1. ROMA TUTTA AI PIEDI DEL FIGLIOL PRODIGIO. ALLA FACCIA DEL CINE-PANETTONISMO E IN BARBA ALLA CRITICA CHE LO LIQUIDA COME UN VOLGARE CARATTERISTA, SCODELLA TRE ORE DI SHOW A RITMO FORSENNATO CON MOMENTI DI GRANDE LIVELLO 2. DAL COGNATO CARLO VERDONE A FRANCA VALERI, DA LINO BANFI A PIPPO BAUDO, DA PANARIELLO A GIANCARLO LEONE, DA VESPA AD AURELIO DE LAURENTIIS, DA MICHELE PLACIDO A MASSIMO LOPEZ, BIANCA BERLINGUER COMPRESA, TUTTI ALLA CORTE DEL RE DI “CINECITTÀ” 3. UN ALTRO SHOW SI E’ SVOLTO ALL’ESTERNO DEL TEATRO BRANCACCIO DOVE ALCUNI LAVORATORI DI CINECITTÀ HANNO CONTESTATO DI BRUTTO IL PRESIDENTE DEGLI STUDIOS ABETE

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia


1. VIVA CHRISTIAN
Gabriella Sassone per Dagospia


Arriva a Roma "Cinecittà", il mega spettacolo che fonde due mondi magici, il cinema e il teatro, ed è subito delirio mondano. Christian De Sica, 62 anni e la grinta di un pischello, canta, balla, recita, dà il meglio di sé per 3 ore sul palco del Brancaccio, tappa finale della tournèe italiana di questo one man show scritto insieme a Riccardo Cassini, Marco Mattolini e Giampiero Solari, che firma pure la regia. Nessuno è voluto mancare a mettersi in mostra davanti ai flash e ad applaudire Christian che regala un vero e proprio atto d'amore al luogo simbolo del cinema, conosciuto nel mondo tanto quanto Hollywood.

A rovinare la festa, però, una rappresentanza di lavoratori di Cinecittà, che hanno manifestato davanti al teatro per fermare i licenziamenti e stoppare il piano industriale messo in campo dal Presidente Luigi Abete che prevede la trasformazione degli studi cinematografici in un luogo adibito all'intrattenimento con albergo, parcheggi, negozi e centro commerciale.

"Da una parte c'è chi come De Sica ama e mantiene alto il prestigio di Cinecittà valorizzando una storia unica al mondo, mentre dall'altra parte c'è un'azienda che sta progressivamente mettendo fine a questa esperienza con un piano industriale che non ha nulla a che fare col Cinema", spiegavano i lavoratori di Cinecittà mentre raccoglievano firme. Inutile dire, che alla vista di Abete, arrivato a passo di carica e col telefonino incollato all'orecchio, le maestranze hanno iniziato a fischiarlo e contestarlo con veemenza. Lui non ha fatto un plissè.

Folla delle grandi occasioni nel foyer. Sfilano l'immarcescibile carampana Gina Lollobrigida sempre scintillante, Bruno Vespa e la sua Augusta Iannini, Giancarlo Leone e la moglie, Willer Bordon con la moglie Rosa Fiumarolo, Bianca Berlinguer, Rosanna Cancellieri, i Vanzina Bros., Neri Parenti, Pupi Avati, Marco Risi, Aurelio e Luigi de Laurentiis, Guido Lombardo della Titanus, Anna Kanakis e il marito Marco Mesurati, Franca Valeri col badante preferito Pino Strabioli, Michele Placido con famigliola al seguito.

Accolti dalla press agent Paola Comin e dall'ufficio stampa del teatro Silvia Signorelli, ecco anche Marina Cicogna, Lino Banfi con la figlia Rosanna, Elsa Martinelli, Patrizia Pellegrino, Corinne Clery col fidanzato-zerbino Angelo Contestabile, Ludovico Fremont e Alma Manera, Eleonora Giorgi, Lillo e Greg, Barbara De Rossi, Giuliana De Sio. Ecco anche l'Ambasciatore svizzero Regazzoni, la sempre affascinante Gloria Paul con Jason Piccioni, Silvia Salemi, Monica Scattini. Emozionati nelle prime file, la moglie di Christian, la dolce Silvia Verdone coi mitici fratelli Carlo e Luca, Manuel De Sica e signora. Applausi sinceri anche da Giorgio Panariello, Massimo Lopez, Pippo Baudo, Serena Autieri, Renato Balestra, Lina Sastri, Nori Corbucci, Camilla Morabito e Valter Galleni, il prefetto Giuseppe Pecoraro e consorte, Ciro Ippolito, Leopoldo Mastelloni, Enrico Lucherini con Irene Ghergo e tanti altri.

