podolyak papa francesco

DAGOREPORT - L’ACCUSA AL PAPA DI ESSERE “FILORUSSO” E’ IL TENTATIVO DEGLI UCRAINI DI TROVARE UN “NEMICO” PER TENERE ALTA LA TENSIONE SUL CONFLITTO - LA CONTROFFENSIVA E’ STATA UN FLOP: WASHINGTON NON SOLO E' STANCA DI UN CONFLITTO LOGORANTE E DISPENDIOSO: QUANDO LA CAMPAGNA ELETTORALE PER LA CASA BIANCA ENTRERA’ NEL VIVO, SARA’ JOE BIDEN A CALARE LA CARTA DELLA PACE TRA KIEV E MOSCA - E ZELENSKY A QUEL PUNTO DOVRA' FARE PIPPA...

DAGONEWS

papa francesco volodymyr zelensky 2

La guerra inizia a dare alla testa, soprattutto a Kiev. L’invettiva con cui Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha accusato il Papa di essere filorusso è una cazzata sparata nell’etere.

 

Un petardo polemico usato nel tentativo maldestro di trovare un “nemico” con cui prendersela, soprattutto alla luce delle difficoltà incontrate nella tanto sbandierata controffensiva. La “reconquista” dei territori occupati dai russi non è andata oltre qualche piccolo villaggio: la vittoria sul campo è lontanissima, i rifornimenti d’armi vanno a rilento e il costo economico del conflitto inizia a pesare al di qua e al di là dell’Atlantico.

mykhailo podolyak 1

 

A Washington, d’altronde, non si stracciano le vesti per gli intoppi dell’esercito di Zelensky. Lo stallo sul campo di battaglia è funzionale al piano segreto di Joe Biden. Quando la campagna elettorale per la Casa bianca entrerà nel vivo, sarà “Sleepy Joe” a giocare la carta della pace tra Russia e Ucraina.

 

Avrà dalla sua due ottime motivazioni. La prima è che nessuno dei due schieramenti riuscirà a prevalere sull’altro. La seconda è che la sopravvivenza dell’Ucraina dipende quasi totalmente dai rifornimenti americani. Quando il conflitto sarà definitivamente incagliato in una logorante guerra di trincea, Kiev e Mosca non potranno che scendere a compromessi.

PAPA BERGOGLIO E VLADIMIR PUTIN

 

ZUPPI,GIUDIZI DI KIEV SUL PAPA NON PREGIUDICANO MISSIONE

(ANSA) - BERLINO, 11 SET - Secondo il cardinale Matteo Zuppi, i duri giudizi di Kiev su papa Francesco non mettono a rischio la sua missione di pace. "Non credo, no, non credo - ha risposto ai giornalisti a margine dell'incontro di Sant'Egidio a Berlino -. Anche perché nessuno ha mai parlato di mediazione, non è mai stata una mediazione.

 

E' sempre stata una missione, lo spiegò subito il Papa e lo ha ridetto, qual è la sua aspettativa di questa missione e che appunto non era e non è la 'mediazione', ma è aiutare". "Credo che sia così chiaro - ha aggiunto - e penso che se ci sono delle nubi ovviamente si sono già chiarite o si chiariranno: sono comprensibili in una tensione così forte. Credo che il governo e il popolo ucraino conoscono il sostegno che la Chiesa e papa Francesco hanno sempre avuto per la loro sofferenza".

 

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

PODOLYAK, NESSUN RUOLO MEDIAZIONE PER IL PAPA, È FILORUSSO

 (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 08 SET - Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una lunga e polemica conversazione con Oksana Kharkovska sul Canale 24 dell'Ucraina - rilanciata dal sito di informazione vaticana 'Il Sismografo' -, ha affermato: "Nessun ruolo di mediazione per il Papa, è filorusso, non credibile". Kiev esclude quindi la possibilità di una mediazione vaticana per risolvere il conflitto militare in territorio ucraino. Podolyak ha fatto cenno anche ad investimenti della Russia nella Ior.

 

mykhailo podolyak 2

Podolyak, secondo quanto riporta il sito della tv ucraina Canale 24, ha affermato: "Il Vaticano non può avere alcuna funzione di mediazione, perché sarebbe una funzione che ingannerebbe l'Ucraina o la giustizia", aggiungendo che Kiev, in questa situazione, non riceverà una "giusta valutazione" dal Vaticano. Podolyak ha criticato l'appello di papa Francesco ai giovani cattolici in Russia.

 

"Non ha senso parlare di un mediatore chiamato Papa Francesco se questi assume una posizione filorussa che è del tutto evidente a tutti", ha detto il consigliere di Zelensky. Inoltre ha fatto un riferimento ad investimenti della Federazione Russa nella banca vaticana: "Dobbiamo guardare agli investimenti che la Russia sta facendo nella Banca Vaticana, dobbiamo analizzare questo in modo un po' più dettagliato".

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…