mark jeff bezos elon musk carlo cimbri

CHE FARÀ LA MELONI STARS AND STRIPES: SARÀ LA CHEERLEADER DI TRUMP, COME SEMBRA FINORA, O SFRUTTERÀ I SUOI BUONI UFFICI PER FARE GLI INTERESSI DELL'UE? LA DOMANDA È RISUONATA ANCHE ALLA CENA “ALFALFA”, A WASHINGTON, DOVE SI SONO RADUNATI I POTENTONI D’AMERICA. E ANCHE QUALCHE ITALIANO. TRA LORO, È SPICCATO IL CIUFFO DI CARLO CIMBRI, AD DI UNIPOL, CHE HA PARLOTTATO CON ELON MUSK (PRESENTATO SOTTO FALSO NOME, E.SMITH), A CUI AVEVA PRESTATO SOLDI PER L'ACQUISIZIONE DI TWITTER – BEZOS CHE TIRA TARDI CON IL FRATELLO E IL CEO DI TIKTOK CON IL COCKTAIL...

1 - MILIARDARI, POLITICI (E ITALIANI) ALLA CENA BIPARTISAN DEI POTENTI D’AMERICA

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

FRANCO NUSCHESE - CARLO CIMBRI - CENA ALFALFA

La cena Alfalfa, che si tiene al Capital Hilton l’ultimo sabato di gennaio, è un momento clou della vita sociale dei ricchi e potenti di Washington (e molti arrivano da Davos).

 

Quest’anno c’erano futuri ministri come Linda McMahon (Istruzione) e Doug Burgum (Energia), i giudici della Corte suprema John Roberts e Brett Kavanaugh, il presidente della Fed Jerome Powell, membri del Congresso, la sindaca Muriel Bowser, gli ambasciatori di Emirati, Italia, Francia, Inghilterra, Giordania, Corea e ovviamente uomini d’affari da Jeff Bezos di Amazon a Satya Nadella di Microsoft a Tim Cook di Apple.

 

«Se metti insieme il fatturato delle aziende presenti, equivale a una parte significativa del Pil mondiale», notava uno degli invitati. C’era anche Elon Musk, che sulla lista appariva con un falso nome: E. Smith.

 

CENA ALFALFA A WASHINGTON

[…] È uno dei rari momenti bipartisan rimasti a Washington, dove si mette da parte l’appartenenza politica per divertirsi un po’. C’erano Gina Raimondo e Howard Lutnick: la ex segretaria al Commercio di Biden e il suo successore sotto Trump; il governatore repubblicano della Virginia, Glenn Youngkin, e quello democratico del Maryland, Wes Moore.

 

La cosa rarissima è che alla cena siano presenti anche manager e imprenditori italiani: oltre a Franco Nuschese, proprietario del ristorante Cafè Milano di Washington (naturalizzato americano) che è invitato da oltre 20 anni, c’erano Carlo Cimbri, presidente di Unipol, e il suo responsabile per le relazioni istituzionali e public affairs Stefano Genovese. […]

 

FRANCO NUSCHESE - JEFF BEZOS - CENA ALFALFA

Cimbri, premiato a ottobre dalla National Italian American Foundation, si è soffermato a parlare con Musk dell’Italia, della nostra premier e delle cose che lui vuole fare nell’amministrazione. Unipol ha affiancato Musk nell’acquisizione di Twitter, prima del suo ingresso in politica con Trump.

 

[…] All’after-party Musk si era dileguato, ma Jeff Bezos con il fratello Mark era col figlio di Bill Gates al tavolo dell’ad di Goldman Sachs David Solomon. E ha fatto le ore piccole il ceo di TikTok Shou Zi Chew.

