1- IN CULO ALLE GALLERIE ALLA GAGOSIAN E SAATCHI, AL DIAVOLO LE ASTE DI CHRISTIE E SOTHEBY, CHE PER UN QUADRETTO TI SPARANO DA CINQUANTAMILA EURO IN SU. E BENVENUTI AL MACRO-PELANDA DI ROMA DOVE VA IN SCENA UNA ARTE PER TUTTE LE TASCHE 2- IN VENDITA OPERE CHE VANNO DA CENTO A CINQUEMILA EURO CHE ATTIRANO NELL’EX MATTATOIO UN UNIVERSO DI GIOVANI E MENO (MOLTI ASIATICI) DISTANTE ANNI LUCE DALL’ANTROPOLOGIA MUMMIFICATA E SNOB DEI FREQUENTATORI DI GALLERIE E DI MUSEI 3- NON DITE AL VATICANO CHE C’E’ UN QUADRO DOVE RATZINGER INCORONA HITLER! 4- E OSSERVANDO CON ATTENZIONE SI PIZZICA ANCHE IL GRANDE AFFARE “LOW COST” (VIDEO)

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Valeria Arnaldi per www.leggo.it

Cinquanta gallerie nazionali e straniere, opere da cento a 5mila euro e un passato "importante": 17 fiere in 14 città attraverso quattro continenti, oltre un milione di visitatori e 185 milioni di euro di opere d'arte in 13 anni.

Sono i numeri a raccontare il successo dell'Affordable Art Fair, per la prima volta a Roma, negli spazi della Pelanda, fino a domenica. L'obiettivo, con un ricco calendario di eventi e workshop, mettere in contatti giovani artisti e giovani collezionisti per "ampliare" mondo e mercato dell'arte, tra giro d'affari e visioni.
Il sistema piace e funziona, coinvolgendo pubblici differenti per una varia e articolata panoramica di gallerie e relativi artisti.

Si va così dalla maxi-installazione "Babilonia Globale" di Elio Varuna, riflessione sulla comunicazione tra stereotipi e "gabbie", alle opere di Emanuele Luzzati, dalle suggestioni pop di Ludmilla Radchenko, tra coca-cola e zuppe siberiane di warholiana memoria per la Galleria Ca d'Oro fino ai grandi manifesti di Shepard Fairey, Obey, della Mondo Bizzarro Gallery, che porta anche il pop-surrealism di Luisa Montalto e Ciou e la vanitas drammatica di Saturno Buttò, senza dimenticare le opere di Alessandro Anemona, Janice James e Tindàr della Rvb Gallery, galleria già incentrata sul concetto di arte "accessibile".

Ancora, le ironiche provocazioni di Salvatore Masciullo della A&A gallery di Galatina, le scatole luminose di Marco Lodola della Amstel Art Gallery, gli studi architettonici di Maurizio Galimberti per la Dada Est Gallery e gli scenari immaginari di Willy Rojas per Villa del Arte e via dicendo in un percorso che, di stand in stand, di bollino in bollino - i prezzi più bassi, under 500 e under 1000 sono puntualmente segnalati con bollini rossi - arriva fino alle edizioni limitate "griffate" Macro, a partire dalle pantere di Marcello Maloberti, recentemente oggetto di una performance di "rottura", nel vero senso del termine, nelle sale di via Nizza. Un viaggio nell'arte per tutti gli sguardi e tutte le tasche.

 

Valeria Campora e Francesca Pulzoni Teo Mammuccari Tatuaggio artistico

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…