarsh Ambudkar. Ci potrebbe far piacere rivedere Gigi Proietti protagonista assoluto di “L’ultimo Papa Re” diretto da Luca Manfredi con Sandra Ceccarelli, Domenico Diele, Marco Cassini, Greta Scarano, Rai premium alle 21,20. Ancora di più il grande film di avventure di Michael Mann “L’ultimo dei Mohicani” con Daniel Day-Lewis, Madeleine Stowe, Russell Means, Wes Studi. Assolutamente da rivedere. C'è pure Patrice Chéreau nel ruolo di un ufficiale francese.
Su Rete 4 alle 21,25 trovate il riuscitissimo “Il piccolo lord”, la prima versione a colori di “Little Lord Fauntleroy” di Frances Hodgson Burnett, diretto da Jack Gold, tratto con Ricky Schroder come piccolo lord americano e un grande Alec Guinness come suo nonno inglese, Eric Porter, Colin Blakely. Era un film televisivo molto ben fatto che finì in sala. Ma è grazie al suo successo in tv a Natale in Germania che è diventato un film di culto in Europa.
Rai Uno alle 21,30 passa il filmone francese per tutta la famiglia “Il lupo e il leone” di Gilles de Maistre con Molly Kunz, Graham Greene, Charlie Carrick, Evan Buliung, Derek Johns, Kurtis Bayford.
jennifer lopez marry me sposami 2
Passiamo alla seconda serata con “Senza fine”, documentario su Ornella Vanoni diretto da Elisa Fuksas, Canale Nove alle 22,10. Iris alle 23,15 propone lo storicone che valse il suo primo Oscar a Gary Oldman “L’ora più buia” di Joe Wright con Gary Oldman come Churchill, Kristin Scott Thomas, Lily James, Ben Mendelsohn, Stephen Dillane. Un film che descrive come Winston Churchill, nel maggio del 1940, preso il posto di Neville Chamberlain come Primo Ministro inglese, riuscì a salvare 300 mila soldati da Dunkirk e decise di non cedere alle pressioni per un pace con Hitler.
Tutto costruito sulla performance di un grande attore inglese come Gary Oldman, aiutato nell’impresa da un make-up speciale, opera di Kazuhiro Tsuji, che lo limita un po’ nei movimenti facciali, ma lo rende davvero perfetto al celebre personaggio. A suo fianco, nel ruolo di Neville Chamberlain, il vecchio Primo Ministro uscente che molto trama contro di lui, avrebbe dovuto esserci John Hurt, ma la malattia lo ha portato via prima di poter iniziare il film, e troviamo così l’ottimo Ronald Pickup.
Ma tutto il cast attorno a Oldman è di gran livello, da Kristin Scott Thomas come la moglie Clementine, coi capelli bianchi che faranno impazzire le sciure dei Parioli, Ben Mendelshon come King George VI, la bella Lily James come la segretaria Elizabeth Layton, che affianca Churchill come un’ombra, Stephen Dillane come Lord Halifax.
Costruito in gran parte come il controcampo del Dunkirk di Christopher Nolan, cioè su quello che capitava in patria mentre i soldati inglesi erano spiaggiati tra Dunkirk e Calais, con un Churchill che deve ancora farsi perdonare il disastro militare di Gallipoli, è un film molto compatto sulle motivazioni che porteranno Churchill alle sue storiche decisioni prese anche sondando la pancia del popolo.
Mentre i conservatori, in realtà, spingerebbero per una pace, ben poco onorevole, con Hitler che metterebbe l’Inghilterra in una situazione non così rassicurante a livello internazionale e umanamente odiosa, dopo i tanti morti in Francia, Churchill rilancia la guerra.
Carino l’action sofisticato “Knockout – Resa dei conti” di Steven Soderbergh con Gina Carano, Channing Tatum, Michael Fassbender, Ewan McGregor, Michael Douglas, Canale 20 alle 23,30. Su Cielo alle 23,30 passa il sempre notevole “Highlander – L’ultimo immortale” di Russell Mulcahy con Christopher Lambert, Roxanne Hart, Clancy Brown, Sean Connery, Beatie Edney, Alan North. Lambert è il giovane McLeod cresciuto come immortale pronto a sfidare i cattivi e addestrato da Ramirez, cioè Sean Connery. Magari non era un gran film, ma ce lo siamo visto tutti con piacere.
Rete 4 alle 23,50 propone un grande film di Steven Spielberg, omaggio ai grandi film di escapisti di Hollywood, “Prova a prendermi” con Leonardo DiCaprio, truffatore dai mille volti, Tom Hanks, il cagnaccio che lo insegue, Christopher Walken, Martin Sheen, Nathalie Baye. Girato benissimo. Mi ha sempre ricordato molto certi film di Blake Edwards con Tony Curtis.
Su Rai Movie alle 0,30 passa “Il treno” di John Frankenheimer con Burt Lancaster, Paul Scofield, Jeanne Moreau, Michel Simon, Suzanne Flon, Wolfgang Preiss, dove Burt, che fa il ferroviere partigiano francese (seee…) cerca di non far partire per la Germania un treno pieno di capolavori francesi rubati dai tedeschi.
