PATTO CHIARO, AMICIZIA LUNGA – I SOCI CHE FANNO PARTE DELL’ACCORDO DI CONSULTAZIONE DI MEDIOBANCA, CHE RAPPRESENTANO IL 10,9% DI PIAZZETTA CUCCIA, VOTERANNO PER LA LISTA DEL CDA, E QUINDI PER UN NUOVO MANDATO DI ALBERTO NAGEL COME AMMINISTRATORE DELEGATO – LA HOLDING DELFIN, GUIDATA DA FRANCESCO MILLERI, PRESENTERÀ UNA SUA LISTA DI CANDIDATI, MA NON PROPORRÀ UN CANDIDATO ALTERNATIVO

Alberto Nagel

(Reuters) - Gli azionisti di Mediobanca che aderiscono al patto di consultazione e rappresentano il 10,9% del capitale della banca voteranno a favore della lista del Cda uscente nell'assemblea del 28 ottobre e quindi per un nuovo mandato del Ceo Alberto Nagel.

 

Lo ha detto un membro del patto al termine della riunione odierna.

 

"I soci dell'accordo voteranno come sempre fatto per la lista del consiglio", ha detto.

 

FRANCESCO MILLERI

In una dichiarazione resa al termine della riunione, il presidente dell'accordo Angelo Casò ha detto che "è convinzione condivisa dai partecipanti all'accordo di consultazione che Cda e management abbiano lavorato molto bene".

 

"Per questo l'accordo di consultazione sostiene con convinzione il management della banca e auspica che il prossimo Cda possa proseguire il lavoro impostato" con il piano al 2026 presentato da Nagel a fine maggio.

 

Dopo settimane di trattative per raggiungere un consenso su una lista unica, Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, azionista con il 19,8% del capitale, presenterà una propria lista di candidati.

 

ALBERTO NAGEL

Secondo quanto riferito da fonti, Delfin non proporrà un candidato alternativo per i ruoli di presidente e AD, ma sicuramente introduce un elemento di incertezza nella governance di Piazzetta Cuccia.

 

Nagel, alla guida di Mediobanca dal 2008, è stato in passato criticato da Delfin e da un altro azionista forte, Francesco Gaetano Caltagirone, con il 9,8%, perché la sua strategia di crescita per l'istituto è ritenuta poco aggressiva e per aver posto un freno anche allo sviluppo della partecipata Generali

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET

Proprio in Generali un anno fa Delfin e Caltagirone hanno sfidato senza successo la lista proposta dal Cda uscente e appoggiata da Mediobanca proponendo però in quel caso un proprio candidato al ruolo di Ceo.

 

Nagel ha storicamente goduto anche del favore degli investitori istituzionali che rappresentano circa il 45% del capitale di Mediobanca.

francesco gaetano caltagirone FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?