IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? VOGLIA DI CONCERTONE? IN PRIMA SERATA PASSA ANCORA UNA VOLTA L’EROTICO D’AUTORE “MALENA”, CON MONICA BELLUCCI RADIOSA NEL SUO RUOLO PIÙ CELEBRE. RAI1 CI FA UN REGALO TRASMETTENDO IL FENOMENALE “LA STRANEZZA” - SIMPATICA CAZZATONA L’AVVENTUROSO “IL TESORO DELL’AMAZZONIA”. ITALIA2 SI IMPEGNA DI PIÙ CON “INCEPTION” - MI RIVEDREI IL VIOLENTO, E FORTEMENTE EROTICO, “L’AMORE E IL SANGUE"... - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera 1° maggio? Voglia di concertone? Ottavio Cappellani mi segnala su Netflix la miniserie francese “Fiasco”, ideata da Igor Gotesman, anche regista, e da Pierre Niney, anche protagonista assieme a Vincent Cassel, Marie Christine Barrault, François Civil, Geraldine Nakache, cinema che parla di cinema., anzi serie tv che parlano di serie tv. Disastrose, come spesso capita. Un po’ alla “Boris”, diciamo. Non l’ho ancora vista. Ma so che è da vedere.
In chiaro stasera primo maggio Rai Uno alle 21, 30 ci fa un regalo passando il fenomenale “La stranezza” di Roberto Andò, è di gran lunga il suo film migliore, scritto benissimo da Ugo Chiti. Massimo Gaudioso e dallo stesso Andò con Toni Servillo come Luigi Pirandello che torna in Sicilia per la morte della vecchia tata, e Salvo Ficarra e Valentino Picone come due allegri becchini del paese che sono anche attori e stanno mettendo in scena chissà quale drammone.
Sotto gli occhi di Pirandello, che non riconoscono subito. Salutato come piccolo miracolo di equilibrio tra cinema comico e cinema drammatico già al Festival di Roma (che sbaglio fece Venezia a non prenderlo!), “La stranezza”, dove per stranezza sta la malinconia del grande autore bambino che cerca riparo e ispirazione da una figura materna, mantiene in massima parte tutte le aspettative che si potevano avere grazie a tre protagonisti che sanno dove mettere i piedi sul palcoscenico e che ben si amalgamano nel progetto, ma anche di una bella idea che trova il giusto sviluppo narrativa come raramente accade nel nostro cinema.
Gli unici appunti che posso fare al film sono un certo buttarsi, ogni tanto, di Andò sull’onda di una teatralità un po’ troppo esibita e l’ambiguità non totalmente risolta sul gioco pur pirandelliano dei personaggi a metà fra sogno e realtà.
Che, può andar bene dovendo trattare appunto “I sei personaggi in cerca di autore”, meno se allarghi questa dimensione al forte realismo francociccesco di Ficarra e Picone, che giustamente fanno molto ridere. E sono bellissimi nero-vestiti da becchini di paese con tanto di tuba in testa, come Servillo è favoloso col cappottone e il pizzetto da Pirandello.
E magnifico cast di contorno, da Renato Carpentieri come Giovanni Verga a Tuccio Musumeci come suocero che non parla da anni, da Donatella Finocchiaro come moglie pazza di Pirandello (il suo personaggio è stato un bel po’ tagliato) a Aurora Quattrocchi come la sua vecchia balia di Agrigento, da Luigi Lo Cascio a Galatea Ranzi, senza scordare Tiziana Lodato come la prostituta adorata dal personaggio di Ficarra.
Su Tv2000 alle 21, 30 trovate, perfetto in tema 1° maggio, l’ottimo “Due giorni, una notte” scritto e diretto da Jean-Pierre e Luc Dardenne nel 2014 pensando ai tanti che hanno perso o stanno perdendo il lavoro, spesso venduti per un piatto di lenticchie dai loro stessi simpatici colleghi pezzidimerda che non conoscono non diciamo la lotta di classe, ma nemmeno un sano principio di solidarietà.
Sappiamo tutti di cosa stiamo parlando e la forza del film è proprio quella di raccontarcelo per tutti noi, con Marion Cotillard nei panni di Sandra, madre e operaia di una piccola fabbrica, che si ritrova cacciata per una votazione maligna dei suoi stessi compagni di lavoro, magari indirizzati un po’ dal padrone. Preferite Sandra o un bonus di mille euro?
