MAL COMUNE, NESSUN GAUDIO – I SINDACI PRESSANO GIORGETTI, CHIEDENDO L'ALLENTAMENTO DEL BLOCCO DEL TURNOVER E PIÙ FLESSIBILITÀ NEGLI ACCANTONAMENTI. MA ALL’ASSEMBLEA DELL’ANCI IL MINISTRO DEL TESORO RISPONDE PICCHE: “SERVE UN CONTRIBUTO DI TUTTI, ANCHE DELLE AMMINISTRAZIONI” – IL NEOPRESIDENTE DELL'ANCI, GAETANO MANFREDI: “LA MANOVRA VA MIGLIORATA, SPERIAMO IN RISPOSTE CONCRETE PER I COMUNI” – MOODY'S CONFERMA IL GIUDIZIO SULL’ITALIA: BAA3 CON OUTLOOK STABILE
Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”
giancarlo giorgetti - assemblea anci
«Solo una politica di bilancio prudente può contribuire a migliorare le prospettive di crescita, garantire la sostenibilità del debito pubblico e stabilizzare le aspettative dei mercati». Sono le parole scandite da Giancarlo Giorgetti in videocollegamento con l'assemblea dell'Anci a Torino.
Un messaggio ribadito in più occasioni dal ministro dell'Economia che assume un valore ancor più importante con il giudizio di Moody's, che ha confermato il proprio giudizio sul Paese, che ha prospettive stabili anche in virtù di un «credibile» programma fiscale.
gaetano manfredi - assemblea anci
Anche in virtù di ciò, ai sindaci che chiedono l'allentamento del blocco parziale del turnover e più flessibilità negli accantonamenti, Giorgetti risponde: «Sebbene il comparto degli enti locali sia riuscito a tenere sotto controllo le spese in questi anni, le necessità di coordinamento della finanza pubblica richiedono un contributo di tutti. Quindi anche delle amministrazioni».
Ma il neo presidente dell'Anci Gaetano Manfredi ribadisce: «La manovra va migliorata in Parlamento, speriamo in risposte concrete. Il taglio del turnover va rivisto così come l'eccessiva riduzione della spesa corrente che mette a rischio i servizi».
Alla Camera l'esame è fermo, depositati gli emendamenti "super segnalati", c'è prima da chiudere la discussione sul decreto fiscale al Senato, dove il nodo più complicato da sciogliere è quello del canone Rai. Da una parte la Lega che vuole riportarlo a 70 euro l'anno, dall'altra Forza Italia che non lo ritiene una priorità e vorrebbe destinare quelle risorse alle pensioni minime o all'abbattimento dell'Irpef per il ceto medio, visto che il gettito in arrivo dal concordato non sarà sufficiente.
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giancarlo giorgetti - assemblea anci
Tajani, oltre che il taglio dell'Irpef e la retromarcia sulla web tax, rilancia l'abolizione della presenza dei revisori del Mef nelle aziende che ricevono contributi pubblici. E in più, insiste, «le pensioni minime devono crescere ancora un po'». Il titolare della Sanità Orazio Schillaci si è impegnato pubblicamente con proposte per aumentare l'indennità di chi lavora nel servizio sanitario pubblico.
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Infine c'è Salvini che insiste per ammorbidire la tassazione sui Bitcoin (dal 42% al 28%) e per estendere la flat tax ai dipendenti che hanno una seconda attività fino a 50 mila euro di reddito (oggi si arriva a 30 mila).
Intanto, Moody's ha deciso di non effettuare azioni di rating e quindi ha confermato il giudizio sovrano sull'Italia, fissato a Baa3 con outlook stabile. La crescita reale del Paese è attesa sotto quota 1% per l'anno in corso. A incidere, spiega una nota dell'agenzia statunitense, «la debole domanda domestica e il calo delle esportazioni derivante dalla frenata della Germania». Allo stesso, il piano fiscale per i prossimi anni resta sfidante, ma credibile, secondo Moody's .
MATTEO SALVINI ANTONIO TAJANI RAI CANONEgaetano manfredi - assemblea anci