ludovica martino

ECCONE UN’ALTRA CHE VUOLE “LA RIEDUCAZIONE DEI MASCHI” – L’ATTRICE LUDOVICA MARTINO, DALL’ALTO DEI SUOI 27 ANNI, RIPETE LA PAPPARDELLA CONTRO “LA CULTURA PATRIARCALE” CON L’AFFONDO IN STILE URSS: “SERVE UNA RIEDUCAZIONE DEI RAGAZZI” (PERCHE’ NON MANDARLI IN SIBERIA?) – “ANCORA C'È CHI FISCHIA SE INDOSSI LA MINIGONNA, NON MI SENTO SICURA QUANDO TORNO A CASA. SE PARCHEGGIO LONTANO TOLGO I TACCHI E CORRO VELOCE, HO IL TERRORE CHE POSSA ACCADERMI QUALCOSA. SERVE UN SUSSIDIO PSICOLOGICO STATALE PER TUTTI” (ANCHE PER LEI, A’ STO PUNTO)

Estratto dell’articolo di Claudia Catalli per “la Stampa”

 

LUDOVICA MARTINO

Il prossimo anno festeggia un decennio di carriera. «Mi sembra incredibile», scherza l'attrice romana Ludovica Martino, 27 anni. Dopo l'esperienza comica con Verdone nella serie Vita da Carlo 2 è contenta di affrontare la sfida di un film drammatico che «racconta il riscatto di una ragazza soggiogata dal padre e da una cultura patriarcale». Si intitola “Il mio posto è qui” […]

 

LUDOVICA MARTINO

Che viaggio è stato tornare nella Calabria Anni 40?

«Emotivamente provante, a tratti doloroso. Soffrivo nei panni di quelle ragazze che vivevano, e da qualche parte purtroppo vivono ancora, condizioni di sottomissione e violenza fisica e psicologica. Padri che pretendono di scegliere il destino delle proprie figlie, qualcosa di molto attuale. […]».

 

A che punto sono le ragazze oggi con l'emancipazione?

«[…] ancora tante donne sono vittime di relazioni tossiche e situazioni da cui non riescono a uscire. Per mille motivi, tra cui il fatto che alcune non sono indipendenti economicamente».

LUDOVICA MARTINO

 

[…] A 27 anni come vive la violenza sulle donne?

«Non nego di essere spaventata. Ancora c'è chi fischia se indossi la minigonna, non mi sento sicura quando torno a casa. Se parcheggio lontano tolgo i tacchi e corro veloce, ho il terrore che possa accadermi qualcosa. Non ho mai comprato lo spray al peperoncino ma ci ho sempre pensato, perché la violenza è all'ordine del giorno».

LUDOVICA MARTINO

 

Come se ne esce?

«Con un sussidio psicologico statale per tutti. Ci sarebbe più contenimento non solo della violenza fisica, ma anche psicologica, diffusissima nelle famiglie. Serve un'educazione sentimentale e una rieducazione dei ragazzi, gli uomini devono affiancarci in questa lotta».

[…]

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE STRATEGIA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E GIORGIA MELONI COL CAZZO CHE CE LO MANDA: HA CONFERMATO PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE GESTITO DA MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE FICHES CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER L’ASSOLUZIONE DI SALVINI: SE NE FREGANO DELLA LEGA E VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD…

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...