I NUOVI NUDI - C’E’ ANCORA MODO DI NON ASSUEFARSI ALLE NUDITA’ GRAZIE AL TAGLIO CREATIVO DI FOTOGRAFI EROTICI E SURREALI, CHE LIBERANO IL CORPO DALLE ASSOCIAZIONI ALLA VERGOGNA E ALL’ OSCENITA’
Emily Kirkpatrick per “Paper Magazine”
Nell’era di “American Apparel” e “PornHub”, è facile diventare insensibili alle immagini di corpo nudi. Quello che un tempo era considerato “il tempio dello spirito” o la fonte per eccellenza dell’ispirazione artistica, è diventato materiale per pubblicizzare calze e profumi costosi. E’ grazie a un gruppo di fotografi internazionali che il nudo si mantiene sinonimo di espressione creativa. Surreali, grottesche, assurde, erotiche, le loro opere liberano la nudità dalle associazioni all’oscenità, alla vergogna e all’esibizionismo.
Sotto il nome di “Synchrodogs”, gli artisti ucraini Tania Shcheglova e Roman Noven ci presentano il loro lucido sogno. I corpi sono entità scultoree che emergono dalla terra, sacre ma connesse al mondo naturale. L’arte non serve a ritrarre qualcuno ma ad esplorare noi stessi.
melanie bonajo serie forniture bondage
Il taglio surreale lo dà anche Andi Galdi Vinko, con estensioni di capelli e lustrini che spuntano da orifizi. Ha un linguaggio da commedia, ama i suoi soggetti e allo stesso tempo li rende ridicoli. Alva Bernadine invece divide il corpo in piccoli componenti carnali, li distorce in prospettiva, inganna l’occhio erotico dello spettatore. Il lavoro di Melanie Bonajo è noto per la serie "Furniture Bondage", dove le donne sono trattate come materiale da arredamento, diventano sedie e oggetti domestici in posizione sadomaso. Le modelle diventano schiave utili ai proprietari ma restano vigili e consapevoli di sé.
furniture bondage di melanie bonajo
Le donne del cinese Ren Hang non hanno paura, coltivano una sessualità aperta, si contorcono in forme geometriche e a volte creano un effetto di allucinazione. Anger Carlsen crea nudi dalle forme astratte, da incubo, non deformi ma complicati, manipolati come pongo.