giorgia meloni alfredo mantovano elisabetta belloni

ELISABETTA BELLONI “È PRONTA A LASCIARE IL DIS” – “REPUBBLICA” LANCIA L’INDISCREZIONE: LA CAPA DEI SERVIZI AVREBBE GIÀ PARLATO CON GIORGIA MELONI E ALFREDO MANTOVANO DELLA SUA SCELTA - PERCHÉ MOLLARE PROPRIO ORA, IN UN MOMENTO IN CUI L’INTELLIGENCE È IMPEGNATA IN UNA DIFFICILE TRATTATIVA PER LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA? E DAVVERO L’EX SHERPA DEL G7, CANDIDATA NIENTEMENO CHE ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (“BENVENUTA SIGNORA ITALIA”, GRILLO DIXIT) SI ACCONTENTERÀ DI UN “INCARICO TECNICO”, SEBBENE DI PRIMO PIANO, ALLA COMMISSIONE EUROPEA? C’ENTRA QUALCOSA IL RAPPORTO CON MANTOVANO, “ASSAI MENO FLUIDO DI QUELLO, MOLTO STRETTO, CON GIORGIA MELONI”?

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

elisabetta belloni foto di bacco

Elisabetta Belloni è pronta a lasciare la guida del Dis. La decisione […] è stata anticipata ad alcuni amici durante il mese di dicembre. E pochissimi giorni prima di Natale è stata spiegata personalmente a Giorgia Meloni, durante una riunione riservata a cui ha preso parte anche Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla Presidenza con la delega ai servizi.

 

Una scelta improvvisa. Che anticipa di alcuni mesi la naturale scadenza del suo mandato — prevista per il prossimo maggio — al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, l’organo che coordina l’attività del comparto. Nel futuro di Belloni, si apprende, ci potrebbe essere un incarico tecnico di primo piano al fianco della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

 

alfredo mantovano giorgia meloni

Il rapporto tra Meloni e l’ambasciatrice si è a lungo caratterizzato per essere stato molto stretto. Di stima reciproca e collaborazione. Assai meno fluido, invece, quello con Mantovano, soprattutto nell’ultima fase.

 

[…] L’incarico scadrebbe infatti poco prima dell’estate ed è frutto di una proroga di un anno decisa dall’attuale presidente del Consiglio nel 2024. La richiesta di Belloni, però, è stata quella di lasciare l’incarico prima della fine dell’anno. Una tempistica che sarebbe coincisa con la scadenza dell’altro incarico ricoperto contestualmente dalla direttrice, quello di sherpa del G7 per l’Italia durante l’anno di presidenza: un impegno concluso lo scorso 31 dicembre. Dopo un confronto con Meloni e Mantovano, i tre hanno però deciso di posticipare l’annuncio alla ripresa dei lavori: dovrebbe accadere nei giorni immediatamente successivi all’Epifania.

 

GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN

Una richiesta, quella di far slittare di due o tre settimane l’avvicendamento alla guida del Dis, che sarebbe partita dalla presidente del Consiglio. Necessaria, a suo avviso, per ridurre l’impatto della notizia […]. E quindi, per garantirsi un po’ di respiro nella scelta del prossimo direttore. Tra i nomi in pole per la guida del dipartimento, è circolato quello di Bruno Valensise, già vice al Dis e oggi direttore dell’Aisi. Un’opzione che aprirebbe però un tema di successione al vertice dei servizi interni.

 

ELISABETTA BELLONI - G7 DI BORGO EGNAZIA

Per Belloni, dunque, il futuro potrebbe essere a Bruxelles. […] Romana, sessantasei anni, una carriera spesa soprattutto al ministero degli Esteri, muove i primi passi come incaricata nella direzione degli affari politici, poi a Vienna alla rappresentanza diplomatica presso le organizzazioni internazionali, quindi all’ambasciata d’Italia a Bratislava.

 

Nel 2004 il primo salto, decisivo: diventa capo dell’Unità di crisi della Farnesina. Un incarico che ricopre per quattro anni e diventa figura nota anche al di fuori del corpo diplomatico.

 

URSULA VON DER LEYEN RAFFAELE FITTO

Da quel momento, è un crescendo: direttore generale per la cooperazione allo sviluppo, quindi per cinque anni (2016-2021) segretario generale della Farnesina, voluta da Paolo Gentiloni. Mario Draghi, appena diventato presidente del Consiglio, la chiama a dirigere il Dis. Un ruolo che Meloni le conferma. Aggiungendo anche quello di sherpa del G7 italiano, non senza polemiche sull’opportunità del doppio incarico, di intelligence e diplomatico.

 

Il suo nome è però circolato spesso anche per ricoprire incarichi politici e istituzionali. Il caso più recente è quello della successione di Raffaele Fitto al super ministero del Pnrr. Una decisione non gradita ad Antonio Tajani, che puntava a garantire a Forza Italia quella casella (alla fine rimasta comunque ai meloniani con Tommaso Foti).

 

elisabetta belloni alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini copasir

[…] Ma l’episodio più eclatante è quello della corsa a Presidente della Repubblica, nell’inverno del 2022: dopo l’uscita di Draghi dalla rosa dei nomi per il Colle, Belloni diventa il profilo su cui convergono diversi leader nel corso delle ore più intense della trattativa.

 

La sostengono apertamente Giuseppe Conte e Matteo Salvini, è pronta al via libera anche Meloni e si spende per lei anche una parte del Pd. Matteo Renzi, e assieme a lui un’altra fazione del Pd, frena l’ascesa. Sarà rieletto Sergio Mattarella. […]

BENVENUTA SIGNORA ITALIA - IL TWEET DI GRILLO PER ELISABETTA BELLONI AL QUIRINALE

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”