IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA IN STREAMING? HO VISTO SOLO DUE PUNTATE DI “GIGOLÒ PER CASO”, CON CHRISTIAN DE SICA - DICIAMO CHE, TUTTO SOMMATO, LA SERIE SI VEDE, ANCHE SE NON NE CAPIAMO ANCORA IL SENSO GENERALE - MI SONO ANCHE RIVISTO SU AMAZON, SU INDICAZIONE DI DAGO, “SLEUTH”, CON LA COPPIA MICHAEL CAINE E JUDE LAW - CAPISCO CHE A DAGO PIACCIA MOLTO L’ARREDAMENTO MODERNO DEL FILM E LA RISCRITTURA DI PINTER, MA NON VALE LA PRIMA VERSIONE CINEMATOGRAFICA DIRETTA DA MANKIEWICZ… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Ho visto solo due puntate di “Gigolò per caso”, la serie Amazon prodotta da Andrea Occhipinti e Mattia Guerra, diretta da Eros Puglielli, ideata e scritta da Tommaso Renzoni e Daniela Delle Foglie, con Christian De Sica che rivela al “figlio” imbranato Pietro Sermonti di aver sempre lavorato come gigolò per signore d’età. Mestiere che, dopo un piccolo malessere del padre, finirà per fare anche il figlio pasticcione, che si ritrova nei guai con il suo datore di lavoro, l’orologiaio Greg, dopo il furto di tre pezzi di valore, e dopo che la moglie, Ambra, lo ha cacciato di casa e tradito con la loro psicoterapeuta di coppie Asia Argento.
Se la coppia Asia&Ambra promette molto, anche perché le due sono ormai due icone molto vicine degli ultimi vent’anni (anche trenta…), e forse vorremmo vedere di più della loro storia, la serie gira sui siparietti di commedia con Christian che ancora una volta fa il padre Vittorio e rieduca il figlio e sugli incontri che Sermonti ha con le “ragazze” del padre, come Isabella Ferrari, chef vegana di successo. Ma nella serie, oltremodo ricche di comparsate e cammei, ci sono anche Sandra Milo e Marco Messeri, Stefania Sandrelli, Frank Matano come prete moderno. Diciamo che questo “Gigolò per caso”, un po’ per il ricco cast di vecchie conoscenze un po’ per una regia mai solo di servizio, tutto sommato si vede, anche se non ne capiamo ancora il senso generale.
Ieri mi sono anche rivisto su Amazon, su indicazione di Dago, “Sleuth”, la versione della commedia di Anthony Schaffer diretta da Kenneth Branagh, riscritta da Harold Pinter con la coppia Michael Caine, il vecchio celebre scrittore tradito dalla moglie, e Jude Law, il giovane attore-parrucchiere che sta con la moglie dello scrittore. Come pensavo quando lo vidi la prima volta a Venezia, anche se Caine, che interpreta qui il ruolo che aveva Laurence Olivier, e Law, che interpreta invece quello che aveva tanti anni prima proprio un giovane Caine, sono bravissimi, non vale la prima versione cinematografica della commedia diretta e Joseph L. Mankiewicz.
Capisco che a Dago piaccia molto l’arredamento moderno del film con i mobili famosi di Ron Arad, capisco che gli piaccia la riscrittura di Pinter che ne fa una versione moderna de “Il servo” di Joseph Losey, commedia sui conflitti di classe nella Londra anni ’60 che sviluppava in ambiguità sessuale il rapporto servo-padrone, ma nel vecchio “Sleuth” di Mankiewicz cadevi nelle trappole della commedia e della messa in scena. E Mankiewicz giocava anche coi suoi film precedenti, ad esempio “Eva contro Eva”. Non se vi ricordate… Purtroppo “sleuth” non lo trovate sulle piattaforme. Solo sui blueray di importazione. Uffa. Già ordinato. Arriva domani.
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