italo foschi

“ITALO FOSCHI ERA FASCISTA” – POLEMICHE PER IL FRANCOBOLLO CELEBRATIVO DEDICATO AL FONDATORE DELL’AS ROMA (CON L'IMPRIMATUR DI FRATELLI D'ITALIA) - ESPULSO DAL PARTITO PER ECCESSO DI SQUADRISMO DOPO L'OMICIDIO DI MATTEOTTI, FU REINTEGRATO E ADERÌ ALLA REPUBBLICA DI SALÒ - MORÌ SUGLI SPALTI DELLO STADIO TIFANDO PER LA ROMA NEL 1949 – IL COLMO E’ CHE TRA I FONDATORI DELLA AS ROMA C’E’ANCHE RENATO SACERDOTI, PERSEGUITATO DAL FASCISMO PERCHÉ EBREO E TRAVOLTO DALLE LEGGI RAZZIALI…

Francesco Grignetti per “la Stampa” - Estratti

 

italo foschi

Se i francobolli celebrativi hanno un senso, è per ricordare le personalità illustri della Patria. Sono il Pantheon di riferimento della nazione. Tra qualche giorno ci sarà un francobollo dedicato al deputato Giacomo Matteotti nel centenario della morte, quello che, per stare alle parole di Giorgia Meloni, era «un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee».

 

Bene, che cosa c'entra, allora, celebrare la figura dello squadrista Italo Foschi con un altro francobollo? È un clamoroso nonsense.

 

Ed è anche un giallo perché la sottosegretaria Fausta Bergamotto, FdI, è la responsabile per la filatelia e le voci di corridoio la davano per madrina del francobollo celebrativo. D'altra parte il ministro responsabile, Adolfo Urso, parteciperà lunedì alla presentazione del francobollo dedicato a Matteotti, perché lo ritiene un appuntamento politicamente importante mentre diserterà la cerimonia di oggi, classificata di mero interesse sportivo.

 

Chi sia Foschi, infatti, lo sanno solo i tifosi romanisti e neanche tutti. Ha il merito di avere fondato la Roma calcio nel 1927. E sul sito ufficiale della squadra se ne magnifica l'amore per lo sport e per i giallorossi.

 

Peccato che si nasconda tutto il resto. Foschi infatti fu uno squadrista violento e per questo motivo fu persino espulso dal Pnf, salvo essere presto reintegrato.

italo foschi francobollo

La storia di Italo Foschi, a volerla leggere tutta, è sul sito della Treccani. C'è andato l'ex ministro Carlo Giovanardi, filatelico accanito, che non ne aveva mai sentito parlare e ha scoperto del francobollo quasi per caso. I nipotini del Msi, però, la storia dovrebbero conoscerla bene.

 

Dunque: volontario nella Grande guerra, nazionalista, Foschi confluisce nel partito fascista nel 1923 e si ritrova con le idee del segretario Farinacci, quello dello «squadrismo intransigente». Dal 15 agosto 1923 fu messo a capo della federazione laziale sabina; dal febbraio 1924 è segretario politico del fascio romano. Guidò la squadraccia che devastò la residenza dell'ex premier Francesco Saverio Nitti. Era in contatto con Cesare Rossi, il capo ufficio stampa di Mussolini.

 

italo foschi bandiera

Organizzò spedizioni contro le sedi di alcuni giornali dell'opposizione. Dopo la seduta alla Camera dei deputati del 30 maggio 1924 venne incaricato di dar vita a una dimostrazione contro i deputati dell'opposizione. Al ritrovamento del cadavere di Matteotti, in un momento di sgomento generale, pubblicò «Un appello ai fascisti romani» con cui li incitava alla ricostruzione delle squadre. Scrisse ad Amerigo Dumini, il responsabile dell'omicidio: «Sei un eroe, degno di tutta la nostra ammirazione».

 

Negli anni seguenti sarà prefetto in varie città e dopo l'adesione alla Repubblica sociale italiana fu a Belluno. Processato per avere partecipato alla Repubblica sociale, fu assolto e morì sugli spalti dello stadio tifando per la Roma nel 1949. A molti interessa solo questo, non tutto il resto.

italo foschiitalo foschi

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…