COSA FARA’ MACRON NEL CASO IN CUI IL PARTITO DI LE PEN OTTENGA LA MAGGIORANZA RELATIVA? IL TOY BOY DELL’ELISEO POTREBBE DARE L’INCARICO A BARDELLA PER BRUCIARLO, ATTESTANDO L’ASSENZA DI NUMERI, E APRIRE LA VIA A UN GOVERNO DI COALIZIONE O TECNICO CHE GLI PERMETTEREBBE DI USCIRE DALL’ANGOLO - DAL VOTO EMERGERÀ UNA FRANCIA DIVISA IN TRE BLOCCHI. LA MAGGIORANZA ASSOLUTA (289 DEPUTATI) SI ALLONTANA PER L’ESTREMA DESTRA E IL SUO ALLEATO ERIC CIOTTI. IL "NIET" ALLE LARGHE INTESE DI MELENCHON, CHE CON LE PEN POTREBBE BLOCCARE QUALSIASI GOVERNO…
Anais Ginori per repubblica.it - Estratti
MARINE LE PEN - JORDAN BARDELLA - EMMANUEL MACRON - MEME BY EDOARDO BARALDI
Un incarico a Jordan Bardella anche se il Rassemblement National otterrà una maggioranza relativa. Un governo di coalizione, mettendo insieme centristi, pezzi della sinistra e della destra non lepenista. Un esecutivo tecnico per traghettare il paese nell’emergenza, in attesa di poter convocare nuove elezioni politiche, non prima del luglio 2025 secondo la Costituzione.
Tre scenari per guardare oltre la nebbia del voto di domani. Emmanuel Macron sta studiando le varie opzioni perché se è probabile che uscirà molto indebolito elettoralmente dalle urne, il capo dello Stato vuole restare al centro del gioco politico. E cercare di tirarsi fuori dall’angolo in cui si è messo con una decisione improvvisa che rischia di non portare quel «chiarimento» che aveva auspicato nell’annunciare le elezioni politiche anticipate.
I risultati delle elezioni in Francia 2024
GOGOL BARDELLA - MEME BY EMILIANO CARLI
Dal voto emergerà una Francia divisa in tre blocchi. La maggioranza assoluta (289 deputati) si allontana per l’estrema destra e il suo alleato Eric Ciotti. Secondo le ultime proiezioni, avrebbe tra 200 a 230 seggi per Elabe, da 205 a 230 per OpinionWay, da 175 a 205 per Ipsos. Al secondo posto, l’alleanza delle sinistre Nouveau Front Populaire: 165-190 per Elabe, 145-175 per OpinionWay e Ipsos. Il terzo blocco è quello di Ensemble, il partito macronista Renaissance e i suoi alleati: 120-140 per Elabe, 130-162 per OpinionWay, 118-148 per Ipsos.
Anche se Marine Le Pen continua a credere in una sorpresa possibile, sostenendo che le proiezioni «non sono una scienza esatta», i patti di desistenza le hanno sottratto sulla carta almeno un’ottantina di seggi decisivi. «Il fronte repubblicano è parziale e differenziato a seconda degli elettorati, ma ha avuto effetto» spiega il direttore di Elabe, Bernard Sananès, a proposito degli accordi elettorali per sbarrare la strada all’estrema destra.
Brigitte ed Emmanuel Macron in abiti casual a Le Touquet dopo il voto per le legislative
Una diga che presenta alcune incognite. «Il trasferimento di voti non supera il 70% nelle diverse configurazioni» prosegue il direttore di Elabe. «Ed è più forte quando avviene da elettori di sinistra verso il centro che viceversa». Secondo l’istituto, nel caso di un ballottaggio tra candidati di estrema destra e sinistra metà degli elettori di Ensemble potrebbe scegliere di astenersi, un terzo votare a sinistra, e quasi un quinto (18%) per il Rn.
Prudenza, ripetono i sondaggisti. Una delle chiavi è la spinta astensionista e la nascita di un «fronte anti-sistema», alimentato dalle dichiarazioni trumpiste di Le Pen su un presunto «partito unico» (macronisti e centro) che punta a «rubare» una vittoria che sembrava promessa. Una delle opzioni che Macron sta valutando è dare in prima battuta l’incarico di formare un governo a Jordan Bardella, presidente del Rn. E se mancano i numeri, osserva il costituzionalista Jean-Philippe Derosier, sarà un modo di «prendere atto del suo rifiuto e del suo fallimento a governare».
L’altra strada è un governo di coalizione, sommando la fascia alta delle proiezioni per i centristi (150 deputati) e una parte della sinistra. Secondo l’Ipsos, i socialisti avrebbero tra 51 a 61 seggi, gli ecologisti tra 29 a 37, il partito comunista tra 7 a 9 seggi. Un centinaio di seggi a cui si potrebbero aggiungere i Républicains anti Ciotti, che avrebbero tra 35 e 50 seggi. Il direttore di Elabe è scettico. «Firmare patti di desistenza non è come firmare un contratto di governo», commenta Sananès. Se i veti incrociati impediranno una coalizione tra partiti, ci sarebbe l’opzione di un governo tecnico e di scopo con un premier super partes.
Le consultazioni potrebbero durare settimane.
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