urbano cairo corriere della sera via solferino

È LA7 MA SEMBRA MEDIASET – ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI DELLA SUA TV, CAIRO HA EVOCATO PER BEN TRE VOLTE SILVIO BERLUSCONI. URBANETTO HA PARLATO PIÙ DEL “GRANDE SILVIO” CHE DELLE NOVITÀ NELLA PROGRAMMAZIONE – IL DOPPIOPETTO, LE BATTUTE E LA FRECCIATONA ALLA REDAZIONE DEL “CORRIERE”: “ADORO TALMENTE TANTO I GIORNALISTI CHE HO UN PO' ESAGERATO. AL CORRIERE CE NE SONO 1300. GLI HO PURE RICOMPRATO LA SEDE E MI HANNO DETTO ‘VOGLIAMO FARE SMART WORKING’. VABBÈ CI STA. MENTANA SI È DIMESSO SETTE VOLTE DA QUANDO CI SONO IO…”

berlusconi cairo

Estratto dell'articolo di Martina Mazzeo per “la Stampa”

 

Evocato tre volte da Urbano Cairo, applaudito due volte dalle centinaia di persone presenti, apprezzato allo stesso modo verosimilmente non da tutti: Silvio Berlusconi è stato il grande "assente-presente" della festa post palinsesti organizzata ieri sera al Superstudio Più di Milano.

 

Il patron della rete, presidente di Cairo Communication e Rcs Media Group, mattatore sul palco, ha parlato come un fiume in piena per quasi un'ora soprattutto del «grande Silvio» che ha cambiato per sempre la tv commerciale.

 

urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 2

 

Citazione triplice: la prima per ricordare "il maestro" a un mese esatto (oggi) dalla morte, la seconda per raccontare l'inizio della carriera in Mediaset con Berlusconi e poi la "cacciata" nel 1995, la terza per smentire ogni rumor su un possibile interesse a «mangiarsi» la tv berlusconiana. I

 

[…] Assistendo allo show del presidente, tra i big c'era chi osservava a braccia conserte, chi rideva di gusto, chi scrutava scettico, chi si distraeva al cellulare.

 

urbano cairo enrico mentana

Il racconto dei dieci anni di Cairo a La7 sembra quello di una grande epopea, l'enorme sfida dell'acquisto da Telecom Media, l'azienda in perdita, la dote da 88 milioni, la scommessa di risanarla e rilanciarla. Alle sue spalle, un megaschermo col il suo nome fisso o talvolta, il suo volto.

 

Luci rosse durante il discorso e multicolori durante l'esibizione delle "farfalle" della nazionale italiana di ginnastica ritmica, unica concessione allo spettacolo della kermesse di Cairo che rivendica contatti mensili del suo impero mediatico con 48 milioni di persone.

 

urbano cairo lilli gruber

[…] E poi battute per tutti e tanto orgoglio per questi «primi dieci anni» puntando ai prossimi «dieci». «Io sono davvero molto orgoglioso di La7 e di quello che abbiamo fatto. Con una rete che perdeva 120 milioni l'anno, siamo riusciti a diventare la quinta rete in prime time senza guadagnare soldi certo ma anche senza perderne e senza aiuti. Quando arriverà a utile a La7 non lo so – scherza – Il Torino che perde e La7 che non fa utile, forse abbiamo sbagliato mestiere, dovevamo fare tutti il procuratore di calcio».

 

urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 3

Doppiopetto d'ordinanza, il padrone di casa ne ha per tutti: «Otto e mezzo è sopra il 7% da cinque anni di fila» rivendica e nomina Lilli Gruber, che s'alza in piedi, Floris che «tutte le mattine mi manda i dati», Mentana, Verdelli – «gli ho fatto una corte serrata è venuto all'Oggi e lo abbiamo rilanciato. Investitore datemi la pubblicità e diamo a Verdeli la carta che vuole per il suo giornale».

 

Gramellini, Nerazzini e via uno dopo l'altro. «Razza particolare i giornalisti, io li adoro ne ho 5000. Pensate che li adoro talmente tanto che ho un po' esagerato. Ora Fontana è un po' distratto ma al Corriere ce ne sono 1300. Gli ho pure ricomprato la sede e loro mi hanno detto "vogliamo fare smart working". Vabbè ci sta. Mentana si è dimesso sette volte da quando ci sono io. È così, ma ci vogliamo bene».

berlusconi cairo

urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 4urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 1urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 5urbano cairo e andrea salerno alla presentazione dei palinsesti 2023 di la7 urbano cairo silvio berlusconiSILVIO BERLUSCONI E URBANO CAIRO NEL 1991

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…