elon musk nazismo afd

KETAMINA E SVASTICHELLE: MUSK È FUORI CONTROLLO – MR TESLA È GIÀ UN PROBLEMA PER TRUMP: È ENTRATO A GAMBA TESA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE TEDESCA, DANDO IL SUO ENDORSEMENT ALL’ULTRADESTRA: “SOLTANTO L'AFD PUÒ SALVARE LA GERMANIA”. E HA RILANCIATO UN VIDEO DELL'INFLUENCER NAOMI SEIBT CONTRO I MIGRANTI E LE POLITICHE VERDI – DOPO L'ATTENTATO A MAGDEBURGO, L’AMICO DI GIORGIA MELONI S’È SCAGLIATO CONTRO IL CANCELLIERE SCHOLZ: “DOVREBBE DIMETTERSI IMMEDIATAMENTE. INCOMPETENTE IDIOTA”

elon musk

1. MUSK, 'SCHOLZ UN IDIOTA INCOMPETENTE, SI DIMETTA SUBITO'

(ANSA) - "Scholz dovrebbe dimettersi immediatamente. Incompetente idiota". Lo ha scritto su X Elon Musk attaccando duramente il cancelliere tedesco in seguito all'attentato di Magdeburgo. Il commento del futuro consigliere di Donald Trump è arrivato poche ore dopo l'endorsement al partito di estrema destra AfD, definito "l'unica speranza per salvare la Germania".

 

2. MUSK SDOGANA I NEONAZI

Estratto dell’articolo di Simona Siri per “La Stampa”

 

donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 7

In meno di tre giorni Elon Musk è riuscito a portare il governo degli Stati Uniti a un passo dalla chiusura e a interferire con le imminenti elezioni tedesche. Il tutto senza alzare gli occhi dal suo telefonino. È con un tweet sul social X (di cui è proprietario) che venerdì il miliardario sudafricano ha espresso il suo appoggio per l'Afd, "Alternativa per la Germania", il partito tedesco di estrema destra fortemente anti immigrazione e con legami con i neonazisti, sostenendo che è il solo che può salvare la Germania.

 

Il tweet rilanciava un video dell'influencer di estrema destra Naomi Seibt, in cui si commenta il fatto che il candidato cancelliere dell'Unione cristiano democratica tedesca (Cdu), Friedrich Merz, si sia rifiutato di affrontare in un dibattitto televisivo i rappresentanti di AfD prima delle elezioni del 23 febbraio.

 

BRACCIO DI FERRO TRA OLAF SCHOLZ E ELON MUSK

E, ancora, dopo l'attentato di Magdeburgo ha attaccato il cancellieri Olaf Scholz: «Si deve dimettere immediatamente». Con un'allusione alle politiche migratorie che avrebbero favorito l'arrivo di potenziali terrorista.

 

[…]  ormai chiaro che il "copresidente" degli Stati Uniti punta a influenzare le elezioni del prossimo 23 febbraio. Sul fronte interno americano l'impatto del magnate è altrettanto forte. Sempre con i suoi tweet, giovedì ha fatto saltare il disegno di legge che il Congresso americano aveva redatto in forma bipartisan e che avrebbe garantito fondi al governo per funzionare almeno fino a marzo, con l'appoggio sia dei democratici che dei repubblicani.

 

donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 2

 Se sono test di forza per far vedere quanto sia potente la sua influenza, allora li ha superati, senza contare che è riuscito a dominare il ciclo di notizie per tre giorni consecutivi. Ormai il titolo di uomo più ricco del mondo gli sta stretto.

 

[…] A capo del Doge - il gruppo che dovrà consigliare il presidente sulle riduzioni da fare all'interno del governo federale - usa il suo social come il presidente argentino Javier Milei usa la motosega: «Tagliare, tagliare, tagliare».

 

In quelle mille pagine negoziate a fatica sotto la leadership del presidente della Camera Mike Johnson, c'erano quasi 100 miliardi di dollari in aiuti per gli americani colpiti da molteplici disastri nazionali, aiuti economici per gli agricoltori, un impegno federale per ricostruire il Francis Scott Key Bridge di Baltimora, la criminalizzazione del porno usato come arma di vendetta, oltre al finanziamento degli stipendi per i lavoratori federali non essenziali - scienziati, guardie forestali, impiegati dei musei - che, in questo modo, rischiano di subire un blocco degli stipendi.

 

ELON MUSK GERARCA NAZISTA - IMMAGINE CREATA CON GROK

«Chiudere il governo è infinitamente meglio che approvare un disegno di legge orribile» ha scritto Musk in una dozzina di post. Fino a vere e proprie minacce politiche: «Qualsiasi membro della Camera o del Senato che voti a favore di questa scandalosa proposta di legge sulla spesa merita di essere cacciato via tra due anni!».

 

Convinti e spaventati dalle sue parole i repubblicani di Capitol Hill hanno fatto saltare l'accordo. Molti democratici hanno iniziato a chiamarlo «presidente ombra» o «co-presidente», un po' per sottolineare il suo potere, un po' per stuzzicare l'ego di Trump, il vero Presidente eletto che non si sa quanto fosse a conoscenza dell'iniziativa del padrone di Tesla, salvo poi andargli dietro una volta che si era espresso.

 

DONALD TRUMP ELON MUSK E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME

E c'è già chi mette in discussione il ruolo del presidente della Camera Johnson, promotore del disegno affossato: la deputata Marjorie Taylor Greene della Georgia e il senatore Rand Paul del Kentucky stanno già pensando di sostituirlo. Con chi? Ma con Musk stesso, ovviamente, dal momento che la Costituzione degli Stati Uniti non obbliga che il presidente della Camera sia un membro del Congresso.

 

Giovedì l'hashtag #PresidentMusk era argomento di tendenza su X, mentre i deputati democratici si divertivano a postare immagini generate dall'intelligenza artificiale in cui il padrone di Tesla manovrava un Trump burattino. Misura dell'irritazione del presidente eletto è anche il fatto che il miliardario sudafricano – visto come aveva preso piede l'hashtag #PresidentMusk – ha successivamente cercato di minimizzare il suo contributo. […]

ELON MUSK PERSONA DELL ANNO - MEME BY EMILIANO CARLI DONALD TRUMP CAMERIERE DI ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON GROK

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…