roberto da crema

"ERO IL RE DELLE TELEVENDITE, OGGI PESCO CALAMARI A LAMPEDUSA" – IL MITOLOGICO "BAFFO" ROBERTO DA CREMA RACCONTA LA SUA NUOVA VITA - "A BERLUSCONI HO VENDUTO GLI OROLOGI, LOREDANA BERTÈ COMPRAVA LE PENTOLE, EZIO GREGGIO LA SCALA SNODATA, RAIMONDO VIANELLO E SANDRA MONDAINI PRESERO I MIEI GIUBBOTTI IN ECOPELLE. E POI I FORNI PIZZA… NE HO VENDUTI 350MILA, ANCHE ANTONIO RICCI L’HA COMPRATO - LE TELEVENDITE IN TV NON FUNZIONANO COME PRIMA, ALL’EPOCA C’ERA SOLO RETE A, SI FACEVANO NUMERI INCREDIBILI" – IL CARCERE: “NON MANGIAVO, HO BEVUTO SOLO TÈ E…”

 

Antonella Dilorenzo per gamberorosso.it

 

roberto da crema

A Lampedusa la sveglia al mattino è alle cinque e trenta, l’imbarco è in solitaria a 12 miglia dalla costa per pescare a bolentino qualche buon dentice «un po’ da mangiare e un po’ da regalare». Il pranzo è alle 14, e alle 15.30 il bagno in mare. Qualche ora per riposare e alle 18 si va a pesca di calamari al tramonto.

 

È questa (in parte) la nuova vita di Roberto da Crema, detto Baffo, il televenditore più famoso d’Italia (dalla voce asmatica) che quest’anno festeggia quarant’anni di carriera, sotto il sole dell’isola siciliana dove passa almeno dieci giorni al mese, tutto l’anno, alternando il soggiorno con la sua casa a San Donato Milanese dove in zona gestisce i magazzini Pubblistore BaffoItalia.

 

Insomma, è anche un pescatore?

Sì, sono un pescatore, sono arrivato qua a Lampedusa otto anni fa. Ho sempre pescato nei fiumi, ma il mare è un'altra cosa.

 

E poi il pesce lo cucina?

roberto da crema

Lo regalo anche agli amici, oggi l’ho mangiato con Anastasia e Marco, qui a casa mia, e poi lo regalo anche a un amico che ha un ristorante a San Donato Milanese, si chiama l’Osterietta.

 

(...)

 

Ha venduto innumerevoli elettrodomestici e utensili da cucina: JollyChef, il Cuocitutto, forni pizza e spesso si rivolgeva alle donne con la frase: “Amiche donne in cucina”. All’epoca era concesso, ora non sarebbe corretto. 

Sì, è un’espressione sbagliata. Non funzionerebbe più, sarebbe diverso: “Amici a casa che siete cuochi a vostro modo”. All’epoca il target si identificava con la signora con il foulard con grembiule a fiori.

 

E oggi la televendita come sarebbe stata?

roberto baffo da crema

Oggi è diverso, sarebbe stata una vendita fatta in altro modo, perché oggi cucina anche l’uomo: per dire, a pranzo oggi a casa mia ha cucinato un uomo, non la ragazza. Anche se non mi rispecchio in queste cose, posso dirle: alcune volte sono più bravi gli uomini delle donne in cucina.

 

Addirittura?

Secondo me sì. Sono arrivati dopo in cucina però per assurdo sono più attenti, non è una regola mondiale, però mi sembrano più pignoli, più critici, più cocciuti, lo vedo nei dosaggi, nel modo meticoloso di posizionare i piatti. Forse per far vedere alle donne che in quel caso riescono a fare qualcosa di meglio, mi risulta che i migliori cuochi siano uomini o sbaglio?

 

(...)

Ho venduto 30mila lotti e mi servivano 30mila coltelli elettrici, nessuno ci credeva, nemmeno la Philips. Purtroppo l’azienda ne aveva prodotti solo 15mila, e io ne avevo piazzati il doppio. E mi sono scusato con i clienti.

 

E lei aveva a casa questi prodotti?

Di ogni prodotto ho tenuto un esemplare a casa.

 

Le televendite funzionano ancora in tv oggi?

roberto da crema

Non come prima, adesso ci sono mille canali televisivi, all’epoca c’era solo Rete A, la rete nazionale per le televendite per eccellenze, andavamo in onda io, Wanna Marchi, Guido Angeli, pochi venditori su una tv nazionale, si facevano numeri incredibili.

 

(...)

 

Anche i vip?

A Berlusconi ho venduto gli orologi, Loredana Bertè comprava le pentole, Ezio Greggio la scala snodata, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini presero i miei giubbotti in ecopelle, pretesero che li consegnassi io a loro a Milano 2. E poi i forni pizza… ne ho venduti 350mila, anche Antonio Ricci l’ha comprato.

 

Cosa ne pensa della friggitrice ad aria, l’avrebbe mai venduta?

No, non è un prodotto da Baffo: una cosa che frigge ad aria, non sarei riuscito a dare motivazioni mie credibili, oltre a quello che fa.

ROBERTO DA CREMA 66

 

Anni fa ha scontato una pena, com’è stato il suo rapporto con il cibo in carcere?

Sono stato solo sei giorni. Ero spiazzato psicologicamente e non mangiavo, ho bevuto solo tè e mangiavo biscotti, una volta ho chiesto un ghiacciolo, era giugno e faceva caldo. Ho perso sette chili in pochissimi giorni. Non mangiavo perché avevo paura di sentirmi male.

 

 

 

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