leonardo maria del vecchio nicoletta zampillo

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

Foto di Pasquale Russo e Luca Sgro

 

leonardo maria del vecchio con la madre nicoletta zampillo 6

QUESTE FOTO

Weekend scorso, i foto-reporter Pasquale Russo e Luca Sgro hanno scattato queste immagini in esclusiva per Dagospia immortalando al ristorante milanese Vesta l’affettuoso incontro tra la vedova Del Vecchio, Nicoletta Zampillo, con il vivace figlio Leonardo Maria. Che, per l’occasione, ha dismesso il doppiopetto manageriale per conciarsi casual: “chiodo”, t-shirt e pantaloni fermati da elastico, in decollo per la “febbre del sabato sera”.

 

DAGOREPORT

Dal 27 giugno 2022, sono trascorsi oltre due anni dalla scomparsa di Leonardo Del Vecchio e la guerra sull’eredità ancora continua, sempre peggio.

 

Ricapitoliamo. Il patrimonio del Paperone di Agordo fa capo alla società lussemburghese Delfin. Che a sua volta controlla il 32% di EssilorLuxottica, il 26% del polo immobiliare Covivio, il 19,2% di Mediobanca e il 9.82% di Generali, oltre a una piccola quota di Unicredit (1,9%).

 

leonardo maria del vecchio con la madre nicoletta zampillo 1

In un primo testamento il fondatore di Luxottica aveva diviso il patrimonio di famiglia, stimato in circa 30 miliardi di euro, in otto quote uguali, assegnate rispettivamente ai sei suoi figli (Claudio, Marisa, Paola, Leonardo Maria, Luca e Clemente), più alla sua prima moglie Nicoletta Zampillo, e al suo figlio di primo letto, Rocco Basilico.

 

Ma la struttura societaria della holding Delfin ha una particolarità: la seconda moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo, che ha risposato nel 2010 sette anni dopo il divorzio, è detentrice del 25% della quota diretta, i 6 figli (tre dal primo matrimonio con Luciana Nervo, uno con Zampillo e due da una relazione con Sabina Grossi, ex manager del gruppo) spetta il 12,5% ciascuno.

 

leonardo maria del vecchio con la madre nicoletta zampillo 7

Le ultime volontà di Del Vecchio, conscio che la situazione della sua famiglia era complessa, sarebbero molto dettagliate. Non solo indicando la visione da seguire sia per le aziende che per le partecipazioni finanziarie, l’imprenditore ha stabilito che la famiglia resti fuori dalla gestione delle aziende. Limitandosi a percepire i dividendi dell’azionariato.

 

“Un manager lo puoi sempre licenziare, anche se costa caro: un figlio no”, era uno dei suoi motti. Non a caso lo statuto e la governance prevedono che le decisioni più importante abbiano un quorum dell’88% del capitale votante. Di fatto per qualunque scelta ci vuole l’unanimità.

 

leonardo maria del vecchio con la madre nicoletta zampillo 6

In tre documenti successivi, scritti di proprio pugno, Del Vecchio aveva però aggiornato l’asse ereditario prevedendo dei riconoscimenti anche per due suoi uomini di fiducia, Francesco Milleri (400 milioni in titoli Luxottica) e Romolo Bardin, che oggi guida la Delfin.

 

Il trattamento destinato al primo però è stato giudicato eccessivamente generoso dai figli Luca (23 anni), Clemente (21), e Paola (63) che hanno accettato l'eredità con beneficio d’inventario, obbligando dunque gli altri legati alla procedura che prevede per l’appunto inventario dei beni e pagamento di eventuali creditori prima della divisione.

leonardo maria del vecchio con la madre nicoletta zampillo 5

 

Ed ora si trovano davanti ad un bivio: trovare un accordo o rompere con Milleri che è al comando del gruppo fondato più di sessant’anni fa da Del Vecchio. Una mossa motivata probabilmente anche dalla necessità di far fronte alle tasse di successione: agli eredi Luxottica l’Erario chiede complessivamente tra i 150 e i 200 milioni di euro di imposte.

 

Ad ingarbugliare definitivamente la guerra testamentaria è esploso il caso degli spioni milanesi della società Equalize srl di Enrico Pazzali e Carmine Gallo, dove sbuca il nome di Leonardo Maria Del Vecchio. Che finisce sotto indagine per aver fatto spiare dagli hacker la fidanzata, la modella Jessica Serfaty, e l’illusionista statunitense David Blaine. E tanto che ci sta, fa confezionare un finto dossier su carta intestata della polizia di New York per sputtanare il fratello Claudio (fantomatici incontri con trans).

