tadej pogacar

IL GIRO HA GIA’ IL SUO DOMINATORE! TADEJ POGACAR DÀ SPETTACOLO SULLA SALITA DI PANTANI: VINCE A OROPA E CONQUISTA LA MAGLIA ROSA - LO SLOVENO, VITTIMA DI UNA FORATURA E DI UNA CADUTA SENZA CONSEGUENZE POCO PRIMA DELL’INIZIO DELLA SALITA FINALE, È IRRESISTIBILE. E AGLI APPASSIONATI DI CICLISMO SEMBRA DI TORNARE INDIETRO DI UN QUARTO DI SECOLO, AL FAMOSO SALTO DI CATENA DI MARCO PANTANI A 8 KM DALL’ARRIVO, E ALLA RIMONTONA DEL "PIRATA" CHE TRIONFA A OROPA...

Cosimo Cito per repubblica.it - Estratti

 

 

TADEJ POGACAR

La prima sberla al Giro d’Italia è arrivata, puntualissima, sulla salita di Oropa. Tadej Pogacar ha vinto, senza stravincere, sullo storico arrivo al Santuario ed è la nuova maglia rosa. L’attacco ai 4,5 km dall’arrivo, dopo un forcing di squadra. Solo O’Connor ha provato a resistergli, prima di pagare il fuorigiri, esattamente come accaduto a Carapaz durante l’ultima Liegi-Bastogne-Liegi: chi prova a resistere alle rasoiate di Pogacar è destinato spegnersi di colpo. E bene ha fatto l’espertissimo Thomas a proseguire del suo passo e a limitare i danni: “Sarei saltato in aria”.

 

All’arrivo lo sloveno ha chiuso con un vantaggio di 27” su Martinez, Thomas, uno splendido Lorenzo Fortunato e l’ex biathleta Lipowitz. Vari gruppetti a seguire, e molto lontana la maglia rosa di Torino, Jhonatan Narvaez.

 

tadej pogacar

Eppure la scalata verso Oropa non era iniziata nel migliore dei modi per Pogacar: nell’attraversamento di Biella il due volte vincitore del Tour era improvvisamente scivolato in coda al gruppo per una foratura alla ruota anteriore. Su una curva, poi, la caduta: niente di grave, ma un po’ di nervosismo e per un km, con la UAE compatta ad aiutare il proprio capitano, è sembrato di tornare indietro di un quarto di secolo, al famoso salto di catena di Marco Pantani a 8 km da questo arrivo pieno di fascino ed eternato dalla straordinaria rimonta del Pirata, allora.

 

Ci ha messo poco Pogi a tornare sotto. Majka si è scatenato, e poi è toccato a lui rifinire il lavoro, in una giornata a lungo tenuta in pugno da una fuga a sei, poi ridotta al solo Andrea Piccolo, ripreso a 7 km dall’arrivo. “Adesso posso rilassarmi un po’” ha detto Pogacar dopo l’arrivo, tirando il fiato dopo ventiquattr’ore non semplicissime, seguite alla clamorosa sconfitta di Torino

tadej pogacar 10

 

(...)

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…