1. CON LA MOSTRA A PALAZZO BORGHESE DEI FOTOGRAFI (A MISURA DUOMO) GIOVANNI GASTEL E TONI THORIMBERT ARRIVA A ROMA UNA SANA VENTATA DI ATMOSFERE MENEGHINE 2. ALLA SOLITA E MUMMIFICATISSIMA ROMANELLA MONDANA (MARISELA FEDERICI, CARLO GIOVANNELLI, ELSA MARTINELLI), RALLEGRATA DALLA VISPA PRESENZA DELLA PRESIDENTESSA DEL CENTRO YOGA-RICAMO-BABYPARK, GIA’ MUSEO MAXXI, E DALLA RICICCIATA E SPIRATA IRENE PIVETTTI, SONO ARRIVATI AL VERNISSAGE UN BEL GRUPPONI DI HIPSTER SVALVOLATI, FANCIULLE SOGNANTI, DANDY CARIATI (CESARE CUNACCIA) 3. ALLE PARETI 52 ESPLOSIVI LAVORI FOTOGRAFICI TRA KITSCH, BAROCCO, DECANDENTISMO

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia - Foto in bianco e nero Studio Toni Thorimbert

Da www.aise.it

Dal 24 gennaio scorso e sino al 15 marzo, la Galleria del Cembalo di Roma, a largo della Fontanella di Borghese, ospita la mostra "Doppio gioco. Fotografie di Giovanni Gastel e Toni Thorimbert", a cura di Giovanna Calvenzi.

All'interno dello spazio dedicato alla fotografia, inaugurato nel 2013 per iniziativa di Paola Stacchini Cavazza e Mario Peliti a Palazzo Borghese, nel centro di Roma, l'esposizione presenta 52 lavori di due importanti interpreti della fotografia italiana contemporanea.

Aperta in concomitanza con le manifestazioni romane dell'alta moda, la rassegna propone un dialogo fatto di rimandi e richiami tra le esperienze di due autori che hanno saputo incrociare il linguaggio della moda con suggestioni e personali ricerche in altri territori della fotografia.

Gastel e Thorimbert rappresentano sicuramente due personalità diverse, per esperienze vissute e per visione della fotografia, accomunate però dal rigore, dalla passione, dal rispetto reciproco, dall'amicizia, dalla generazione di appartenenza.

"Doppio gioco", spiega Giovanna Calvenzi nel testo introduttivo alla mostra, "è un aggettivo e un sostantivo. Analizzati separatamente hanno significati precisi, insieme l'analisi diventa meno certa, quasi ambigua. Allude, in prima istanza, a un possibile, intenzionale inganno oppure, in un'accezione più allargata, a un gioco che si pratica in due. Entrambe le soluzioni si applicano perfettamente a quanto hanno fatto Giovanni Gastel e Toni Thorimbert nel realizzare la proposta visiva di questa mostra. Hanno giocato in due, da lontano, riflettendo sui reciproci archivi e sulle esperienze fotografiche praticate e coltivate nel tempo".

Gastel e Thorimbert, prosegue la curatrice, "segretamente hanno davvero realizzato un doppio gioco quando hanno usato i territori della moda per esercizi creativi che avevano la loro matrice in altri ambiti. Esplicitamente hanno preso a prestito, mescolato, linguaggi e grammatiche, hanno declinato in modo improprio e inappropriato la sintassi dei generi. Hanno usato rimandi, contaminazioni, ironia, ammiccamenti.

Si sono tenuti spesso ai margini del consentito, contaminando il possibile con l'impossibile, il buono con il cattivo gusto, il classicismo con i barocchismi. In un esercizio che prevede che i margini non siano limiti estremi bensì punti di partenza, inizio di un nuovo processo creativo, hanno voluto e saputo trasformare il lavoro in gioco. In un doppio, condiviso gioco".

"La vita è eterno movimento, la fotografia eterna staticità. In questa differenza immensa sta la sua meraviglia e il suo destino di creatrice di icone, di fotogrammi irreali e dunque, in un certo senso, magici" per Giovanni Gastel, milanese, classe 1955. Ultimo di sette figli, negli anni Settanta ha il suo primo contatto con la fotografia. Da quel momento, inizia un lungo periodo di apprendistato, mentre un'occasione importante gli viene offerta nel 1975-76, quando inizia a lavorare per la casa d'aste Christie's.

La svolta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa sua agente e lo avvicina al mondo della moda. Dopo la comparsa dei suoi primi still-life sulla rivista Annabella, nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e poi, grazie all'incontro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e con Gisella Borioli, alle riviste Mondo Uomo e Donna.

Il suo impegno attivo nel mondo della fotografia lo avvicina anche all'Associazione Fotografi Italiani Professionisti, di cui è presidente dal 1996 al 1998. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d'arte contemporanea Germano Celant.

Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Gian Paolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quelli di Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Juergen Teller.

Nel 2002, nell'ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, riceve l'Oscar per la Fotografia. Attualmente è presidente dell'Associazione Fotografi Italiani Professionisti e membro permanente del Museo Polaroid di Chicago.

"La fotografia è la mia musa: mi seduce perché sa accogliere e trasformare in immagini il mio mondo interiore, i miei desideri".

Toni Thorimbert (Losanna, 1957) inizia a fotografare giovanissimo, documentando le tensioni sociali e politiche degli anni Settanta.

Negli anni Ottanta, la sua stretta collaborazione a periodici come Max, Sette e Amica, è fondamentale per definire il nuovo standard visivo dell'epoca.

Reporter, ritrattista, fotografo di moda, capace di reinventare continuamente il suo rapporto con la fotografia e spesso in anticipo su tempi e tendenze, è docente in vari workshop sul linguaggio fotografico ed è stato il curatore critico della mostra Immagini dal mondo interno, una collettiva sul tema dei sentimenti e delle relazioni umane in cui undici fotografi europei hanno usato la fotografia come parte attiva nel processo di autoanalisi e coscienza di sé. La mostra è stata uno degli eventi dei Rencontres Internationales de Photographie D'Arles 1998.

Sulle stesse tematiche è uscito, nel 2000, edito da Baldini&Castoldi, il volume Transfert, un'antologia dedicata al lavoro più personale dell'artista. Da allora si sono succedute le sue collaborazioni con riviste internazionali come Details, Mademoiselle, Wallpaper, e italiane, da GQ a Rolling Stone, Sportweek, Io Donna, Style, nonché la realizzazione di prestigiose campagne pubblicitarie. Nel 2006 Nepente Editore ha pubblicato Carta Stampata, un prestigioso volume che raccoglie trent'anni di fotografie di moda e di ritratto, mentre nel 2012, è uscito Tabularasa, un libro sulla vita di Vasco Rossi realizzato con Efrem Raimondi, edito da Mondadori.

Il suo lavoro è stato oggetto di numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Sue fotografie sono state acquisite dalla Collezione Fotografica della Città di Parigi e da vari altri musei e istituzioni in Italia e altrove.

 

Visitatori della mostra fotografica Doppio Gioco Visitatori della mostra fotografica Doppio Gioco Valeria Mangani Valeria Di Francesco e Alessio de la Vasquez Toni Thorimbert Toni Thorimbert e Giovanni Gastel Toni Thorimbert Anita Kravos Giovanni Gastel Saverio Ferragina e Toni Thorimbert Stefania Giacomini Simonetta Gianfelici con Toni Thorimbert

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…