roberto giacobbo

“LA CULTURA IN TV È ANCHE SPETTACOLO. CHI L’HA DETTO CHE SOLO UN PROFESSORE TRISTE PUÒ ESSERE AUTOREVOLE? - ROBERTO GIACOBBO, "L’INDIANA JONES" ALLE VONGOLE, SPIEGA PERCHE' HA MESCOLATO LA DIVULGAZIONE AL CAZZEGGIO: "CREDO NELLA FANTASIA APPLICATA ALLA CONOSCENZA. CHI NON SA SORRIDERE NON SA ESSERE SERIO. LA RIVALITÀ CON ALBERTO ANGELA? UN’INVENZIONE DEI GIORNALI" - LA FRATTURA DELLA COSTOLA USCENDO DA UN GROTTA IN SARDEGNA E LA PARTECIPAZIONE AL QUIZ DI MIKE: “CON LUI MI SONO SENTITO FORREST GUMP…”

Estratti dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica” - https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2024/09/22/news/roberto_giacobbo_intervista_freedom_oltre_il_confine-423515021/#:~:text=Roberto%20Giacobbo%2C%20mummie%20squali%20e,solo%20professori%20tristi%E2%80%9D%20%2D%20la%20Repubblica

 

 

roberto giacobbo

Riuscirà a infilarsi nel cunicolo? Davvero si arrampicherà sui gradini ripidissimi? Roberto Giacobbo, 62 anni, gigante gentile della tv, due metri di altezza e non sentirli, si muove con sprezzo del pericolo.

«Sono prima di tutto uno spettatore, da divulgatore mostro quello che mi piacerebbe vedere».

 

Nel sabato tv dei varietà, con Freedom-Oltre il confine , su Rete4, va sul serio oltre: esplora, crea suspense, mostra abissi, vette, scheletri, scogliere, monasteri e tombe egizie. Un Indiana Jones formato famiglia (braccio destro la moglie Irene Bellini, produttrice del programma), che si diverte e vuole divertire. «Il pubblico che mi apprezza equivale all’indice di gradimento. Sono onorato. Compio 25 anni dalla mia prima serata: Stargate nel 1999. Venticinque anni passati attraverso i tre network: La7, Rai e Mediaset».

(...)

 

roberto giacobbo

“Freedom” va in onda il sabato: le sembra la serata adatta?

«È una collocazione che mi onora, ho sposato il progetto del direttore di Rete 4 Sebastiano Lombardi: la rete fa programmi di produzione dal lunedì alla domenica. Quelli di divulgazione sono l’alternativa agli show. A Rai2, in una settimana, andai due volte in onda contro le finali dei reality, e mi misero contro la finale di Sanremo» .

È stato tanti anni in Rai, nel 2009 fu nominato vicedirettore di Rai2.

 

 

(...)

Chi è il suo pubblico?

«Recentemente dal marketing mi hanno detto: “Non riusciamo a individuare il tuo spettatore, va dai 4 anni ai 100 anni, dalla prima elementare al Nobel”. Mi fa piacere che mi seguano i ragazzi, è un pubblico trasversale e curioso».

roberto giacobbo

 

(...)

Nel Mulino bianco Giacobbo, mai una discussione?

«Parliamo, più che discutere. Con Irene non celebriamo gli anniversari di matrimonio, sono feste della famiglia. Per stare bene bisogna trovare persone risolte che vogliono confrontarsi. Non abbiamo la stessa visione su tutto: c’è la mia, la sua, e la terza è la somma delle due».

 

Per seguirla faticano anche gli operatori: mai un dubbio?

«Ci mettiamo la passione, tutti. Il nuovo operatore, Camillo, fa la Spartan race, chilometri di percorsi a ostacoli. Una volta in Sardegna mi sono rotto una costola uscendo da un pertugio strettissimo della montagna spaccata a Morgongiori. Ci aiutò un gruppo di speleologi»

 

L’avventura più spaventosa?

«Un volo al ritorno da Boston, l’aereo al decollo stava precipitando. Ho acceso il cellulare pensando fosse l’ultimo saluto a mia moglie. Grazie alla bravura del comandante siamo atterrati con le gomme che esplodevano. Poi nel 2013, nel mar del Giappone, l’arrivo di due squali».

mike bongiorno roberto giacobbo

 

Nel 2020 ha rischiato di morire di Covid.

«Fui ricoverato in condizioni disperate al Policlinico Gemelli, uno dei primi a mettere il caschetto dell’ossigeno. Eravamo in cinque — tutti più giovani di me — e la mattina dopo ero solo. Sono stato in ospedale 42 giorni. So che ogni attimo della vita è meraviglioso. Ricordo la sensazione in barca, nel Golfo di Alghero, quando ho respirato a pieni polmoni: è la cosa più bella del mondo. Qualche fantasma riaffiora, torniamo alla tv».

 

Come si cattura il pubblico?

