welcome to new york

IL DIVANO DEI GIUSTI - SERATA RICCA, VI AVVERTO, CHE INIZIA CON “RAPITO” E TERMINA CON UNA RARITÀ ASSOLUTA, CHE NEMMENO DAGO SI DOVREBBE PERDERE, LO SCATENATISSIMO “WELCOME TO NEW YORK" CON GERARD DEPARDIEU SENZA MUTANDE COME IL MANIACO SESSUALE STRAUSS KAHN NEL CASO CHE LO RIGUARDÒ NEL 2011 E GLI TAGLIÒ QUALSIASI POSSIBILITÀ IN POLITICA. COSA CHE NON ACCADRÀ NÉ CON BERLUSCONI NÉ CON TRUMP - MAI SI ERA VISTA UNA RAPPRESENTAZIONE SIMILE DEL POTERE DEGENERATO E DEL SESSO DEI RICCHI: COME IN UN FILM PORNO, LE RAGAZZE SI FANNO FARE DI TUTTO DA UN MASCHIO GRASSO E NON GIOVANE CHE… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

rapito di marco bellocchio

Che vediamo stasera? Serata ricca, vi avverto, che inizia su Rai Tre con “Rapito” di Marco Bellocchio e termina sulla stessa Rai Tre con una rarità assoluta, l’edizione integrale dello scatenatissimo “Welcome to New York" di Abel Ferrara con Gerard Depardieu senza mutande come il maniaco sessuale Strauss Kahn nel caso che lo riguardò nel 2011 e gli tagliò qualsiasi possibilità in politica. Cosa che non accadrà né con Berlusconi né con Trump.

 

Andiamo per ordine. Se non l’avete visto vi consiglio su Rai Tre alle 21, 20 “Rapito” di Marco Bellocchio con Paolo Pierobon, Barbara Ronchi, Fausto Russo Alesi, Filippo Timi, Fabrizio Gifuni, che dimostra l’incredibile fase del regista, con punte di melodramma fiammeggianti e operistiche di grande tradizione italiana perfettamente inserite in una grande messa in scena artigianale di tutto il suo team, artistico e produttivo.

 

rapito di marco bellocchio 9

“Rapito” ricostruisce la vera vicenda del rapimento del piccolo bambino ebreo Edgardo Levi Mortara nella Bologna papalina del 1858 e la sua detenzione dorata nella Roma di Pio IX, un grande Paolo Pierobon chiamato a dare volto al potere, come nel suo Berlusconi di “1992”, come un’opera verdiana, grazie anche alla musica di Fabio Massimo Capogrossi. E come un tableaux ottocentesco riprende i colori e la costruzione della vicenda Mortara descritta nel quadro di Moritz Oppenheim nel 1862, quasi un’istantanea dell’accaduto.

 

rapito di marco bellocchio 8

Un’opera che trova il suo crescendo nella incredibile scena dell’incontro a Roma tra Edgardo e la madre, una intensa Barbara Ronchi, e con la successiva umanizzazione del Cristo ligneo in croce che, liberato dai chiodi alle mani e ai piedi, riesce a scendere tra di noi. Come a farci capire che quello che il film sta descrivendo non è tanto il rapimento del bambino e la sua possibile scarcerazione, quanto la fine del dominio del potere cattolico su un intero popolo.

 

rapito di marco bellocchio 6

Non sappiamo, in cosa possa essere dissimile il film di Bellocchio dall’analogo progetto di Steven Spielberg di solo pochi anni fa, intitolato “The Kidnapping of Edgardo Mortara”, tratto dall’omonimo libro del dotto professore americano David Kretzer, con sceneggiatura pronta del celebrato Tony Kushner e interpretato da Marc Rylance come Pio IX e Oscar Isaac, un progetto non accantonato, attenzione, ma solo rinviato.

rapito di marco bellocchio 3

 