 

2 - ALLA CENA VIP DEL CLUB ALFALFA IL NUOVO POTERE DI WASHINGTON “CON L’ITALIA CI INTENDEREMO”

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/01/27/news/alfalfa_trump_amministrazione-423963486/

 

Howard Lutnick

«Non dovrei parlare con i giornalisti, ma una cosa posso dirvela di sicuro: il nostro rapporto con l’Italia e la premier Meloni è ottimo, e una soluzione per i dazi la troveremo ». Detto da lui, Howard Lutnick, vecchio amico di Donald Trump e prossimo segretario al Commercio che dovrà gestire le tariffe, questa certezza un certo peso ce l’ha.

 

Poco distante, però, l’ex direttore della Cia e presidente del Kkr Global Institute, David Petraeus, aggiunge un elemento significativo: «La premier Meloni ha avuto un ruolo fondamentale nel tenere l’Ungheria e altri Paesi dell’Europa orientale in linea con la Nato, in particolare sulla guerra in Ucraina. Nessuno può gestire questi rapporti come lei ed è fondamentale che continui a farlo».

 

elon musk alla rotonda del campidoglio per il giuramento di trump foto lapresse

Sta tutto qui il dilemma transatlantico che deve risolvere la presidente del Consiglio: scegliere se usare il rapporto privilegiato con Trump allo scopo di avanzare alcuni interessi dell’Italia, importanti ma limitati, oppure diventare la cerniera del dialogo con la nuova amministrazione per salvare la relazione con l’Europa intera, sponda Nato e Ue. O magari entrambe le cose.

 

Il teatro di queste conversazioni è il Cafe Milano, imprescindibile crocevia della scena politica e sociale bipartisan di Washington dove Franco Nuschese, unico socio italiano del club Alfalfa, ospita il party dopo la cena annuale al Capital Hilton. L’appuntamento più ambito dal gotha americano e l’esordio sociale della nuova amministrazione Trump.

 

david petraeus

[…] Il tappeto rosso conduce all’interno della sala del party, dove Jeff Bezos mangia una pizza Margherita seduto al tavolo col figlio di Bill Gates: «Se sto considerando nuovi investimenti in Italia? Vediamo, vediamo... ».

 

In piedi, cocktail in mano, c’è il ceo di TikTok Shou Zi Chew, ma in testa ha solo il bando: «Con Trump – dice – le cose si stanno muovendo. Non so ancora esattamente in quale direzione, ma si lavora a una soluzione ». Il presidente ha parlato di joint venture al 50% fra Cina e Usa: «Lo ha fatto – commenta il ceo – per un motivo »: 51 e 49 non sarebbe stato accettabile per Pechino, mentre così rende praticabile la soluzione. Quanto all’Italia, «per TikTok le cose vanno benissimo, a parte qualche dettaglio relativo alle regolamentazioni». […]

 

Franco Nuschese (AL CENTRO) CON MARK E JEFF BEZOS - CENA ALFALFA

Il generale Petraeus, ex direttore della Cia, commenta la nomina a capo del Pentagono di Hegseth, che aveva servito sotto il suo comando in Iraq: «Ha grandi doti di leadership, ma anche grandi limiti, per i rapporti con donne e alcool, di cui ha parlato lui stesso durante le audizioni. Si tratta ora di vedere se prevarranno le doti o i limiti».

 

Sull’Ucraina Petraeus è convinto che l’inviato speciale Kellogg, «che conosco bene da una vita, non sarà tenero con Putin. Se il capo del Cremlino non accetterà un negoziato onesto credo proprio che saremo pronti a riarmare Kiev anche più di adesso».

I TAVOLI DELLA CENA ALFALFA A WASHINGTON

 

[…] Quanto all’affare di Kkr con Telecom, «va bene, siamo molto soddisfatti».

 

Siccome il segreto di Alfalfa è il clima bipartisan, tra i tavoli si aggira anche l’ex segretaria al Commercio nell’amministrazione Biden, Gina Raimondo, orgogliosa italiana che secondo gli indiscreti medita di correre per la Casa Bianca tra quattro anni. Oltre a Jeffries, brindano i senatori democratici Warner, segugio contro TikTok, e Klobuchar, già candidata presidenziale […]

CENA ALFALFA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…