 

Samuele Calamucci - Carmine Gallo - LEONARDO MARIA DEL VECCHIO - Matteo Arpe

E dalle conversazioni intercettate nell’ambito delle indagini dell’antimafia del magistrato Melillo che ha smantellato il gruppo di cyber-spioni di Pazzali emerge anche una presunta estorsione che il quartogenito del fondatore di Luxottica avrebbe subito da parte di una persona indicata come “Farid” mentre, annotano i carabinieri di Varese, “l’entourage” stava “gestendo la cosa senza interessare le autorità”.

 

LEONARDO MARIA DEL VECCHIO

Per l’hacker di Equalize, Nunzio Calamucci (indagato) lavorare per Leonardino – che è a capo della divisione retail italiana di Luxottica – è “l’affare della vita” perché, spiegava, “questo mi ha detto non ho limiti di budget: pago, faccio, disfo (...) Questo c’ha un patrimonio da tre miliardi, spenderà anche 2 o 300mila euro con noi”.

 

“Quando arriva Leonardo non è come quando arrivo io che non sono nessuno (...) a Montecarlo lo conoscono tutti”, aggiunge il 24 maggio 2023 l’ex carabiniere del Ros Vincenzo Giuseppe De Marzio (indagato) a un uomo non identificato. “Questo qui sta facendo un’estorsione, voleva un milione”, replica l’interlocutore riferendosi a “Farid”. Poi De Marzio si offre di intervenire, per convincere l’uomo a desistere: “Se a Montecarlo voi avete bisogno, abbiamo la possibilità di...”.

 

SAMUELE CALAMUCCI CONTA I SOLDI CHE DICE DI AVER RICEVUTO DA LEONARDO MARIA DEL VECCHIO

Una questione che gli “uomini di Del Vecchio” definiscono “delicata”, quella dell’eredità del padre. “Leonardo è già la seconda assemblea che si trova praticamente ricattato ai fini di governance dell’azienda – spiegano i collaboratori di Del Vecchio a Calamucci – ogni membro della famiglia vuole una cosa diversa, ognuno per ottenerla sta tra virgolette ricattando qualcun altro. Leonardo ci sono due persone che vorrebbe monitorare, la prima è suo fratello maggiore che è Claudio Del Vecchio e la seconda è un consulente che sta vicino a una delle sue sorelle che si chiama Paola Del Vecchio”.

leonardo maria del vecchio jessica michel

 

(Claudio, il maggiore nato nel 1957 ed ex amministratore delegato del marchio di abbigliamento maschile Brooks Brothers, perse il suo posto nel consiglio di amministrazione di Luxottica nel 2015 a causa di una riorganizzazione del management voluta dal padre. Oggi è amministratore delegato di Salmoiraghi e Viganò).

LEONARDO MARIA DEL VECCHIO CON IL FRATELLO CLAUDIO - FOTO DI MARIA SILVIA SACCHI PER THE PLATFORM GROUPleonardo maria del vecchio jessica michel

 

leonardo del vecchio in fabbrica nel 2015 con il figlio leonardo maria ROCCO BASILICO E LEONARDO MARIA DEL VECCHIO nicoletta zampillo ai funerali di leonardo del vecchio i figli di leonardo del vecchio al funerale del padrenicoletta zampillo leonardo del vecchioFRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO claudio del vecchio paola del vecchio dynasty del vecchio matrimonio leonardo maria del vecchio e anna castellini baldissera 8matrimonio leonardo maria del vecchio e anna castellini baldissera 6LEONARDO DEL VECCHIO CON LA MOGLIE NICOLETTAANNA CASTELLINI BALDISSERRA E LEONARDO MARIA DEL VECCHIO FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOKLEONARDO MARIA DEL VECCHIO MADALINA GHENEAleonardo del vecchio con il figlio leonardo marialeonardo maria del vecchio alessia tedeschialessia tedeschi leonardo maria del vecchioLEONARDO DEL VECCHIO CON LA MOGLIELEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLOLEONARDO MARIA DEL VECCHIO E JESSICA MICHEL SPOSI IN INDIA - PESCE DAPRILE -

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…