Possiamo pensare che Spielberg e Kushner l’abbiano vista come superstoria ebrea con un bambino rapito dal Papa e cresciuto come cattolico, smuovendo magari il lato favolistico spielberghiano e la recente rilettura dei testi ebraici che può portare alla versione musical di “Brundibar” firmata da Maurice Sendak e Tony Kushner. Cosa del tutto estranea a Bellocchio. Ma scordiamoci che uno come Kretzer, autore premio Pulitzer anche di un libro sui rapporti tra Mussolini, Hitler e Papa Pio XII, non abbia fornito l’adeguata solidità storica sull’Italia dell’800 e sul potere del Papa. Può darsi che la storia di Mortara racchiuda qualcosa di controverso che possa essere non gradito alla comunità ebrea internazionale.

la moglie in vacanza… l’amante in citta 1

Cine 34 alle 21 ripropone invece “La moglie in vacanza… l’amante in città”, storica commedia sexy diretta da Sergio Martino, prodotta da Luciano Martino con Edwige Fenech, Lino Banfi, Renzo Montagnani, Barbara Bouchet. Oltre a essere uno dei rari film che vedono assieme in cartellone i nomi di Edwige Fenech e Barbara Bouchet, è anche tra i primi tentativi di combinare la commediaccia all’italiana con qualche sofisticheria della commedia maggiore.

 

Quindi si mettono assieme ben sei sceneggiatori per una pochadina facile con dialoghi rivisitati da Ottavio Jemma. Banfi e Montagnani sono lanciati come comici maggiori accanto alle bellone Fenech e Bouchet. E Banfi ruba la scena a tutti con un ruolo minore. Si innestano bene Marisa Merlini, un fresco Tullio Solenghi in un ruolo pensato per Christian De Sica, che però aveva un contratto teatrale da rispettare, un Jacques Stany con un personaggio meno generico del solito, un notevole Renzo Ozzano come violinista russo pansessuale ribattezzato la “checca siberiana”.

 

la moglie in vacanza… l’amante in citta 2

Luciano Martino lo amava molto. Anche se i vecchi Alvaro’s movie erano più scatenati. Per Lino Banfi «Nel fare le scene piccanti Barbara è la più disinibita delle attrici con cui ho lavorato. E le fa con una grazia incredibile, senza farle pesare al partner. Avevo il ruolo del maggiordomo che si fingeva dell’altra parrocchia. A un certo punto le rovesciavo del caffè bollente sul fondo schiena e doveva massaggiarla per toglierle il bruciore, dicendo con la esse sibilata: Cara ssignora, ecc… Be’, era come se fosse la cosa più normale. Se avesse attaccato con la solita solfa comune a tante sue colleghe del ‘non voglio che i macchinisti stiano in teatro!’ mi avrebbe messo in difficoltà».

 

edwige fenech la moglie in vacanza… l’amante in citta

La Bouchet ne ha un ricordo diverso, anche perché essendo al tempo Edwige Fenech la fidanzata del produttore, il rapporto fra le due protagoniste non era buonissimo. «Nel corso delle riprese del film, in cui io e lei eravamo insieme, toccava a me svegliarmi assonnata all’alba e fare prima il trucco, l’acconciatura, indossare i costumi. Lei si prendeva a priori questi ed altri privilegi, anche se le regole di una produzione oltre alla deontologia professionale avrebbero dovuto imporre la parità. Io ci rimanevo male.

 

barbara bouchet la moglie in vacanza… l’amante in citta

Non potevo neanche andare a cena fuori con loro; uscivano a divertirsi senza di me e rimanevo sola a mangiare nel triste ristorante dell’albergo. Speravo in Luciano, me ne lamentavo con lui, ma senza alcun risultato. In seguito rifiutai di girare altri film con loro per non ritrovarmi in quella situazione». Sergio Martino, invece, minimizza gli scontri tra le due star: «Il rapporto fu ottimo e non credo solo di facciata. Mio fratello, che allora era il compagno della Fenech, era amico del marito di Barbara, ci sono state anche delle cene in cui ci siamo ritrovati tutti insieme».

metti la nonna in freezer

 

Più recentemente Sergio Martino ha ricordato la parte più volgare del film: «C’era Renzo Montagnani che assumeva pillole rigeneranti per non fallire con l’amante e invece di quella specie di Viagra trangugiava per errore il Guttalax. La casa esplodeva al ritmo dei peti di Montagnani. Ma non si vede niente». Ritroviamo tanti anni dopo Barbara Bouchet nel suo ruolo più assurdo, quella della nonna defunta in “Metti la nonna in freezer” diretto da Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi con Miriam Leone, Fabio De Luigi, Barbara Bouchet, Lucia Ocone, Marina Rocco, Susy Laude, Rai Movie alle 21, 10.