Il film venne iniziato da Arthur Penn, ma venne contestato da Burt Lancaster, anche coproduttore, e sostituito da Frankenheimer. Burt affidò a Walter Bernstein la riscrittura del film. Sembra che, dopo il disastro de “Il gattopardo”, Burt volesse più azione nei suoi film. Siccome Frankenheimer sforò parecchio e il budget salì, lo stesso Burt si ridusse la paga da 750 mila dollari a 150 mila.
Su LA7 alle 0,50 il bel film di James Gray massacrato dal produttore, l’allora potente Harvey Weinstein, “C’era una volta a New York” o “The Immigrant” con Jeremy Renner, Marion Cotillard, Joaquin Phoenix, Dylan Hartigan. Qui, la Ewa di Marion Cotillard, giovane polacca indifesa, con genitori decapitati dai cosacchi ("Guai ai vinti"), arrivata a Ellis Island, piange fin da quando si deve dividere dall'amata sorella Magda, ammalata di tubercolosi e spedita per sei mesi nell'ospedale dell'isola.
leonardo dicaprio prova a prendermi
Piange poi quando i suoi zii non si fanno trovare a attenderla e la polizia la dichiara incapace di provvedere alla propria vita in America e quindi bollata come persona da rispedire subito in patria dai cosacchi cattivi. Piange ancora quando, salvata da Bruno Weiss, sorta di capocomico-pappone, un bravissimo Joaquin Phoenix, si rende conto che dovrà lavorare per lui, sia a teatro come attrice sia vendendo il suo corpo, se vuole fare uscire la sorellina.
Con l'entrata in scena di Orlando The Magician, un notevole Jeremy Renner, Gray ricrea un po' il triangolo sentimentale della "Strada" (ancora Fellini...), cioè Fortunella-Zampanò-Il Matto. Anche Orlando, come il Matto di Richard Basehart, ventata di superficiale allegria nel mondo cupo di Ewa, vuole portare via la sua Gelsomina dal bruto, addirittura in California.
Ma Bruno, violento come Zampanò, ha un cuore, a modo suo, è pure innamorato della ragazza che sfrutta. Così Ewa, fra scopate mercenarie e lacrime di dolore, riscoprirà il valore del perdono e della fede cattolica. Anche se il ritorno al mélo non può che farci piacere, il film soffriva, almeno quando passò a Cannes, di una dose un po’ eccessiva di effetti lacrimosi, che non si curavano della sottile ricerca storica di James Gray che sta dietro a questa storia un po’ d’appendice.
E dell’altissimo grado di cinefilia messa in campo da Gray e soprattutto dal suo sceneggiatore, Ric Menello, personaggio del tutto originale nel mondo del cinema americano. Morto a 60 anni poco prima dell’uscita del film, Menello era un cinefilo mostruoso, gran conoscitore del cinema americano degli anni ’40 e ’50, dei mélo di Douglas Sirk, ma anche del cinema europeo, da Dario Argento a Claude Chabrol, a quello più basso, visto che aveva scritto per “Film Comment” e anche per “European Trash Cinema”, era stato assistente di Nicholas Ray, aveva diretto un celebre video dei Beastie Boys nel 1984, “You Gotta Fight For Your Right (To Party”, oltre a scrivere per Gray il suo capolavoro, “Two Lovers”.
E’ dagli appunti e dagli studi di Menello, dalla sua passione per l’opera e per il mélo alla Douglas Sirk e alla Henry King che nasce anche questo film, che cerca di recuperare una vecchia idea di cinema oggi scomparsa.
Da vedere anche “Wyatt Earp” diretto da Lawrence Kasdan, filmone da 195 minuti vi avverto, con Kevin Costner come Wyatt Earp, sceriffo di Dodge City, Dennis Quaid come Doc Holliday, Gene Hackman come vecchio Clanton, Isabella Rossellini, Michael Madsen, Bill Pullman, Tom Sizemore, Iris all’1,45. Non è molto amato. Per farlo, aveva già firmato il contratto, Michael Madsen rifiutò il ruolo di Vincent Vega in “Pulp Fiction”, che rilanciò John Travolta. Quando lo vide disse: "È lungo, è stupido e noioso. È un gigantesco primo piano di Kevin per tre ore del cazzo. L'unica ragione per cui l'ho fatto è perché volevo camminare lungo quella maledetta strada fino all'OK Corral”.
gianfranco butinar in non escludo il ritorno
Su Cine 34 alle 2,40 passa la commedia sul calcio “Gli eroi della domenica” di Mario Camerini con Raf Vallone, Marcello Mastroianni, Galeazzo Benti, Gianni Cavalieri, Cosetta Greco. Rai Tre alle 2, 55 per Fuori orario presenta il film di esordio del mauritano Med Hondo, “Soleil Ô” con Robert Liensol, Théo Légitimus, Ambroise M'Bia, Gabriel Glissant, Akonio Dolo, serio ragionamento sul colonialismo fatto cinquant’anni fa.
Chiudo con la biografia di Franco Califano diretta da Stefano Calvagna, “Non escludo il ritorno” con Gianfranco Butinar, Enzo Salvi, Michael Madsen, Nadia Rinaldi, Franco Oppini, Cine 34 alle 4,10.
gianfranco butinar in non escludo il ritorno
michael madsen non escludo il ritorno