JOE, PIANO CON LE PUNTURINE! – SECONDO L’EX GIORNALISTA DELLA BBC, EMILY MAITLIS, IL PRESIDENTE AMERICANO APPARE “ALTERATO” PERCHÉ HA ESAGERATO CON IL BOTOX: “QUESTO FA SEMBRARE IL SUO VISO MOLTO, MOLTO RIGIDO. QUALCUNO VICINO A LUI DEVE AMMORBIDIRE UN PO' LA COSA” – AL VERTICE NATO, GESTI E PAROLE DI BIDEN SONO PASSATI AL MICROSCOPIO, IN CERCA DI SVARIONI O CEDIMENTI – INTANTO "SLEEPY JOE" INCASSA IL SOSTEGNO DEI DEPUTATI ISPANICI E AFROAMERICANI…
BIDEN SENZA PACE, ORA L'ACCUSANO DI AVER FATTO TROPPO BOTOX
(ANSA) - Non c'è pace per Joe Biden, ora l'accusano anche di aver esagerato con il Botox. La veterana ex giornalista della Bbc Emily Maitlis, colei che ha realizzato la famigerata intervista al principe Andrea d'Inghilterra, ha affermato che uno dei motivi per cui il presidente americano appare sempre come scioccato è che sembrerebbe aver esagerato con le punturine per togliere le rughe.
Intervenendo sul podcast di News Agents, Maitlis ha detto: "La cosa strana di Biden, di cui nessuno sembra parlare, è che da quello che posso vedere ha fatto il Botox fino agli occhi. Questo fa sembrare il suo viso molto, molto rigido… Penso che qualcuno vicino a lui debba ammorbidire un po' la cosa... togliergli il Botox...".
"Altrimenti finisce per sembrare scioccato, e non aiuta a calmare le persone che pensano che sia in un costante stato di sorpresa", ha aggiunto Maitlis, una delle giornaliste britanniche più conosciute, interpretata da Gillian Anderson nel film Scoop di Netflix.
BIDEN ACCOGLIE I LEADER DELLA NATO E INTANTO TRATTA PER SOPRAVVIVERE
Estratto dell’articolo di V. Ma. per il “Corriere della Sera”
Quando il presidente Biden e i suoi consiglieri pianificarono il vertice della Nato a Washington dal 9 all’11 luglio, puntavano a lanciare un messaggio di unità al presidente russo Putin e a rimarcare la differenza tra l’attuale leader americano e Donald Trump. Ma mentre i 38 leader arrivavano ieri si respirava nella capitale l’incertezza sul futuro politico di Joe Biden.
[…] Ogni gesto e ogni parola dell’ottantunenne Biden in quella stessa sala sono stati osservati ieri al microscopio nella celebrazione del 75° anniversario. E così sarà nel corso dei tre giorni del vertice. Biden, forte dell’esperienza in politica estera e grande sostenitore delle relazioni transatlantiche, in una intervista a George Stephanopoulos della tv Abc venerdì scorso ha detto: «Chi terrà insieme la Nato come ho fatto io? Guardate il summit e come reagiscono gli Alleati: penso che sia un buon modo per giudicarmi». [...]
Nel frattempo, Biden prende il telefono per contenere i danni nel suo partito: lunedì sera ha parlato con il gruppo dei parlamentari afroamericani e ottenuto il loro appoggio, seguito da quello del gruppo degli ispanici, alla vigilia della riapertura del Congresso e degli incontri a porte chiuse dei parlamentari democratici sul suo futuro.
Biden ha parlato a deputati più giovani e progressisti come Alexandria Ocasio-Cortez nel weekend: «La questione è chiusa. Joe Biden è il nostro candidato, non si ritirerà e io lo appoggio», ha detto lei ai giornalisti. Ma nonostante l’enorme sforzo nel contenere i danni del dibattito tv con Trump, le pressioni per il ritiro continuano.
editoriale del nyt contro joe biden
E nonostante l’appoggio dei leader del partito e il numero ridotto (9) di deputati democratici (nessun senatore: «Sono con Joe», ha detto il leader di maggioranza Chuck Schumer) che hanno chiesto espressamente che si scelga un altro candidato alla Casa Bianca, molti restano in silenzio — tra loro ultimamente lo stesso Hakeem Jeffries, il leader della minoranza alla Camera — nella speranza forse che Biden arrivi alla conclusione da solo.
Il New York Times, in un nuovo editoriale (dopo quello che chiedeva il ritiro del presidente) invita ora il partito a parlargli chiaramente e subito, spiegandogli che la sua testardaggine consegnerà la vittoria a Trump a novembre. Nella notte la Casa Bianca ha pubblicato una lettera che respinge le accuse dei media secondo cui «un esperto di Parkinson» avrebbe visitato Biden otto volte in otto mesi.
Il neurologo Kevin Cannard ha visitato Biden tre volte, ogni anno, in coincidenza con l’esame del medico della Casa Bianca Kevin O’Connor (l’ultima volta a febbraio), ha dichiarato nella lettera quest’ultimo, notando che non ha problemi di Parkinson né altre malattie neurologiche e non lo ha mai visitato al di fuori di questi esami annuali.
Ma il sito Politico mette in dubbio «l’esame ottimistico» dello stesso O’Connor che ha definito Biden in grado di svolgere la presidenza, spiegando che è un caro amico di famiglia e un ex socio d’affari del fratello del presidente. [...]
joe e jill biden - vignetta by oshocopertina the economist - elezioni americane 2024