 

metti la nonna in. freezer

L’idea del film, presa dalla realtà, è che tanti italiani campano con le pensione dei nonni e delle nonne. Così, quando il nonno muore per cause naturali, c’è chi tenta di farlo passare per vivo chiudendo il defunto nel freezer. E la Finanza indaga. A addolcire la macabra situazione ci pensa la coppia formata da Fabio De Luigi, molto divertente come ispettore inflessibile della Guardia di Finanza e innamorato pasticcione, e Miriam Leone, brava e bellissima, come restauratrice in bolletta e nipote della nonna in freezer.

metti la nonna in freezer

 

Ma ci pensano anche un bel po’ di presenze comiche, Lucia Ocone, Marina Rocco, Susy Laude, Francesco Di Leva, Carlo De Ruggeri, sparse nella storia per rendere il tutto più commedia all’italiana e meno commedia nera all’inglese. Il duo di registi, Fontana e Stasi, fanno il possibile per rendere moderna e fantasiosa la commedia.

ARNOLD SCHWARZENEGGER - L'ELIMINATORE - ERASER

Su Canale 20 alle 21, 10 passa un action un po’ scordato con Arnold Schwarzenegger, “L’eliminatore. Eraser” diretto da Chuck Russell , scritto da Walon Green con James Caan, James Coburn, Vanessa Williams, James Cromwell. Stallone lo aveva rifiutato, odiava lo script e preferì girare “Cop Land”. Chuck Russell e il produttore litigarono per tutto il tempo della lavorazione e Arnold mediava tra i due. Alla fine lui e James Caan si sono divertiti a fare i duri. Vennero coinvolti una valanga di sceneggiatori, anche John Milius per riscrivere i testi.

 

audace colpo dei soliti ignoti 2

 Mi rivedrei davvero volentieri su Rai Storia alle 21, 10 il sequel diretto da Nanni Loy de “I soliti ignoti”, cioè “L’audace colpo dei soliti ignoti” con gran parte dei protagonisti del film precedente, Vittorio Gassman, Claudia Cardinale, Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane, ma anche Nino Manfredi, Gastone Moschin, Riccardo Garrone, Vicky Ludovisi, Toni Ucci e Sora Lella. Tutti in missione a Milano, con parecchi esterni girati invece a Roma.

 

nanny mcphee tata matilda

Strepitoso Gassman che cerca di far funzionare il suo alibi col commissario Mario Feliciani, "Beh, ma guardi che 12 pregiudicati in curva è una percentuale irrisoria... tra i laziali è molto più alta". Grandi musiche di Piero Umiliani con Chet Baker alla tromba. Su Iris alle 21, 15 ci sarebbe l’ottimo thriller “Rapimento e riscatto” diretto da Taylor Hackford con Meg Ryan, Russell Crowe, David Morse, David Caruso. Italia 1 alle 21, 20 passa il divertente “Nanny McPhee – Tata Matilda” diretto da Kirk Jones con Emma Thompson truccatissima, Colin Firth, Kelly Macdonald, Angela Lansbury, Imelda Staunton. 

