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IL GENERO DI ERDOGAN CI VUOLE RINDRONARE - SELCUK BAYRAKTAR È L’ASTRO NASCENTE DELL’INDUSTRIA BELLICA TURCA: È IL PATRON DEL GRUPPO “BAYKAR”, CHE PRODUCE IL DRONE TB2, ENTRATO NELL’ARSENALE DI 34 PAESI (E NEGLI SCENARI DI GUERRA DI TUTTO IL MONDO) – BAYKAR ORA HA MESSO NEL MIRINO L’ITALIA: HA SIGLATO UN ACCORDO PRELIMINARE PER RILEVARE PIAGGIO AEROSPACE E PRESTO POTREBBE STRINGERE COLLABORAZIONI CON LEONARDO E… - LA STORIA DELL’AZIENDA: DA PRODUTTRICE DI AUTO A GIOIELLO DELLE NUOVE TECNOLOGIE…

Estratto dell’articolo di Francesco Bertolino per “L’Economia – Corriere della Sera”

 

selcuk bayraktar 5

Deve la sua fortuna a veicoli autonomi, vuole costruire una costellazione di satelliti, vanta rapporti privilegiati con il governo del suo Paese e ha grandi piani di crescita in Italia. No, non stiamo parlando di Elon Musk, ma di Selçuk Bayraktar, l’astro nascente dell’industria della Turchia. E, forse, anche della sua politica, dal momento che è sposato con la figlia del 70enne presidente Recep Tayyip Erdogan e da molti considerato il suo più quotato successore.

 

[…] Selçuk nasce nel 1979 a Istanbul, secondo di tre figli. La madre Canan è un’economista, fra le prime informatiche del Paese. Il padre Özdemir è invece un imprenditore che nel 1984 fonda il gruppo Baykar, specializzato nella produzione di componenti per auto.

 

Selcuk Bayraktar Recep Tayyip Erdogan

Sono gli anni della liberalizzazione dell’economia turca dopo il colpo di Stato del 1980: Özdemir vuole […] approfittare dell’aumento degli investimenti delle imprese straniere, ma punta anche a sviluppare l’industria dell’auto domestica […] . Un’aspirazione nazionalista tramandata al figlio Selçuk che, dopo aver studiato all’Università della Pennsylvania e al Mit di Boston, decide di tornare in Turchia per mettere a frutto in patria le sue ricerche sui droni autonomi.

 

È qui che la storia di Baykar e i piani di Selçuk si saldano con la storia della Turchia e i piani di Erdogan. Da anni, nonostante sia membro Nato, Ankara fatica a ottenere forniture di armamenti dagli Stati Uniti e dagli alleati a causa della sua agenda internazionale talvolta conflittuale rispetto a quella del Patto atlantico (per esempio, a Cipro e nel Mar Egeo).

 

selcuk bayraktar 2

Dopo il tentato colpo di Stato del 2016 […]  la creazione di un’industria della difesa nazionale diventa la priorità numero uno per il «Sultano» che vuole più libertà di manovra nella geopolitica. È Baykar l’alfiere di questo progetto anche grazie ai buoni uffici dell’ex primo ministro turco, Necmettin Erbakan […].

 

Nel frattempo, […] il lavoro di Selçuk ha portato Baykar a perfezionare un drone autonomo, il TB2, capace di volare per 27 ore consecutive e di condurre operazioni di sorveglianza o di attacco. La Turchia inizia a impiegarlo in scenari bellici, prima contro i ribelli curdi del Pkk e poi contro l’Isis in Siria.

 

piaggio aerospace

In questi teatri il TB2 si dimostra tremendamente efficace e altri Paesi iniziano a richiederlo, trasformando Baykar uno strumento della politica internazionale e di potenza di Erdogan. I droni a basso costo di Baykar giocano, per esempio, un ruolo decisivo nella vittoria dell’Azerbaigian nelle due guerre del Nagorno-Karabakh contro l’Armenia. E, nelle mani dell’esercito ucraino, assestano diversi duri colpi all’esercito russo.

 

Nel giro di otto anni, così, il drone TB2 è entrato nell’arsenale di 34 Paesi, trasformando Baykar in una delle aziende a più alta crescita nel settore della difesa. E Selçuk in una celebrità nazionale, con un vasto seguito sui social (3 milioni solo su X) e popolare.

 

[…] Selçuk non si nega e, pur smentendo le ambizioni presidenziali, non manca di esprimersi su argomenti molto «politici»: la condanna di Israele per la guerra a Gaza, l’orgoglio per i progressi tecnologici della Turchia, le critiche ai monopoli digitali statunitensi, l’invito ai giovani a lanciarsi in iniziative imprenditoriali che possano contribuire all’indipendenza e al prestigio nazionale.

 

DRONE BAYRAKTAR TB2

Selçuk esorta insomma a seguire l’esempio di Baykar che conta ormai oltre 5.000 dipendenti — con un’età media intorno ai 29 anni — e ha realizzato nel 2024 un fatturato superiore ai due miliardi, frutto per il 90% dell’export.

 

Con quale margine di guadagno non è dichiarato ma è probabile che gli utili siano consistenti poiché Selçuk, oggi presidente di Baykar, e il fratello Haluk, il ceo, figurano da anni in cima alla lista dei principali contribuenti fiscali della Turchia.

 

Il duo sta impiegando i profitti per nuovi progetti fra cui lo sviluppo di un jet da combattimento senza pilota, il Kizilelma, e il lancio di una costellazione di satelliti in stile Starlink, la Fergani. Soprattutto, sta investendo sull’espansione internazionale, a cominciare proprio dall’Italia.

 

Assistita dallo studio legale Gianni & Origoni, Baykar ha infatti appena siglato un accordo preliminare per rilevare Piaggio Aerospace. L’acquisizione dovrà passare per il golden power e, se tutto andrà per il verso giusto, dovrebbe chiudersi entro la fine di marzo.

 

piaggio aerospace

A quel punto, Baykar potrebbe cominciare a produrre droni con Piaggio Aerospace e stringere collaborazioni con altre aziende italiane, a cominciare da Leonardo. Pochi giorni fa, infatti, l’ad Roberto Cingolani ha visitato il centro tecnologico di Baykar in Turchia e incontrato Selçuk Bayraktar per approfondire possibili «sinergie» nell’ambito delle tecnologie per i droni e altri mezzi a guida autonoma.

 

[…] Le collaborazioni italo-turche in un’industria strategica come la difesa potrebbero peraltro preludere a un riavvicinamento anche geopolitico fra Roma e Ankara, un attore cruciale non solo in Medio Oriente ma anche in Africa del Nord. Non a caso, a inizio gennaio la premier Giorgia Meloni e il presidente Erdogan hanno avuto una conversazione telefonica per discutere di «opportunità di rafforzamento della cooperazione economica, giudiziaria e industriale» fra i due Paesi.

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