IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA IN CHIARO? VE LO DICO FACILMENTE. IL BELLISSIMO TARDO WESTERN REALISTICO “FANGO, SUDORE E POLVERE DA SPARO”, UNA STORIA DI FORMAZIONE DI UN GRUPPO DI GIOVANI CHE DIVENTANO COWBOY E AFFRONTANO CATTIVI DI OGNI TIPO. ALTERNATIVE? AVETE "LE COMICHE 2", MA LO AVRETE VISTO MILLE VOLTE - IN SECONDA MI RIVEDREI MOLTO VOLENTIERI “THE BIG EASY”, O IL MOLTO CARINO “SOAP OPERA”, MA OCCHIO AL THRILLER VIOLENTO DI LUCIO FULCI “UNA LUCERTOLA CON LA PELLE DI DONNA”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
silvio berlusconi - il giovane berlusconi
Sarei stato ore dietro alle avventure di Berlusconi in Francia con LaCinq raccontate da Carlo Freccero e Jack Lang e a vedere i programmi più folli che si erano inventati per piacere ai francesi. A un certo punto Jack Lang dice una frase chiave, “La televisione di Berlusconi ha ucciso il cinema italiano”. Sarà vero? O la tendenza al suicidio il cinema italiano l’avrà sempre avuto. Come quella a legarsi a produttori spesso improponibili… O quella di piangere sulle tante crisi ricorrenti del cinema italiano. Il documentario, devo dire, sembra girato da qualcuno che sa poco o niente di Berlusconi. Ma ormai i documentari si fanno un po’ così.
fango, sudore, polvere da sparo
Detto questo, che mi vedrei stasera in chiaro? Ve lo dico facilmente. “Fango, sudore e polvere da sparo” o “The Culpepper Cattle Company”, bellissimo tardo western realistico diretto da Dick Richards alla sua opera prima con Gary Grimes, Billy "Green" Bush, Luke Askew, Bo Hopkins, Geoffrey Lewis, Charles Martin Smith al suo esordio, Rai Movie alle 21, 10 che non vedo da allora. Era una storia di formazione di un gruppo di giovani che diventano cowboy e affrontano cattivi di ogni tipo. Un po’ alla Peckinpah, è vero, ma aveva una sua incredibile cifra sia come fotografia, Ralph Woolsey, che come scenografia.
renato pozzetto paolo villaggio le comiche 2
Meglio dei tanti film coi ragazzini che affrontano prove che li renderanno uomini che si facevano negli anni ’70. Occhio poi a Geoffrey Lewis, che diventò un caratterista di prima grandezza. “Lanterna verde” di Martin Campbell con Ryan Reynolds, Blake Lively, Peter Sarsgaard, Mark Strong, Temuera Morrison, Jenna Craig, Canale 20 alle 21, 05, non è tra i migliori film di supereroi, ahimé, mentre “le comiche 2” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Roberto Della Casa, Paul Müller, Loredana Romito, Cine 34 alle 21, lo avrete visto mille volte.
Iris alle 21 presenta un film piuttosto bello di Clint Eastwood senza Clint Eastwood, cioè “Richard Jewell” con Paul Walter Hauser, Sam Rockwell, Kathy Bates, Jon Hamm, Olivia Wilde, Nina Arianda. Allora non mi convinse del tutto, ma per ragioni ideologichi, mentre ricordo a Luca Guadagnino era piaciuto moltissimo. Ciccione baffuto, sfigato, mammone, soggettone con voglie di fare il poliziotto alla Alberto Sordi, armato di fucili, bombe e pistole come fosse Bin Laden, è chiaro che Richard Jewell, l'eroe del film, interpretato benissimo da Paul Walter Hauser, si presta più a fare il colpevole di un attentato bombarolo che il patriota che salva vite umane.
Il fulcro di questo Richard Jewell, che Clint Eastwood ha tratto da un articolo di Marie Brenner e da una storia davvero accaduta, è tutto qui. Il faciolone Richard Jewell, di guardia a un concerto country, si accorge di una bomba e salva la vita a un mucchio di concittadini, ma il suo profilo e la sua figura sono da tipico maschio fascio terrorista bianco con mamma a carico e chili sovrappeso, così l'FBI, cioè l'ispettore interpretato da Jon Hamm, star di Mad Men, pensano che sia stato lui a mettere la bomba e poi a fingere di fare il salvatore.
