“E’ UNA VIOLENZA CONTRO DI ME” – GLI INCONTRI DELL’INFLUENCER ED EX MODELLA STEFANIA SECCI, IN DUE SCUOLE VICINO TORINO, SONO STATI ANNULLATI PER LE VECCHIE FOTO DI NUDO DELLA ATTIVISTA: “SONO SCATTI ARTISTICI CHE NULLA HANNO A CHE VEDERE CON LA PORNOGRAFIA. MA SAREBBERO ANCHE FINITI SU UN SITO A PAGAMENTO SPAGNOLO MA IO NON NE SO NULLA, NON HO MAI VENDUTO MIE FOTOGRAFIE” - STEFANIA SECCI QUEST’ESTATE HA CONTRIBUITO A FAR ARRESTARE UN FOTOGRAFO DI ALBA ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE SULLE MODELLE…
Estratti dell’articolo di Antonella Torra per lastampa.it
«Libere di essere»: così era stata intitolata una serie di incontri, organizzati dalle amministrazioni comunali, con Stefania Secci, 36 anni, influencer, ex modella e attivista contro la violenza di genere. Avrebbero dovuto tenersi in due scuole nella collina di Torino, l’Istituto Vittone di Chieri e la scuola media di Pino Torinese, lunedì, proprio il giorno contro la violenza sulle donne.
Gli incontri sono stati annullati perché in questi giorni sono state diffuse fotografie di nudo di Secci che sarebbero apparse anche su un sito spagnolo a pagamento. Prima sono circolate sui cellulari dei ragazzi, poi dei genitori e degli insegnanti infine sono finite sul tavolo della preside dell’Istituto Vittone che ha diffuso una circolare:
«L’intervento previsto per il 25 novembre non avrà luogo in quanto l’Istituto ha acquisito ulteriori informazioni sulla signora Secci e, al momento, non si ritiene che il suo incontro con gli studenti possa avere una ricaduta didattica e/o educativa» scrive la dirigente Elena Maria Garrone. Ieri anche la scuola media di Pino ha annullato l’incontro.
Stefania Secci è amareggiata: «Le dirò più, sono davvero triste, è un’occasione persa. Una violenza contro di me, mi impediscono di essere “Libera di essere”. Tutto per delle foto di tanto tempo fa, quando facevo la modella. Sono nudi artistici tra l’altro, nulla a che vedere con la pornografia».
Queste foto però sarebbero anche finite su un sito a pagamento spagnolo: «Io non ne so nulla, non ho mai venduto mie fotografie. Certo ho firmato delle liberatorie quando lavoravo come modella, ma ora andrò a fondo. Ma ciascuno deve essere giudicato per i valori che porta, non per come si veste o si sveste. Siamo ancora lontani dalla cultura del consenso. È la dimostrazione che c’è tanto da fare». Lunedì Secci verrà comunque a Pino Torinese: «L’incontro serale in teatro ci sarà. Poi chissà che anche le scuole ci ripensino».
Stefania Secci quest’estate ha contribuito a far arrestare un fotografo di Alba accusato di violenza sessuale sulle modelle: «Per questo ho ricevuto un premio in Campidoglio. Poi basta che venga fuori una mia foto a seno nudo e io non sono più ritenuta idonea a parlare di violenza contro le donne. Assurdo. Non mi era mai successo».
Secci da anni è un’attivista contro la violenza di genere: «Con la mia associazione aiutiamo donne in codice rosso, diamo supporto perché denuncino. E nonostante questo mi trovo a subire una campagna diffamatoria, vittima di una discriminazione di genere in quanto donna. Perché il mio passato di modella, e ripeto di modella, deve impedirmi di essere credibile se parlo di diritti delle donne e di lotta contro la violenza di genere?». Sulle foto di nudo Secci preannuncia un’azione legale: «Sono state diffuse a mia insaputa e chi lo ha fatto dovrà risponderne».
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