mototerapia elena cattaneo

LA PSEUDOSCIENZA AL POTERE – LA SENATRICE A VITA E SCIENZIATA, ELENA CATTANEO, SI SCAGLIA CONTRO IL VOTO DEL SENATO CHE, SU PROPOSTA DELLA LEGA, HA RICONOSCIUTO LA “MOTOTERAPIA” UNA TERAPIA COMPLEMENTARE NEI REPARTI PEDIATRICI: “UNA LEGGE-SPOT CHE INTRODUCE NELL'ORDINAMENTO UNA PRATICA PRIVA DI ALCUNA EVIDENZA SCIENTIFICA. DEFINIRE ‘TERAPIE’ ATTIVITÀ RICREATIVE ALIMENTA CONFUSIONE E FALSE SPERANZE. ANDREBBE EVITATO AL PARLAMENTO L'UMILIAZIONE DI ESSERE IL LUOGO DOVE 1+1 PUÒ FARE ANCHE 3…

Estratto dell’articolo di Elena Cattaneo per “la Stampa”

 

Vanni Oddera - mototerapia

Lo scorso 20 novembre il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge sulla cosiddetta "mototerapia". Una legge-spot che introduce nell'ordinamento una pratica priva di alcuna evidenza scientifica, e che spaccia un'attività ludica, come può esserlo il gioco degli scacchi o la palla, per una terapia complementare da promuovere nei reparti pediatrici del Paese.

 

Lo fa, incredibilmente, sulla base di un singolo articolo dal valore scientifico nullo, pubblicato sulla rivista European journal of integrative medicine. La ricerca in sé è inconsistente: si limita alla somministrazione di un questionario - privo di misure oggettive quantitative - a 50 bambini di circa dieci anni con una malattia oncologica a cui è stato chiesto se, dopo una sessione in moto di due ore una volta al mese per sei mesi, avessero o meno dolore e quali fossero le loro emozioni; […]

 

elena cattaneo - foto lapresse

[…] in cinque anni dalla pubblicazione, l'articolo non ha ricevuto alcuna citazione, cioè nessuno studioso (e sono centinaia di migliaia nel settore) lo ha ritenuto "utile" ai fini di sviluppi medico-scientifici; manca il gruppo di controllo, cioè non è stato verificato come si comporta un analogo gruppo di pazienti esposto ad altro intervento o attività, ad esempio l'ascolto di musica; non c'è stato follow up a distanza di tempo dal "trattamento".

 

Definire "terapie" attività ricreative, anche benemerite, come ce ne sono tante (anche senza bisogno di leggi), prive di alcuna minima evidenza di beneficio, alimenta confusione e false speranze.

 

Vanni Oddera - mototerapia

Il mio maggiore sconforto, però, deriva dall'osservare come il Parlamento sia spesso incapace di discernere tra realtà e finzione quando legifera su temi che riguardano innovazione, scienza e medicina; peggio ancora, è incapace di attrezzarsi metodologicamente per ancorare quello su cui legifera alle migliori conoscenze disponibili.

 

Del resto, proprio per La Stampa, il 17 novembre dell'anno scorso raccontai come questo Parlamento, con l'adesione trasversale di gran parte delle forze politiche, avesse vietato la carne coltivata - facendo dell'Italia il campione mondiale di questo divieto - sulla base di un volantino di Coldiretti pensato solo per terrorizzare il cittadino-consumatore nei confronti di un prodotto non disponibile sul mercato.

 

Vanni Oddera - mototerapia

Credo che si debba continuare a cercare, in ogni occasione, di evitare all'istituzione parlamentare e al Paese l'umiliazione di essere il luogo dove, sulla base della mera volontà di una maggioranza politica, si possa stabilire - come pure ha affermato il senatore Antonio Guidi in Aula - che «ogni tanto 1 + 1 può fare anche 3 o 4 perché dobbiamo considerare le emozioni, i sentimenti, le frustrazioni di chi ha poca, pochissima libertà di scelta».

 

Ma se il confronto parlamentare - luogo principe dell'espressione della sovranità popolare - si riducesse ad un rapporto di forza tra chi afferma che 2 + 2 fa 4 e chi sostiene invece che il risultato possa essere anche 5 o 3, a seconda di quello che conviene in quel momento, si finirebbe col compromettere totalmente la possibilità, essenziale ad una democrazia liberale, di dialogare e condividere le scelte sulle politiche pubbliche pur partendo da visioni del mondo diverse.

 

ELENA CATTANEO

L'idea che una autorità politica, un'istituzione, possa fare - per qualsiasi ragione - dell'aritmetica elementare una realtà alternativa non è nuova e, anzi, è scolpita nella coscienza collettiva dalle pagine del libro distopico 1984 di George Orwell. […]

 

Difendere la libertà, affermando l'evidenza e l'univocità di un risultato scientifico, è, oggi, un'urgenza che coinvolge tutti, anche a livello internazionale, a partire da quanti hanno - per merito o per sorte - l'altissima responsabilità di esercitare funzioni pubbliche.

Vanni Oddera - mototerapia

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…