Così i sedici operai votano per i mille euro, capisci, ne abbiamo bisogno?, ma c'è una possibilità. Una nuova votazione il lunedì mattina e Sandra, assieme al marito, Fabrizio Rongione, ha due giorni e una notte, il weekend, per convincere almeno nove dei suoi compagni.
Simpatica cazzatona l’avventuroso “Il tesoro dell’Amazzonia” di Peter Berg con Dwayne "The Rock" Johnson, Seann William Scott, Rosario Dawson, Christopher Walken, Canale Nove alle 21, 25. Canale 5 alle 21, 20 propone “Corro da te” di Riccardo Milani con Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Michele Placido, Giulio Base, Vanessa Scalera, remake di un film francese con la stessa situazione., “Tutti in piedi” del 2018.
marion cotillard due giorni una notte
Lei bella e paraplegica, lui che si finge paraplegico per conquistarla. Andò piuttosto bene quando uscì. Interessante l’horror danese “Speak No Evil” di Christian Tafdrup con Morten Burian, Sidsel Siem Koch, Fedja van Huêt, Karina Smulders, Liva Forsberg, Rai4 alle 21, 20, dove una famiglia danese fa amicizia di una famiglia olandese in viaggio in Toscano. Poi tornanti al Nord e i danesi vanno a trovare gli olandesi. E la situazione precipita.
Cine 34 alle 21, 20 passa ancora una volta l’erotico d’autore “Malena” di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci radiosa nel suo ruolo più celebre, Giuseppe Sulfaro, Luciano Federico, Daniele Arena. Su Cielo alle 21, 20 passa invece il catastrofico “Vulcano” di Mick Jackson con Tommy Lee Jones, Anne Heche, Don Cheadle, Keith David.
Mediaset Italia 2 alle 21, 15 si impegna di più con “Inception” di Christopher Nolan con Joseph Gordon-Levitt, Leonardo DiCaprio, Ellen Page, Marion Cotillard, Cillian Murphy, Michael Caine, Tom Berenger, Tom Hardy, dove c’è chi riesce a entrare nei sogni e da lì riesce anche a rubare… Nolan lo iniziò a scrivere nel 2002.
Vi ricordo anche il sempre attuale, nell’epoca di Vannacci e Valditara, “L’attimo fuggente” di Peter Weir con Robin Williams, Robert Sean Leonard, Ethan Hawke, Josh Charles, James Waterston, Iris alle 21, “La mummia. La tomba dell’imperatore Dragone” di Rob Cohen con Brendan Fraser, Jet Li, Maria Bello, John Hannah, Michelle Yeoh, Luke Ford, Russell Wong, Canale 20 alle 21, 05 e il sempre funzionante, grazie soprattutto al suo incredibile protagonista, “La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler” di Oliver Hirschbieger con Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane Köhler. Passiamo alla seconda serata con l’horror irlandese di Rai4 alle 23 “Son” di Ivan Kavanagh con Emile Hirsch, Andi Matichak, Luke David Blumm, Erin Bradley Dangar, Rocco Sisto.
Tv2000 alle 23, 10 passa il comcio demenziale “Cinque giorni fuori” di Anna Boden e Ryan Fleck con Keir Gilchrist, Zach Galifianakis, Emma Roberts, Viola Davis, Zoë Kravitz, Aasif Mandvi. La7 alle 23, 15 propone un classico del cinema operaistico come “Il ferroviere” di Pietro Germi, per l’occasione anche protagonista, Sylva Koscina, Luisa Della Noce, Saro Urzì, Carlo Giuffrè, Amedeo Trilli. Gran bianco e nero.
Mi rivedrei, su Rai Movie alle 0, 20, il violento e fortemente erotico “L’amore e il sangue”, che traduce male il titolo originale, “Flesh + Blood” di Paul Verhoven con Rutger Hauer, Jennifer Jason Leigh, Tom Burlinson, Jack Thompson, Fernando Hilbeck, capolavoro di guerra, sangue, sesso, botte e battaglie tra predoni ambientato in un 1501 violento e puzzolente, oggi attualissimo, che fu l’ultimo film di Paul Verhoeven girato con la sua star Rutger Hauer, poi litigarono e non si parlarono per anni, e l’ultimo girato in Europa, nel 1985, prima di andare a Hollywood con “Robocop” e tornare dopo vent’anni.
