fitch rating stati uniti joe biden

FITCH AND CHIPS – IL DOWNGRADE A SORPRESA DEL DEBITO DEGLI STATI UNITI DA PARTE DELL’AGENZIA DI RATING FITCH PROVOCA TENSIONE SUI MERCATI. SPECIALMENTE SUI BOND: QUELLI A LUNGA SCADENZA VENGONO VENDUTI E I RENDIMENTI SALGONO. PROBLEMA: AI TASSI DEI TITOLI DI STATO SONO AGGANCIATI I MUTUI, E UN LORO MOVIMENTO VERSO L’ALTO È POTENZIALMENTE DI PORTATA RECESSIVA. MA…

Estratto dell’articolo di Vito Lops per “il Sole 24 Ore”

 

fitch

Tassi in (ri)salita. E liquidità in competenza. Nelle prime sedute di agosto sta andando in scena questo copione, lo stesso che ha, come effetto collaterale, mandato ko le Borse nei primi nove mesi del 2022.

 

Il downgrade a sorpresa del debito degli Stati Uniti da parte di Fitch di martedì ha fatto luce sulle debolezze sottostanti di un mercato fino alla scorsa settimana dominato dal sentimento rialzista. Ora c'è qualche crepa in più, che andrà approfondita nelle prossime sedute per smarcarsi dal canonico dubbio: siamo in presenza di semplici prese di beneficio o di qualcosa di più profondo?

 

Le Borse europee hanno chiuso la seconda seduta di fila in rosso […] Mentre Wall Street è partita con il segno meno ma poi ha visto il tecnologico Nasdaq rimbalzare e chiudere in terreno leggermente positivo.

 

BIDEN YELLEN

Questo nonostante i protagonisti indiscussi di giornata siano stati ancora una volta i bond. Venduti in particolare sulle lunghe scadenze che, di conseguenza, hanno visto risalire i rendimenti. I tassi dei titoli di Stato Usa a 10 anni sono saliti fino al 4,2%, avvicinando i massimi di questo ciclo toccati lo scorso ottobre in area 4,33%.

 

I tassi a 30 anni si sono riportati in zona 4,3%, anch'essi ormai a una manciata di punti base dai rispettivi massimi di nove mesi fa (4,42%). A questi tassi sono agganciati i mutui statunitensi e va da sé che un loro movimento verso l'alto è potenzialmente di portata recessiva.  Normalmente però, se il mercato fiuta l'arrivo di una recessione i tassi sulla parte lunga della curva iniziano a scendere […]. E invece in queste ultime sedute stanno salendo.

 

FAANG WALL STREET

[…] «Ci sono diversi fattori che stanno portando pressione in vendita sui bond statunitensi a lunga scadenza - spiega Antonio Lengua, trader professionista specializzato nelle tecniche volumetriche -. L'economia Usa sta mostrando un'incredibile resilienza come dimostra l'aggiornamento al rialzo del Pil del terzo trimestre, al 3,9% annualizzato, da parte della Fed di St. Louis.

 

Il tutto in un contesto in cui il Tesoro ha annunciato un aumento delle emissioni di titoli per il terzo trimestre per far fronte al crescente costo degli interessi e alle manovre di deficit/spending. Senza dimenticare la spada di Damocle del Giappone: gli investitori giapponesi potrebbero infatti decidere di vendere i bond Usa rimpatriando i capitali, otteniamo un quadro complicato, che giustifica i recenti movimenti al ribasso sui bond. E non è detto che si sia esaurito».

 

Quindi ci sono tanto fattori endogeni (l'aumento delle emissioni per far fronte a spese crescenti) quanto esogeni. Questi ultimi riguardano le decisioni della Bank of Japan che sta provando a compiere qualche passo indietro rispetto alla politica ultraespansiva.

 

usa economia

La scorsa settimana la BoJ […] ha aumentato la banda di oscillazione dei bond a 10 anni dallo 0,5% all'1%. Il risultato è che i tassi del decennale nipponico stanno salendo e si sono portati allo 0,65%. Così stanno diventando attraenti per gli investitori domestici che stanno iniziando a smontare gli investimenti all'estero.

 

Se questo effetto dovrebbe proseguire, avremmo un aumento delle vendite sui titoli Usa, con conseguente ulteriore pressione al rialzo dei tassi. «Potrebbe essere questo effetto domino sui tassi a innescare quella recessione di cui finora si è tanto parlato ma che non si è ancora palesata, nonostante la curva 10-2 anni, di solito premonitrice in caso di inversione, sia andata in testacoda da 15 mesi - sottolinea Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte -. L'aumento dei tassi sul secondario potrebbe aiutare le banche centrali nella lotta all'interesse.

janet yellen

 

Per chiudere il cerchio, non è da escludere un contagio nelle prossime sedute anche al mercato azionario, complice anche il fatto che la liquidità all'ingrosso […] è in contrazione ed è scesa sotto i 6mila miliardi di dollari […]. Queste tensioni potrebbero durare fino al simposio di Jackson Hole di fine agosto quando i banchieri centrali potranno avere più frecce al proprio arco per impostare la nuova rotta».

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…