gravina abete

"GRAVINA È IL BIDEN DEL CALCIO ITALIANO. MA NESSUNO È ESTRANEO AL DISASTRO" – “IL NAPOLISTA”: L’INTERA BARACCA SI REGGE SU UN MOLLE AMMASSO DI RECIPROCI FAVORI, FAMILISMO, CONVENIENZE DI CORTO RESPIRO - DA NOI UNO COME YAMAL NEMMENO POTREBBE GIOCARE IN NAZIONALE (RICORDATE IL FAMOSO IUS SOLI?). PER ORA GRAVINA SI È LIMITATO AD ANTICIPARE IL VOTO COME MACRON. C’È CHI IPOTIZZA UN PASSO INDIETRO PER IL RITORNO DI ABETE. UNA MOSSA GATTOPARDESCA. E QUINDI POSSIBILE…"

Massimiliano Gallo per ilnapolista.it - Estratti

 

GABRIELE GRAVINA - FIGC

La decadenza del calcio italiano porta con sé i germi della decadenza dell’Occidente. Con gli evidenti distinguo, naturalmente. Ma la figura di Gabriele Gravina (numero uno della Federcalcio) non è poi così dissimile da quella di Joe Biden. I fatti ululano l’inadeguatezza di entrambi ma il sistema è talmente corroso che non ha la forza di combatterli ed espellerli, preferisce rimanere lì ad aspettare il disastro. È la versione politica di Don’t look up.

 

Con la variante che il disastro può essere reiterato. Anche perché nel frattempo ci si abitua. La prima mancata qualificazione al Mondiale provocò un’ondata di indignazione. La seconda già meno. Il fallimento agli Europei ci ha trovato tutto sommato preparati. Qualche borbottio e poi tutto è calato nel silenzio.

 

abodi lollobrigida gravina

Gravina è il rappresentante italiano di un sistema che già globalmente non se la passa benissimo.

 

 

Il metodo cooptazione

In questo scenario si è poi innestata una specificità italiana. Da anni il nostro calcio si è convintamente allontanato da una qualsivoglia idea di meritocrazia e ha optato per un più rassicurante metodo di cooptazione. Di conseguenza ora l’intera baracca si regge su un molle ammasso di reciproci favori, familismo, convenienze di corto respiro.

 

(…) La compagna del presidente della Federcalcio è Francisca Ibarra, sorella dell’ex amministratore delegato di Sky, Maximo Ibarra. Sono solo due tra mille esempi di cuginanza. Il risultato è che bene o male sono tutti coinvolti, tutti legati a doppio filo. Non c’è una vera e propria battaglia politica, con fronti contrapposti, idee e programmi diversi. La parola d’ordine comune è: sopravvivere.

gravina spalletti buffon

 

Il coraggio di Sky Sport

In questa matassa è complicato estrarre una compiuta disamina analitica. Anche perché non esiste solo la Federcalcio. C’è anche la Lega Serie A, altro coacervo di egoismi privo di visione. Per limitarci a un solo esempio, nell’asta dei diritti tv i club preferirono accettare l’offerta più ricca di Dazn senza preoccuparsi di quanto la qualità del servizio (tecnico e giornalistico) avrebbe finito col danneggiare il prodotto Serie A.

 

totti antognoni gravina rivera del piero baggio con gli azzurri a coverciano

Da noi nessuno ha il coraggio di ammettere quanto abbia fatto bene a Sky rinunciare all’esclusiva del campionato italiano. Hanno Sinner (tutto il tennis), Bagnaia (la MotoGp), la Formula Uno, l’Nba, la Premier League, la Champions, gli Europei (e altro che dimentichiamo). E veleggiano sorridenti e sereni senza dormire durante Frosinone-Empoli o Venezia-Udinese.

 

Da Yamal a Retegui…

I più sbrigativi direbbero che in realtà è tutto molto semplice: la Spagna ha Yamal, l’Inghilterra ha Bellingham, la Francia ha Mbappé, l’Italia ha Scamacca e va a pescare in Argentina un certo Retegui. Questa è l’evidenza. Ma guardiamo anche qualche causa. Da noi uno come Yamal nemmeno potrebbe giocare in Nazionale (ricordate il famoso ius soli?). Così come non avrebbe potuto giocare Saka ala destra dell’Inghilterra. In più, dal 2017, un anno prima dell’avvento di Cristiano Ronaldo, il calcio italiano ha ottenuto l’approvazione del famigerato decreto Crescita che consentiva ai club di pagare le tasse solo sul 50% degli stipendi dei lavoratori acquistati dall’estero.

gravina balata

 

(...)

Le elezioni e la mossa gattopardesca

Il tracollo agli Europei non ci ha certo colti di sorpresa. Ora, però, passare alle vie di fatto è complicato. In un sistema sano, con maggioranza e opposizione, ci sarebbe il cambio della guardia. Ma quando tutto è impiastricciato, è più complicato. Gravina sa di essere sotto attacco. Il ministro Abodi e persino Giorgia Meloni sono stati stranamente inequivocabili sulla mancata assunzione di responsabilità dopo la disfatta. Ma Gravina sa anche di avere la maggioranza. Ha reagito con una mossa alla Macron, ha anticipato le elezioni. Ora è calato il silenzio. È scattata la fase delle trattative sotterranee.

 

giancarlo abete e antonio matarrese foto mezzelani gmt083

C’è chi ipotizza un passo indietro per il ritorno di Abete, l’uomo che lasciò dopo l’eliminazione ai gironi nel Mondiali del 2014. Una mossa gattopardesca. E quindi possibile. Vedremo. Di certo ci vorrà un uomo che si assumerà il rischio di giocare le qualificazioni Mondiali con Spalletti in panchina. Spalletti di cui Aldo Grasso ha detto: «Fa un discorso di senso compiuto di venti secondi e poi non si capisce cosa voglia dire».

marotta gravinagiancarlo abete foto mezzelani gmt082gravina giorgettilotito gravinameloni gravinagravina casinigabriele gravina foto mezzelani gmt32giancarlo abete antonio matarrese carlo mornati foto mezzelani gmt081abodi gravina

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?