 

io sto con gli ippopotami

Rai4 alle 21, 20 propone invece l’action “Kiss of the Dragon” di Chris Nahon con Jet Li, Bridget Fonda, Tchéky Karyo, Ric Young, Burt Kwouk. Rete 4 alle 21, 25 punta sul sicuro col divertente “Io sto con gli ippopotami” diretto da  Italo Zingarelli con Terence Hill, Bud Spencer, Joe Bugner, May Dlamini, Dawn Jürgens, Malcolm Kirk. Cielo alle 21, 25 passa l’erotico, piuttosto raro e piuttosto di stra-culto “Laure”, gran pasticcio produttivo, firmato da “Anonimo”, ma in realtà diretto in parte da Emmanuelle Arsan e dal marito, Louis Jacques Rollet, e in parte dal produttore Ovidio G. Assonitis con Annie Belle, Emmanuelle Arsan, Pierre Haudebourg, Al Cliver, Orso Maria Guerrini.

 

LAURE

E’ l’unico film dove la vera Emmanuelle Arsan, cioè Marayat Adriane, si mette in scena come se stessa e porta in giro Annie Belle a studiare le usanze sessuali dei selvaggi Mara. Il tutto tra scopatone e corpi al sole. Un po’ comico l’apporto degli attori italiani, tra Al Cliver e Orso Maria Guerrini. In un primo tempo i produttori avevano chiamato Linda Lovelace, la vera “gola profonda”, nel ruolo della protagonista, Laure. Ma si reso conto che era meglio chiamare la star del recente “La fine dell’innocenza”, Annie Belle, che stava tornando in Francia. Il film fu un disastro, sia lavorativo, tre mesi nelle Filippine…, sia al botteghino.

 

il macellaio

Passiamo alla seconda serata con “Storia di una ladra di libri” di Brian Percival con Sophie Nélisse, Geoffrey Rush, Emily Watson, Ben Schnetzer, Nico Liersch, Barbara Auer, Tv2000 alle 22, 55, drammone nella Germania nazista dove una bambina scopre la letteratura grazie a un rifugiato ebreo che i suoi genitori nascondono dentro casa. La7D alle 23, 30 passa la commedia sentimentale poco vista “L’amore secondo Dan”, diretta da Peter Hedges con Steve Carell, vedovo con tre figlie, che scopre che l’unica donna che davvero gli interessi, Juliette Binoche, è legata al fratello. Ahi!

alba parietti – il macellaio 1

 

Iris a mezzanotte in punta passa il kolossal sullo tsunami “The Impossible”, diretto dallo spagnolo Juan Antonio Bayona con Ewan McGregor, Naomi Watts, Tom Holland, Samuel Joslin, Oaklee Pendergast, Marta Etura. Cine 34 all’1, 15 torna a proporci, chissà perché?, “Il macellaio”, erotico d’autore di  Aurelio Grimaldi con Alba Parietti, Miki Manojlovic, Lorenzo Majnoni, Rosa Pianeta e perfino Giulio Base.

welcome to new york ab2013 2014

Ma la vera bomba della serata, che nemmeno Dago si dovrebbe perdere, è la prima visione su Rai Tre all’1, 30 dello scatenato “Welcome to New York”, l’audacissimo film diretto tra Parigi e New York da Abel Ferrara sul celebre caso di Dominque Strauss Kahn del maggio del 2011, interpretato da un Gérard Depardieu che mette molto del suo nel personaggio del politico malato di figa. Per la prima volta, inoltre, un film uscì, malgrado la produzione della potente Wild Bunch, direttamente sulla tv on-demand, saltando la sala.

 

Welcome to New York - Abel Ferrara

Dépardieu, che, nel bene e nel male, illumina e domina ogni scena col corpaccione e con la voce, qui è stato ribattezzato “George Devereaux” e si sa solo che il suo lavoro ha a che fare con i soldi e con il controllo dell'economia, ma la storia è proprio quella del celebre processo che ebbe Strauss Kahn per molestie sessuali rivolte a una cameriera di colore in un albergo di New York che gli costò matrimonio e carriera politica. "Lei non sa chi sono io!" è la frase che pronuncia una volta arrestato il nostro eroe e che risuona anche nel manifesto del film.

