shopping online

ENTRO IL 2027 SI PERDERANNO 100MILA POSTI DI LAVORO PER COLPA DELLO SHOPPING ONLINE – SEMPRE MENO PERSONE VANNO PER NEGOZI E PREFERISCONO COMPRARE TUTTO CON UN CLICK. QUESTO HA UN EFFETTO DISTRUTTIVO SUI PICCOLI NEGOZI: SECONDO LE STIME DI “CONFESERCENTI” TRA IL 2022 E IL 2027 CHIUDERANNO 60MILA ATTIVITÀ – AD AGGIUNGERSI ALLE DIFFICOLTÀ DEI NEGOZIANTI C'È ANCHE L’INFLAZIONE CHE HA MANDATO IN FUMO 7,2 MILIARDI DI SPESA – PURE SUI REGALI DI NATALE GLI ITALIANI STRINGERANNO LA CINGHIA…

1 - CONFESERCENTI, A RISCHIO 100MILA POSTI DI LAVORO NEI NEGOZI

NEGOZI CRISI

(ANSA) - Aumentano le difficoltà delle imprese del settore commercio, che dal 2016 a oggi si sono ridotte di quasi 73mila unità, di cui oltre 30mila dal 2019 ad oggi. E il quadro è reso ancora più difficile dalla competizione con l'online. Secondo i dati presentati da Confesercenti in assemblea, "la ridistribuzione delle quote di mercato tra online e canali fisici produrrà una riduzione di piccoli esercizi di circa 60mila unità tra il 2022 ed il 2027, con 100mila posti di lavoro perduti". L'ecommerce è atteso raggiungere e sorpassare già nel 2027-28 la quota di mercato delle piccole superfici nel comparto non alimentare.

 

NEGOZI CRISI 9

La quota delle piccole imprese è al 34% e potrebbe arrivare al 29% entro il 2027, mentre l'eCommerce dovrebbe passare nello stesso periodo dal 22 al 29% con un incremento netto di 17 miliardi di euro. Nel comparto alimentare, dove la quota delle piccole superfici già oggi è intorno al valore minimo del 15%, nel 2027 scenderà a poco più del 10%, quella dell'eCommerce sfiorerà il 5%. "Non c'è solo il sorpasso delle quote di mercato. Il peso delle piattaforme digitali, dall'eCommerce al turismo, dal delivery di food alla spesa a domicilio, si fa sentire comunque sui bilanci delle PMI italiane, costrette a servirsi degli intermediari digitali per non perdere terreno ed appeal nei confronti dei consumatori", osserva Confesercenti.

 

acquisti online

Complessivamente, il fatturato delle piccole e medie imprese mediato dalle piattaforme ammonta circa 30 miliardi di euro l'anno, con un costo di utilizzo - "una vera 'platform tax' di circa 4,5 miliardi di euro l'anno". "Il problema non è l'e-commerce, il commercio online aiuta molti negozi a fare business meglio", osserva la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, "ma le distorsioni concorrenziali che favoriscono le grandi piattaforme. Sono quelle che devono essere risolte". "Il black friday - continua - sia di monito, nei mesi di ottobre e novembre, un'autentica bulimia di offerte ci ha travolto senza alcuna regola".

 

SHOPPING ONLINE

2 - CONFESERCENTI, NEL 2022 IN FUMO 7,2 MILIARDI DI CONSUMI

(ANSA) - La spesa andata in fumo nel 2022 a causa dell'inflazione raggiunge 7,2 miliardi di euro, secondo le stime presentate da Confesercenti all'assemblea annuale. "Al grande crollo dei consumi causato dalla pandemia (-107 miliardi di euro nell'annus horribilis 2020) fa oggi seguito l'inflazione", afferma l'associazione del commercio, del turismo e dei servizi che prevede un incremento dei prezzi dell'8% nel 2022, del 5,1% nel 2023, del 4% nel 2024 e del 2,9% nel 2025. L'erosione del potere d'acquisto delle famiglie nel periodo 2022-2025 raggiungerà 22 miliardi e porterà un calo dei consumi di almeno 17 miliardi.

 

3 - CONFESERCENTI, SPESA PER I REGALI DI NATALE CALA A 197 EURO

REGALI DI NATALE 2

 (ANSA) - I consumatori italiani spenderanno in media per i regali di Natale 197 euro a persona, un budget in calo di 39 euro rispetto al 2021 (238 euro), secondo le stime di Confesercenti, elaborate a partire da sondaggi sui consumatori condotti con Swg e Ipsos. "A pesare, incertezza e riduzione del potere d'acquisto a causa dell'inflazione, che frenano gli acquisti in una larga parte della popolazione", spiega lo studio: a fronte di un 39% di italiani che dichiara l'intenzione di mantenere stabile la spesa, il 47% annuncia che ritoccherà al ribasso il budget previsto per i doni rispetto allo scorso anno.

 

REGALI DI NATALE

Le grandi piattaforme di ecommerce si impongono tra i canali d'acquisto più utilizzati, con il 63% delle indicazioni. Seguono i centri commerciali (46%) e le grandi catene monomarca (29%). I negozi di vicinato saranno scelti dal 22%, come supermercati e ipermercati. Cresce la vendita diretta: il 21% acquisterà online direttamente dal sito del produttore. Il 12%, invece, si rivolgerà ad un mercatino per comprare almeno uno dei regali.

 

regali di natale 4

Tra i regali, spiccano i capi d'abbigliamento (44% delle indicazioni), seguiti da libri (40%), prodotti di profumeria (39%), giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici (tutti al 21%). Solo il 7%, invece, regala un viaggio o una vacanza. Al di là dei doni, solo il 17% ha già deciso di progettare un viaggio per il periodo delle feste di Natale e Capodanno, cui si potrebbe aggiungere una quota del 18% di indecisi.

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…