C’è già tutto Verhoeven, devo dire, ma c’è anche il medioevo violento e sanguinario che vedremo trent’anni dopo in “Games of Throne”. Sembra che Rutger Hauer e Paul Verhoeven litigassero tutto il tempo in olandese stretto. Al punto che il resto del cast chiese che parlassero in inglese per capire cosa si dicessero. Il set fu un disastro. Freddissimo.
Jennifer Jason Leigh stava congelando nuda nella scena del castello. Non c’erano regole, così gli attori si facevano e bevevano da pazzi. Fu un inferno. Magari tutto questo nel film traspare, ma le scene di battaglia sono ancora di una tale forza. Cast strepitoso, comunque, proveniente da ogni parte del mondo, come l’australiano Jack Thompson, lo spagnolo Fernando Hilbeck, l’americana Susan Tyrell, l’amore di Carlo Monni, Tom Burlinson, Brion James, già replicante in “Blade Runner”, Simon Andreu. Tutto girato in Spagna, nel castello di “El Cid”, a Belmonte, Cuenca nella Mancha, a Avila, a Caceres. Grande film.
Farà sicuramente ridere “40 anni vergine” di Judd Apatow con Steve Carell, Catherine Keener, Paul Rudd, Romany Malco, Seth Rogen, Elizabeth Banks, Italia 1 alle 0, 35. Su Iris alle 2 trovate il biblico “Gli ultimi giorni del deserto” di Rodrigo Garcia con Ewan McGregor, Ciarán Hinds, Tye Sheridan, Ayelet Zurer.
matthew macconaughey – killer joe
E’ ottimo, ci metto la mano, Cielo alle 2, 45, il teatrake “Killer Joe” di William Friedkin con un grande Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon, Juno Temple. Non metterei certo la mano sulla riuscita di “Il magnifico Robin Hood” di Roberto Montero Bianchi con George Martin, Sheila Rossin, Frank Braña, Max Dean, Jim Clay. Così così “Il magnifico Robin Hood” di Roberto Montero Bianchi con l’atletico spagnolo George Martin, Sheila Rossin, Frank Braña, Max Dean, Jim Clay, Rete 4 alle 3, mentre è ben considerato da “Una storia semplice” di Emidio Greco con Gian Maria Volonté, Ennio Fantastichini, Ricky Tognazzi, Massimo Ghini, Tony Sperandeo. Maccartismo e cinema americano sono gli ingredienti anche di “Indiziato di reato” di Irvin Winkler con Robert De Niro, Annette Bening, George Wendt, Martin Scorsese, Patricia Wettig, La7 alle 3, 35.
Lo ricordo un po’ noioso, malgrado tutte le buone intenzioni. Chiuderei con “Partirono preti, tornarono… curati” di Bianco Manini con Lionel Stander, Riccardo Salvino, Jean Louis, Giampiero Albertini, Clara Hopf, scritto, prodotto e diretto (secondo alcuni) dallo strano produttore di Quien sabe?, Bianco Manini, anche se per molto tempo si è creduto che il regista fosse Stelvio Massi (che era stato contattato e basta). Rico Boido giura però di essere stato diretto da Alberto De Martino e che fu lui a firmarsi come Newman Rostel. Ma De Martino nega decisamente.
Va detto che il ruolo del montatore Romeo Ciatti come “collaboratore alla regia” chiarisce un bel po’ l’idea del film di rimontaggio che aveva in testa Manini, costruendolo cioè con molti pezzi dei film che aveva prodotto. Molte infatti sono le scene in treno come in Quien Sabe?, anzi, spesso, nei campi lunghi, sono proprio quelle, tanto che un occhio attento può intravedere pure Klaus Kinski come frate rivoluzionario.
Del resto molti registi hanno ricordato di aver rifiutato la proposta di Manini di costruire un film Frankenstein col suo materiale di scarto. Non è ben chiaro invece se sia giusto il nome di Ofelia Minaldi alla sceneggiatura. Davvero mai sentita. Inoltre appare, cosa abbastanza unica, un celebre sceneggiatore di commedie di serie B come Francesco Milizia tra gli attori... La storia vede due banditelli alla Bud Spencer-Terence Hill, cioè Riccardo Salvino e Lionel Stander, travestiti da preti durante la rivoluzione messicana. La chiudo qui.
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