
“SE ASSUMI DEI PAGLIACCI, DEVI ASPETTARTI UN CIRCO” – IL DURISSIMO EDITORIALE DI THOMAS FRIEDMAN CONTRO IL TIRA E MOLLA DI TRUMP SUI DAZI: “NON È STATO PERSO SOLO DEL DENARO. ANCHE UNA GRANDE QUANTITÀ DI FIDUCIA, BENE INESTIMABILE, È ANDATA IN FUMO” – “PER GIORNI ABBIAMO DETTO AI NOSTRI AMICI PIÙ STRETTI CHE PER NOI NON ERANO DIVERSI DALLA CINA O DALLA RUSSIA. PENSATE CHE QUESTI EX ALLEATI SI FIDERANNO MAI PIÙ DI METTERSI IN TRINCEA CON QUESTA AMMINISTRAZIONE?”
Traduzione dell’articolo di Thomas L. Friedman per il “New York Times”
Ho molte reazioni all’aver visto il presidente Trump sostanzialmente cedere sul suo piano scriteriato di imporre dazi al mondo intero, ma una, in particolare, continua a tornarmi in mente: se assumi dei pagliacci, devi aspettarti un circo. E, miei cari americani, noi abbiamo assunto un gruppo di pagliacci.
Pensate a ciò che Trump, il suo capo buffone Howard Lutnick (il segretario al Commercio), il suo vice buffone Scott Bessent (il segretario al Tesoro) e il suo vice assistente buffone Peter Navarro (il principale consigliere per il commercio) ci hanno ripetuto per settimane:
Trump non avrebbe fatto marcia indietro su questi dazi perché — scegliete voi — gli servono per impedire che il fentanyl uccida i nostri figli, per raccogliere entrate da destinare a futuri tagli fiscali e per fare pressione sul mondo affinché compri più roba da noi. E non gli importa nulla di ciò che dicono i suoi ricchi amici di Wall Street sulle perdite in borsa.
MEME SUL CROLLO DEL VALORE DEL DOLLARO BY TRUMP
Dopo aver creato scompiglio nei mercati sostenendo questi “principi” incrollabili […] Trump ha fatto marcia indietro mercoledì, annunciando una pausa di 90 giorni su alcuni dazi per la maggior parte dei Paesi, tranne la Cina.
Messaggio al mondo — e ai cinesi: “Non ho retto la pressione.” Se fosse un libro, si intitolerebbe L’arte dello strillo.
Ma non pensate neanche per un momento che si sia perso solo del denaro. Anche una grande quantità di fiducia — bene inestimabile — è andata in fumo. Negli ultimi giorni abbiamo detto ai nostri amici più stretti […] che per noi non erano diversi dalla Cina o dalla Russia. Tutti sarebbero stati colpiti dai dazi secondo la stessa formula, senza sconti per “amici e parenti”.
Pensate che questi ex alleati si fideranno mai più di mettersi in trincea con questa amministrazione?
È stato l’equivalente commerciale del caotico ritiro dall’Afghanistan da parte dell’amministrazione Biden, un errore da cui non si è mai del tutto ripresa. Ma almeno Joe Biden ci ha tirati fuori da una guerra costosa e senza via d’uscita […]. Trump, invece, ci ha appena trascinati dentro una guerra senza via d’uscita.
[…] È vero che abbiamo un disavanzo commerciale con la Cina che va affrontato. Trump ha ragione su questo. La Cina controlla ormai un terzo della manifattura globale e ha gli strumenti industriali per produrre praticamente tutto per tutti, un giorno, se le sarà permesso. Non è positivo né per noi, né per l’Europa, né per molti Paesi in via di sviluppo. E nemmeno per la stessa Cina […]
Ma quando ti confronti con un Paese grande come la Cina — 1,4 miliardi di persone — con il talento, l’infrastruttura e i risparmi che ha, puoi negoziare solo se hai leva. E il modo migliore per ottenerla sarebbe stato che Trump avesse coinvolto i nostri alleati: Unione Europea, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Brasile, Vietnam, Canada, Messico, India, Australia e Indonesia, in un fronte comune. Trasformare la trattativa in un negoziato del mondo intero contro la Cina.
MEME SUL CROLLO DEI MERCATI DOPO I DAZI DI DONALD TRUMP
Allora si dice a Pechino: Tutti noi alzeremo gradualmente i dazi sulle vostre esportazioni nei prossimi due anni per spingervi a passare da un’economia basata sull’export a una più orientata al mercato interno.
Ma vi invitiamo anche a costruire fabbriche e catene di fornitura nei nostri Paesi — in joint venture al 50% — per restituirci quel know-how che voi ci avete costretto a trasferirvi. […]
Invece, Trump ha trasformato tutto ciò in un’America contro il mondo industrializzato — e contro la Cina.
Ora Pechino sa che Trump non solo ha battuto in ritirata, ma ha anche alienato i nostri alleati a tal punto, e dimostrato di essere talmente inaffidabile, che molti di loro forse non si schiereranno mai più con noi contro la Cina nello stesso modo. Potrebbero, invece, vedere nella Cina un partner più stabile e affidabile sul lungo termine rispetto a noi.
Che spettacolo patetico e vergognoso. Buona Giornata della Liberazione.
DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI
DONALD TRUMP BANDERUOLA AL VENTO
donald trump
xi jinping donald trump
CAPPELLO MAGA MADE IN CHINA
MAKE CHINA GREAT AGAIN