Così passa da stelle alle stalle, da eroe a feccia umana. Lo aiuta, perché lo conosce un po' e gli è amico, l'avvocato democratico interpretato da Sam Rockwell, oltre a mammina, la grande Kathy Bates. Clint se la prende in po' con la logica poliziesca del punire chi corrisponde di più al profilo del terrorista suprematista bianco, e il profilo di Richard Jewell è pessimo, ma anche con il sistema dei media di esaltare e sputtanare la gente nel giro di poche ore senza la minima prova. In questo caso ci mostra come cattiva la giornalista bonissima e rampante di Olivia Wilde che circuisce facilmente il prosciuttone Jon Hamm per avere informazioni e fare il suo scoop. Mah...
Su Cielo alle 21, 15 abbiamo invece “Agnus Dei” di Anne Fontaine con Lou de Laâge, Agata Kulesza, Agata Buzek, Vincent Macaigne, dove una giovane dottoressa della Croce Rossa nella Polonia del 1945 si ritrova una serie di monache che hanno subito stupri di guerra indecise se abortire o no. Scatenatissimo l’action “The Transporter” diretto da Louis Leterrier e Corey Yuen
Con Jason Statham, Shu Qi, Matt Schulze, François Berléand, Ric Young, Italia 1 alle 21, 20.
Su Rai5 alle 21, 20 promette molto il thriller politico coreano “Fuga da Mogadiscio” di Seung-wan Ryu con Kim Yoon-seok, In-sung Jo, Joon-ho Huh, dove una famiglia coreana cerca di scappare dalla guerra civile della dittatura di Siad Barre nella Somalia del 1991. Consenso critico altissimo. E’ uno dei migliori film della serata. Su Canale 27 alle 21, 25 avete il rarissimo giallo tratto dal romanzo di Agatha Christie “Assassinio allo specchio” diretto da Guy Hamilton con Angela Lansbury come Miss Marple, Kim Novak, Tony Curtis, Rock Hudson, Elizabeth Taylor, Geraldine Chaplin, Edward Fox. Rock Hudson accettò di fare il film solo se ci fosse stata la sua amica Liz Taylor.
Passiamo alla seconda serata con “I nove di Dryfork City” di Gordon Douglas con Alex Cord, Ann-Margret, Bing Crosby, Van Heflin, Rai Movie alle 22, 50, che è in realtà il remake del 1966 voluto dal produttore Martin Rackin per la Fox del celebre “Ombre rosse” diretto nel 1939 da John Ford che cambiò per sempre il cinema western. Questa versione, fortemente voluta da Rackin per la regia di Gordon Douglas, con un cast che va dall’allora nuovo venuto Alex Cord come Ringo Kid a Ann-Margret come Dallas, da Bing Crosby come il vecchio Doc a Van Heflin come lo sceriffo Wilcox, da Slim Pickens come Buck il postiglione a Stefanie Powers come Mrs Mallory, è un discreto remake, ma non ha nulla di esplosivo o di innovativo.
L’azione si sposta dall’Arizona al Colorado, gli indiani sono i Sioux di Cavallo Pazzo e non gli Apaches di Geronimo. Alex Cord ha una bella faccia, è un campione di rodeo, ma non sarà mai John Wayne. Bing Crosby, nel ruolo che fu di Thomas Mitchell, beve caffè e non whisky. Non funzionò. Ricordo bene la mia delusione. Ma aveva un suo perché. Forse la camicia di Alex Cord. Forse un corto circuito con “Hateful Eight”… Su Cine 34 alle 22, 55 passa “La terrazza” di Ettore Scola con Ugo Tognazzi che fa più o meno se stesso, Vittorio Gassman l’onorevole comunista innamorato, Jean-Louis Trintignant sceneggiatore che non scrive, Stefania Sandrelli, Serge Reggiani, Ombretta Colli, Carla Gravina.
Scritto da Age e Scarpelli è in realtà il modello di molta commedia all’italiana successiva. Divertente, pieno di idee, ma oggi magari un po’ invecchiato, il film vanta un cast spaventoso, dalla Sora Lella a Galeazzo Benti, e ha grandi momenti, pensiamo solo a Serge Reggiani come dirigente Rai. La festa romana sulla terrazza è la base di tutto il cafonal, non solo cinematografico, successivo. Su LA7 alle 23, 15 trovate un bel thriller come “Il negoziatore” diretto da F. Gary Gray con Samuel L. Jackson che devo convincere la gente a non fare la cazzata che pensano di fare, Kevin Spacey, David Morse, J.T. Walsh.
ore 15 17 – attacco al treno 1
Su Iris alle 23, 40 passa l’instant-movie di Clint Eastwood, “Ore 15:17 – attacco al treno” con Anthony Sadler, Alek Skarlatos, Spencer Stone, Jenna Fischer, minuziosa ricostruzione di un vero attentato su un treno di alta velocità interpretato dalle stesse persone che lo avevano sventato. Rai Movie alle 0, 55 propone “Sogno di una notte di mezza età”, commedia diretta e interpreta da Daniel Auteuil con Gérard Depardieu, Sandrine Kiberlain, Adriana Ugart.
