1. CHE CI FANNO INSIEME ALE-DANNO ED ETTORE SCOLA, ENRICO MONTESANO E RENATO ZERO, ISABELLA RAUTI E SIMONA MARCHINI, UMBERTO BROCCOLI ED ENRICO BRIGNANO, CHRISTIAN DE SICA E CARLA FENDI SOTTO IL PONTE DELLA MUSICA SUL TEVERE? 2. FINALMENTE È STATO INTESTATO A UN GRANDE MUSICISTA, UN COMPOSITORE E PIANISTA CHE HA SCRITTO PAGINE STRAORDINARIE COME ‘’ROMA, NUN FA LA STUPIDA STASERA’’: ARMANDO TROVAJOLI, SCOMPARSO IL 28 FEBBRAIO SCORSO ALL’ETÀ DI 95 ANNI 3. INAUGURATO ANCHE LO SPAZIO SOTTO AL PONTE, FINORA CHIUSO, CON CONCERTO JAZZ

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Fabrizio Zampa per "Il Messaggero"

L'INTESTAZIONE
L'intestazione del Ponte della Musica ad Armando Trovajoli si è finalmente concretizzata: il sindaco Gianni Alemanno, con il sovrintendente alla Cultura Umberto Broccoli, ospiti la moglie Maria Paola Trovajoli, il regista Ettore Scola, un folto gruppo di cantanti, musicisti e attori (da Edoardo Vianello a Gianluca Guidi, da Lando Fiorini a Enrico Brignano, da Maurizio Mattioli a Serena Autieri, Paola Saluzzi...), nonché un fiume di amici e ammiratori di Armando, ha scoperto fra gli applausi la targa posta davanti al ponte.

E si è inaugurato anche lo spazio sotto al ponte, finora chiuso, con un concerto omaggio di sette ottimi musicisti jazz: il trombonista Dino Piana, i trombettisti Franco Piana e Claudio Corvini, il sassofonista Max Ionata, il pianista Danilo Rea, il contrabbassista Giorgio Rosciglione e il batterista Roberto Gatto, che hanno proposto alcuni brani di Trovajoli (come El Negro Zumbon, dal film Anna di Alberto Lattuada, E' l'omo mio, dal musical Rugantino, Sette uomini d'oro, dall'omonimo film di Marco Vicario) e un pezzo che il maestro amava molto, Walkin', standard del jazz che suonava volentieri.

Era tanto che ci chiedevamo che senso avesse chiamare semplicemente Ponte della Musica la nuova struttura che dal maggio 2011 attraversa il Tevere da piazza Gentile da Fabriano, sul lungotevere Flaminio, al lungotevere Cadorna, zona stadio Olimpico.

Il primo ragionevole motivo è che da lì all'Auditorium Parco della Musica c'è meno di un chilometro di distanza, ma poi quanti tifosi, dopo la partita, vanno a calmare la loro foga godendosi un concerto?

IL BATTESIMO
Finalmente è arrivata la notizia giusta, e cioè che sarebbe stato intestato a un grande musicista, un compositore e pianista che ha scritto pagine straordinarie tenendosi in perfetto equilibrio fra jazz, commedia musicale, splendide colonne sonore (per film di De Sica, Monicelli, Scola, Magni, Risi, Pietrangeli e tanti altri registi), partiture classiche e canzoni indimenticabili cantate in mezzo mondo, come Roma, nun fa la stupida stasera: era, o meglio è perché le sue note resteranno sempre nella storia, il grande Armando Trovajoli, scomparso il 28 febbraio scorso all'età di 95 anni.

IL MAESTRO
Romano, appassionato di jazz, Trovajoli ha suonato con tutti i grandi, da Duke Ellington a Louis Armstrong, Miles Davis, Chet Baker, Django Rheinhardt, Stephane Grappelli, fino a Quincy Jones, che anni fa arrivò dagli Stati Uniti per partecipare a un suo concerto con una grande orchestra sinfonica, scese da un taxi in via dei Fori Imperiali e incontrò il vostro cronista.

«Dov'è Armando?» ci chiese. Starà arrivando o magari è già dietro al palco, tentammo di spiegargli. Lui fece la faccia da duro: «Se non c'è io rimonto in taxi, vado a Fiumicino e prendo il primo aereo per Los Angeles». Per fortuna qualcuno venne a prenderlo e lo portò subito nel camerino di Trovajoli. A pensarci, non c'era niente di strano nei dubbi del vecchio e bizzoso Quincy: fra grandi musicisti è così che vanno le cose.

L'intestazione del ponte ci è sembrata non solo azzeccata ma anche un atto di giustizia nei confronti di un compositore e pianista (con che swing suonava quando si trovava su un qualsiasi palcoscenico, e alla faccia dell'età...) che appartiene alla storia della musica made in Italy e che ci ha lasciato in eredità un repertorio sempre al passo coi tempi. Anche quando, intenzionalmente e per esigenze di scena, scriveva in stile Ottocento. Grazie, Armando.

 

Roberto Gatto Renato Zero e Maria Paola Trovajoli Pubblico Ponte Armando Trovajoli Pippo Baudo Gino Landi e Montesano Enrico Marco Muller Gianni Alemanno Maria Paola Trovajoli e Umberto Broccoli Enrico Brignano

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…