
IN VENETO GIA’ VOLANO GLI STRACCI NEL CENTRODESTRA - LA CAMPAGNA ACQUISTI DI FRATELLI D'ITALIA FA INCAZZARE ZAIA - DUE CONSIGLIERI REGIONALI DELLA LEGA PASSANO AL PARTITO DI MELONI E ALTRI POTREBBERO SEGUIRLI - IL "DOGE" S'INCAZZA: “SENZA DI NOI NON SAREBBERO MAI STATI ELETTI. ALLE PROSSIME ELEZIONI MANCANO ANCORA DEI MESI, E MIO NONNO DICEVA SEMPRE CHE È SBAGLIATO FARE I CONTI SENZA L’OSTE…” (BASTA CHE ZAIA METTA IN CAMPO UNA LISTA CIVICA E UN SUO CANDIDATO PER RENDERE DIFFICILE LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA...)
Laura Berlinghieri per la Stampa - Estratti
GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI
Due consiglieri regionali del Veneto - di più: due dei cinque presidenti delle commissioni assegnate a membri del centrodestra - passati, con uno scarto di 24 ore l’uno dall’altro, a Fratelli d’Italia. E il fortino veneto della Lega che inizia a perdere i pezzi: Marco Andreoli e Silvia Rizzotto.
«Un cambio di casacca proprio all’indomani della sentenza che sbarra la strada a un nuovo mandato per Luca Zaia. Difficile pensare al caso», congettura il capogruppo Alberto Villanova, fedelissimo del presidente. Mentre Zaia stesso tuona: «Se Andreoli e Rizzotto si fossero candidati con FdI nel 2020, non sarebbero nemmeno entrati in Consiglio regionale. Alle prossime elezioni mancano ancora dei mesi, e mio nonno diceva sempre che è sbagliato fare i conti senza l’oste…».
GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI
Ma intanto lo “Zaiastan” inizia a sgretolarsi. Sotto le picconate di un partito, Fratelli d’Italia, che proprio nel Veneto terra di secessione ha registrato il risultato più importante, alle urne. «Non riesco più a stare in un partito il cui segretario federale vede un idolo in Trump o in Putin. Salvini è un estremista, che troppe volte ha trasformato le sue opinioni personali in linee programmatiche del partito. Non sopporto il suo dileggiare chi usa l’auto elettrica, come il sottoscritto, né il suo negare il cambiamento climatico», diceva Andreoli, ancora un mese fa, in un’intervista al Mattino di Padova.
E sabato è arrivata la formalizzazione delle dimissioni, accompagnata dal passaggio in Fratelli d’Italia. «Ho atteso, per rispetto, che terminasse il Congresso federale. Ma oggi, dopo molti anni, annuncio che lascio la Lega. Un partito che è cambiato molto e nel quale non mi riconoscevo più. Mentre mi riconosco in Fratelli d’Italia, in Giorgia Meloni e nel suo governo, l’unico ad avere portato avanti seriamente la riforma per l’Autonomia».
luca zaia salvini
MATTEO SALVINI - LUCA ZAIA - FOTO LAPRESSE
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luca zaia giorgia meloni
Matteo Salvini e Luca Zaia