diego abatantuono chiara francini soap opera
Su 7Gold all’1, 30 mi rivedrei molto volentieri “The Big Easy”, poliziesco ambientato a New Orleans diretto con gran classe dal Jim McBride di “Fino all’ultimo respiro” con Dennis Quaid e Ellen Barkin, che lo ritengono il loro miglior film, Ned Beatty, John Goodman, Lisa Jane Persky, Ebbe Roe Smith. Fu il primo film che venne venduto al Sundance Film Frestival di Robert Redford. Grandi scene di sesso tra i due protagonisti, grande colonna sonora, curata da David Byrne. Iris all’1, 50 propone la commedia anticotta “Non mangiate le margherite” di Charles Walters con David Niven, Doris Day, Janis Paige, Spring Byngton.
una lucertola con la pelle di donna 1
Basato sull’autobiografia di Jean Kerr, moglie del critico teatrale Walter Kerr. Molto carino “Soap Opera”, ambiziosa commedia con tanti personaggi di Alessandro Genovesi con Fabio De Luigi, Ricky Memphis, Cristiana Capotondi, Diego Abatantuono, Chiara Francini, Cine 34 alle 2. A tarda notte si riempie di freschissime repliche. Come il thriller violento di Lucio Fulci “Una lucertola con la pelle di donna” con Florinda Bolkan, Stanley Baker, Leo Genn, Jean Sorel, Anita Strindberg, Silvia Monti ora signora De Benedetti, Rete 4 alle 2, 10. Grandi scene lesbo tra la Bolkan e Anita Strindberg, la vicina di casa. E grande colonna sonora di Ennio Morricone.
O come “House of Gucci” di Ridley Scott con Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto, Al Pacino, Jack Huston, Jeremy Irons, Camille Cottin. Inutile che vi ricordi la scena di culto con Lady Gaga e Selma Hayek che portano I soldi ai killer come se fossero Totò e Peppino in “Totò, Peppino e i fuorilegge”. Sono uno dei pochi fan di “I soliti ignoti vent’anni dopo”, Cine 34 alle 3, 25, diretto da Amanzio Todini, ma supervisionato e scritto da Mario Monicelli, assieme a Age, Suso Cecchi D’Amico, con Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Tiberio Murgia, Clelia Rondinella, Gina Rovere, Natale Tulli, Victor Cavallo, Nicola Di Gioia, Mimmo Poli in uno dei suoi ultimi film. Grande cast minore…
Iris alle 3, 40 presenta “Trash”, favela-movie diretto a Rio de Janerio dall'inglese Stephen Daldry, quello di “Billy Elliott”, sceneggiato da Richard Curtis e Felipe Braga e tratto dal libro di Andy Mulligan. Siamo dalle parti dei film violenti brasiliani sul degrado urbano, la corruzione politica e la violenza poliziesca mischiato con un po’ di vecchio neroealismo alla “Sciuscià”. Tre bambini che vivono in una favela costruita su palafitte con quel che trovano dalla spazzatura della città, cioè Rafael, interpetato da Rickson Tevez, Gardo, interpetato da Luis Eduardo, e Rato, cioè Gabriel Weinstein, entrano casualmente in possesso di un portafoglio gettato nella spazzatura dal segretario di un potente e corrotto politico candidato a sindaco di Rio.
Il segretario, che è in realtà un attivista politico e che ha trafugato e nascosto un diario che testimonia tutte le losche attività del candidato, è stato ucciso brutalmente dalla polizia. I tre ragazzi, una volta scoperta la storia, con l'aiuto di un bravo prete americano, Martin Sheen, e della sua aiutante Olivia, la bella Rooney Mara, decideranno di andare fino in onda nella loro ricerca della verità sfidando i battaglioni della morte e altre amenità. Anche con qualche moralismo di troppo, e con un modello un po' da international style applicato alle favelas brasiliane e ai suoi abitanti, il film ha grande ritmo e bella impaginazione.
Chiudo con “Ricatto alla mala”, bell’avventuroso diretto dallo spagnolo Antonio Isasi Isasmendi con Christopher Mitchum, Karl Malden, Olivia Hussey, Claudine Auger, Raf Vallone, Rai Movie alle 5, e l’altrettanto poco visto “Playgirl 70” di Federico Chentrens con Ira von Fürstenberg, Luciana Paluzzi, Jean Sobieski, Venantino Venantini, Iris alle 5, 20.
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