«Col rigore scientifico e lo spettacolo, la gente va anche intrattenuta. La divulgazione deve attrarre, credo nella fantasia applicata alla conoscenza. Conta l’empatia, giro per le scuole. Gli studenti mi dicono: “Con un prof come lei, sarei andato bene”. Capitò anche a me al liceo, poi arrivò un altro insegnante; alle ragazze piacque subito perché era il sosia di Jack Nicholson, a noi perché era bravissimo. La matematica diventò bella. Ci sapeva coinvolgere».

roberto giacobbo

 

Però è stato criticato perché lo spettacolo prevaleva sulla scienza: le è dispiaciuto?

«Quello che non ti uccide ti fortifica, si prendono le misure. Chi l’ha detto che la cultura deve essere grigia e polverosa e che solo un professore triste può essere autorevole? Chi non sa sorridere non sa essere serio».

 

Il rapporto con Alberto Angela?

«Intanto sono dell’avviso che i divulgatori dovrebbero essere tutelati come i panda. Io per attirare il pubblico ho fatto qualsiasi cosa, tanti anni fa decisi di mettere il titolo fisso del programma sullo schermo per intercettare le persone. Con Alberto ci siamo incontrati anche col papà, Persone cordialissime, la rivalità è una creazione dei giornali».

 

Segue la politica?

«Mi sento un alieno. Sto talmente tanti giorni fuori casa che quando riatterro non capisco cosa sia successo».

 

È il centenario della nascita di Mike Bongiorno: che ricordo ha?

roberto giacobbo 1

«Con lui mi sono sentito Forrest Gump, testimone degli eventi. A 20 anni sono stato concorrente a Bis con un ragazzo della Valtellina, a un certo punto sentiamo la voce del regista: “Mike, puoi venire su in regia? Anzi, venite tutti”. In un angolo dello studio c’erano Giacinto Facchetti e Fabrizia Carminati. Arriviamo e, c’era Corrado: lo conoscevo per caso, avevamo lo stesso barbiere. Aveva portato a Mike la cassetta della puntata zero del Pranzo è servito , voleva il suo pare. Sembro Minà: “Eravamo io, Facchetti, Bongiorno, un ragazzo della Valtellina...”».

 

E a “Bis” vinse.

«Quattordici milioni di lire, assegni da spendere alla Standa e alla Rinascente. Mi madre fece una grande spesa: forme di parmigiano, prosciutto. Alla Rinascente comprammo i mobili della mia stanza e i vestiti. Il resto dei buoni li ho venduti a metà prezzo agli amici e con i pochi contanti, mi comprai una moto usata».

roberto giacobbo 7roberto giacobbo 5roberto giacobbo 4roberto giacobbo 2roberto giacobbo 3roberto giacobbo e la moglie

Ultimi Dagoreport

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A MAGGIO CON L’OPS DI MPS-CALTAGIRONE-MILLERI SU MEDIOBANCA CHE, UNA VOLTA ESPUGNATA COL SUO 13% DI GENERALI IN PANCIA, APRIRÀ LA VIA A CALTARICCONE PER ARRIVARE AL COMANDO DEL PRIMO FORZIERE D’ITALIA (843 MILIARDI) – CHE SUCCEDERA' QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I PEZZI GROSSI: ANDREA ORCEL DI UNICREDIT E CARLO MESSINA DI INTESA? - INTANTO, OGNI GIORNO SI REGISTRA UNO SCAZZO: SE IL PROXY ISS SOSTIENE MEDIOBANCA, IL PROXY GLASS LEWIS INVITA GLI AZIONISTI A PUNTELLARE MPS - (POTEVA MANCARE L’ANGOLO DEL BUONUMORE CON DAVIDE SERRA DEL FONDO ALGEBRIS?)…

zuppi sinodo claudio giuliodori ruini bergoglio

DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA CATTO-CONSERVATRICE DI RUINI SI È “VENDICATA” SUL LIBERAL ZUPPI: SUL DOCUMENTO NON VOTATO DALL’ASSEMBLEA SINODALE CI SAREBBERO INFATTI LE MANINE DELL’EX CAPO DELLA CEI AI TEMPI DI BERLUSCONI. COME? NEL PORTARE A SINTESI I TEMI DISCUSSI NEL LUNGO CAMMINO SINODALE, SONO STATI SBIANCHETTATI O “AGGIRATE” QUESTIONI CRUCIALI COME IL RUOLO DELLE DONNE NELLA CHIESA, LA TRASPARENZA SUGLI ABUSI E L’OMOSESSUALITÀ. PIÙ DI UN VESCOVO HA CRITICATO L’ASSENZA NEL TESTO DELLA SIGLA “LGBTQ” – LA MIGLIORE SPIEGAZIONE SUL CAMBIO DI CLIMA LA DA' UN PORPORATO ANZIANO: "ANNI FA, ALLA FINE AVREMMO ABBOZZATO E VOTATO..."

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…