"Non sarà la storia di Cinecittà, ma la mia storia a Cinecittà", aveva promesso De Sica, in scena con la popputissima e brava Daniela Terreri, Daniele Antonini e Alessio Schiavo, più un corpo di ballo composto da Leonardo Bizzarri, Roberto Carrozzino, Roberto D'Urso, Deborah Esposito, Dalila Frassanito, Nadira Lisi, Giulia Pauselli, Tommaso Petrolo, coreografati da Franco Miseria, con musiche dal vivo e orchestra do 20 elementi diretta da Marco Tiso. Nel corso dello spettacolo Christian rende dunque omaggio a suo padre Vittorio e a sua madre Maria Mercader, ai miti del cinema (Fellini, Rossellini, Zavattini, Sordi, Audrey Hepburn), al musical, alle canzoni anni ‘30 e ‘40, al cinepanettone che gli ha dato fama e ricchezza, alle maestranze che fanno la fortuna dei registi.

Una storia che ha per sfondo il mitico Teatro 5 di Fellini dove il piccolo Christian entrò per la prima volta quando il padre stava recitando per Rossellini ne "Il generale Della Rovere" ("Roberto mi disse: vuoi fare l'attore? Ma lascia perdere... Perchè non vai a studiare a Huston?"). De Sica torna sul palco dopo "Parlami di me" del 2007 per regalare due ore di grande varietà, tra sketch e canzoni (da "Baciami piccina" a "Coccinella" di Ghigo Agosti, passando per Sinatra e un omaggio ad Alberto Sordi con "Ma ‘ndo vai se la banana non ce l'hai?" e "Profumo di Londra".

Dulcis in fundo, col bis ("Che non piace a mia moglie Silvia", dice), "New York New York", in cui De Sica dà prova del suo eclettismo e talento. Applaudi, baci, abbracci nel camerino e poi grande dinner a Palazzo Brancaccio per soli 200 happy few pronti ad azzannare i manicaretti degli chef Fabio Randazzo e Daniele Maragnani.


2. "SALVIAMO CINECITTÀ", CONTRO IL PIANO DEGLI STUDIOS CONTESTATO IL PRESIDENTE ABETE
Viola Giannoli per www.repubblica.it

Contestazione ieri sera al Teatro Brancaccio in occasione della prima dello spettacolo di Christian De Sica "Cinecittà" contro il presidente degli studios Luigi Abete. A mobilitarsi sono stati alcuni lavoratori e gli attivisti del cartello Cinecittà Bene Comune, che raccoglie spazi sociali e residenti, per dire "no" al piano che, si legge in un comunicato, "prevede la dismissione delle attività cinematografiche per far posto a migliaia di metri cubi di cemento tra spazi commerciali e di intrattenimento" e per chiedere l'avvio di una "nuova gestione pubblica e partecipata".

I manifestanti torneranno a farsi sentire il 19 marzo in una manifestazione convocata davanti al Ministero dei Beni Culturali dalle ore 15. In quell'occasione al neo ministro Franceschini verrà consegnata anche una petizione per rilanciare l'industria cinematografica. Fuori ed estranei alla protesta, sono in molti, artisti in testa, a chiedere di salvare e preservare la storia di Cinecittà sono in molti, come Carlo Verdone che il mese scorso ha lanciato un appello o lo stesso De Sica con il suo spettacolo-omaggio a un "mondo magico"

 

 

Christian De Sica nel suo spettacolo Christian De Sica nel suo spettacolo Protesta per Cinecitta Protestano per salvare gli stabilimenti di Cinecitta Pippo Baudo Lina Sastri Massimo Lopez e Leopoldo Mastelloni Luigi Abete Lino Banfi e Pippo Baudo Giorgio Panariello Giancarlo Leone con moglie Franca Valeri e Pino Strabioli Carlo Verdone Bianca Berlinguer Carlo Vanzina Aurelio De Laurentis Marco Risi

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