 

depardieu welcome to new york

E in realtà , più che al fatto di cronaca in sé, Ferrara e il suo sceneggiatore Chris Zois, lo stesso di "New Rose Hotel", sembrano interessati alla rappresentazione del mostro ammalato di sesso e di potere. Come se le due cose si alimentassero costantemente. Un po' come il protagonista de "Il lupo di Wall Street" di Martin Scorsese, Devereaux vede il sesso come parte integrante del proprio potere su tutto e tutti. Non è solo una dipendenza, è una forma di comunicazione col mondo malata e grottesca.

 

depardieu welcome to new york

Nella prima strepitosa mezz'ora di film, che spera questo edizione da 125’ abbia conservato integralmente, Depardieu/Deveraux si tromba tutto e tutte quelle che trova a portata di mano. E' una sorta di macchina del sesso grottesca. Mai si era vista una rappresentazione simile del potere degenerato e del sesso dei ricchi, trattato da Abel Ferrara senza alcun moralismo, solo come una naturale addizione di oggi. Come in un film porno, le ragazze si fanno fare di tutto da un maschio grasso e non giovane che le tratta come fossero corpi da sbranare, quasi mangiandole.

 

welcome to new york il film su dominique strauss kahn con depardieu

E' un inizio fortissimo che certo Cannes non riuscì a accettare. Infatti il film venne presentato dagli stessi Ferrara, Depardieu e Jacqueline Bisset al cinema Star. Perché? Perché siamo in un territorio estremo e pericoloso. Come veder rappresentata sullo schermo la follia sessuale di Berlusconi, le cene eleganti di Arcore, interpretato dalla nostra maggiore star del cinema e dello spettacolo, ancora non sputtanota dal Metoo. Depardieu nel 2014 era ancora Asterix, un eroe nazionale, vederlo senza pantaloni con le chiappe e la pancia di fuori fa un certo effetto. La violenza alla cameriera è solo parte di un processo inarrestabile di onnipotenza sessuale.

 

E dell'idea trumpi-berlusconiana  di potersi concedere qualsiasi cosa. Devereaux non solo si comporta così con le escort, ma perfino a pranzo con la figlia e il suo fidanzato si lancia in battute sul sesso che rivelano una malattia evidente. Ovviamente si chiesero da subito tagli delle scene più spinte a Ferrara, che non accettò versioni tagliate. E le stesse scene vennero difese dallo stesso Depardieu che rivendicò di aver mostrato la verità dei rapporti sessuali di uno come Strauss Kahn.

dicaprio in wolf of wall street

 

Subito dopo Rai Tre passa addirittura “The Wolf of Wall Street” di  Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler. Come possiamo chiudere. Con “I due maghi del pallone” di Mariano Laurenti con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Karin Schubert, Rete 4 alle 4, 20. Buona notte.

rapito di marco bellocchio 2the impossible margot robbie the wolf of wall street welcome to new york il film su dominique strauss kahn con depardieu the impossible. wolf of wall street scenarapito di marco bellocchiofranco franchi i due maghi del pallone franco e ciccio i due maghi del pallone kiss of the dragon 2kiss of the dragonrapito di marco bellocchio 10storia di una ladra di librialba parietti – il macellaio 7LAURE miki manojlovic alba parietti aurelio grimaldi il macellaio 1alba parietti – il macellaio 3miki manojlovic alba parietti – il macellaio fabrizio uni in rapito di marco bellocchiometti la nonna in freezerARNOLD SCHWARZENEGGER - L'ELIMINATORE - ERASERla moglie in vacanza… l’amante in cittala moglie in vacanza… l’amante in citta' 5rapimento e riscatto rapimento e riscatto 2rapimento e riscatto 1audace colpo dei soliti ignoti 1miriam leone nuda in metti la nonna in freezermetti la nonna in freezerrenzo montagnani edwige fenech la moglie in vacanza… l’amante in citta la moglie in vacanza… l’amante in citt 3la moglie in vacanza… l’amante in citta la moglie in vacanza… l’amante in citta 3la moglie in vacanza… l’amante in citta 2edwige fenech renzo montagnani la moglie in vacanza… l’amante in cittarapito di marco bellocchio 1

 

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