esselunga genova san benigno

ESSELUNGA NON LASCIA GENOVA, MA RADDOPPIA – NEL CAPOLUOGO LIGURE ARRIVA IL NUOVO SUPERSTORE DEL GRUPPO FONDATO DA BERNARDO CARPOTTI: È IL QUARTO NEGOZIO NELLA REGIONE, DOPO LA SPEZIA E ALBENGA – IL VALORE DELL’INVESTIMENTO È 60-70 MILIONI DI EURO, CON 117 NUOVI ASSUNTI – L’INAUGURAZIONE HA UN FORTE VALORE SIMBOLICO DI RIVINCITA: NEL 1984 CAPROTTI AVEVA DECISO DI FARE ROTTA SU GENOVA, MA TRA RICORSI E LENTEZZE BUROCRATICHE IL SUO SOGNO SI È REALIZZATO SOLO NEL 2020…

 

 

Estratto dell'articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”

 

taglio del nastro esselunga di genova san benigno

Esselunga accelera e apre un nuovo superstore scommettendo ancora su Genova, con un taglio del nastro che segna un raddoppio nel capoluogo ligure dopo l’inaugurazione a fine 2020 del primo store cittadino, il quarto nella regione dopo La Spezia e Albenga, il 186esimo del gruppo. […] il gruppo ha scelto il formato superstore con 3.200 metri quadrati di superficie. Valore dell’investimento, tra i 60 e i 70 milioni.

 

esselunga di san benigno genova.

«Continuiamo a investire anche in una fase complessa di mercato», dice Marina Caprotti, presidente esecutivo del gruppo che nel 2022 ha investito 377,4 milioni.

 

E per dimostrare il radicamento in ogni territorio dove sbarca, Esselunga ha scelto 100 fornitori liguri non solo per i negozi di Genova ma anche per quelli presenti in tutta la rete di vendite, dando loro un’opportunità per far conoscere i prodotti su scala nazionale. Non solo. Nel nuovo negozio lavorano 153 dipendenti, 117 neoassunti tra Genova e provincia, formati alla scuola dei mestieri Esselunga. L’inaugurazione ha anche un valore simbolico, visto che già nel 1984 il fondatore Bernardo Caprotti aveva deciso di fare rotta sul capoluogo ligure. Sogno che si è realizzato nel 2020, tra ricorsi dei concorrenti e lentezza della burocrazia.

GIULIANA ALBERA CON IL MARITO BERNARDO CAPROTTI E LA FIGLIA MARINA SYLVIA

 

All’apertura del negozio di oggi sono attesi il sindaco Marco Bucci e il governatore della Liguria Giovanni Toti, simbolo di quella gestione del territorio che ha velocizzato gli investimenti delle imprese. Che nel caso di Esselunga continueranno con l’apertura a Sestri Ponente di un altro superstore […] Il taglio del nastro di oggi è stato preceduto ieri da una cena nello store. Padrona di casa Marina Caprotti, con la madre Giuliana Albera, presidente onorario, Francesco Moncada di Paternò, consigliere con deleghe allo sviluppo di Esselunga. Al loro fianco Bucci, Toti e il prefetto Renato Franceschelli.

 

esselunga di san benigno genova.

La nuova costruzione ha un «cannocchiale visivo», una finestra al secondo piano, da dove si vede la Lanterna, l’antico faro di Genova, secondo il progetto degli architetti Fabio Nonis e Maurizio Canepa. L’impegno del gruppo sul territorio ha poi dato vita alla realizzazione di aree verdi per oltre mille metri quadrati più uno scenografico giardino pensile di altri mille metri quadrati sul tetto. […]

esselunga di via piave genova bernardo caprotti falce e carrello bernardo caprotti esselungaesselunga di san benigno genovaBERNARDO CAPROTTIesselunga di san benigno genova ESSELUNGA GENOVA 1ESSELUNGA GENOVA 1esselunga di via piave genova. esselunga di via piave genova esselunga di san benigno genova.

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…