“IL DIARIO DI FARLA FRANK” - IL CONSIGLIERE COMUNALE DI TORINO DI +EUROPA E RADICALI, SILVIO VIALE, SBERTUCCIA ILARIA SALIS SULLA SUA PAGINA FACEBOOK E POI RINCARA: “FATEVI UNA RISATA ALLA FACCIA DEI 143 MILA CHE LE HANNO DATO LA PREFERENZA. IN FONDO È UNA CHE HA AVUTO UN COLPO DI CULO” - LA POLEMICA PER LA PARODIA DEL LIBRO DI ANNA FRANK, LA BAMBINA EBREA SIMBOLO DELLA SHOAH – LA SINISTRA: “UN’USCITA DI CATTIVO GUSTO E CONTRADDITTORIA PER CHI GRIDA ALL’ANTISEMITISMO"
Diego Molino per lastampa.it - Estratti
«Fatevi una risata alla faccia dei 143 mila che le hanno dato la preferenza. In fondo è solo una che ha avuto un colpo di c...». La persona in oggetto è la neo europarlamentare Ilaria Salis il cui volto, grazie a un fantasioso lavoro di fotomontaggio, è finito sulla finta copertina de Il diario di Anna Frank, in questo caso con la rivisitazione del titolo in Il diario di Farla Frank.
A inventarsi questo sfottò, sulla sua pagina Facebook, è il consigliere comunale torinese di + Europa e radicali Silvio Viale. Uno che non è nuovo a commenti e provocazioni sopra le righe, che spesso e volentieri hanno l'effetto di sollevare reazioni politiche.
Le reazioni sui social
silvio viale ilaria salis e il diario di farla frank sulla sua pagina facebook
Una forma di ironia che molti sui social stanno stigmatizzando, per la scelta di utilizzare la tragica vicenda della bambina ebrea tedesca diventata simbolo della Shoah, che prima di morire in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale riuscì a scrivere le sue memorie in un diario.
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La replica di Alice Ravinale
Sulla vicenda è arrivata la reazione di Alice Ravinale, capogruppo di Sinistra Ecologista in consiglio comunale e neo eletta in Regione Piemonte: «Viale sconfessa se stesso, con un'uscita di pessimo giusto e incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre - dice - Stiamo parlando della stessa persona che ha usato l'accusa di antisemitismo come odiosa arma politica e retorica ogni volta che si è trattato di discutere della vicenda palestinese, e che oggi si permette di ironizzare su Anna Frank per attaccare Salis.
E anche della stessa persona che fa del garantismo una delle sue storiche battaglie: questo non vale nel caso di un'antifascista vittima di un processo politico in Ungheria? Ci aspettiamo delle scuse da parte sua».
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