simeone inzaghi thuram

"L’ITALIA E’ FUORI MERITATAMENTE DALLA CHAMPIONS" - ZAZZARONI: “SIMEONE HA PREPARATO SPLENDIDAMENTE LA GARA DI RITORNO. L’INTER HA SUBÌTO L’AGGRESSIVITÀ DELL’ATLETICO, HA PERSO QUASI TUTTI I DUELLI, SI È A LUNGO DIFESA, PIÙ SPARRING PARTNER CHE PROTAGONISTA. SULL’ONDA DELL’ENTUSIASMO DEL DOMINIO NAZIONALE, TANTI SI SONO DOMANDATI SE L’INTER FOSSE LA PIÙ FORTE D’EUROPA: LA CHAMPIONS HA SUONATO LA SVEGLIA”

Ivan Zazzaroni per corrieredellosport.it

 

diego simeone

Siamo fuori dalla Champions. Era già fuori il Milan, sono uscite dagli ottavi Lazio e Napoli. È fuori anche l’Inter, la nostra rappresentante più forte. Nel giro di pochi mesi siamo passati da tre su sedici a zero su otto. Ma siamo fuori meritatamente ed è questo che fa più male. All’Inter non è bastato il gol dell’andata per superare l’Atletico di Simeone che la gara di ritorno ha preparato splendidamente.

 

Una partita - e una delusione - così, quest’anno, l’Inter non l’aveva ancora provata. A Madrid ha sorprendentemente - e aggiungo fatalmente - conosciuto la sofferenza più autentica. Ha subìto l’aggressività dell’Atletico (che si è inventato la miglior prestazione di una stagione contraddittoria e priva di certezze); ha perso quasi tutti i duelli, si è a lungo difesa, è andata in confusione solo nei minuti finali dei tempi regolamentari confermando di essere una squadra comunque matura.

 

inzaghi thuram

La squadra di Inzaghi è stata più sparring partner che protagonista: troppo bassa la linea difensiva e di conseguenza eccessiva la distanza tra i reparti che ha consentito all’Atletico di recuperare un sacco di palloni e palleggiare con precisione e rapidità: nella prima parte si sono distinti particolarmente De Paul e Hermoso. Poco convincenti Dumfries, puntato ripetutamente da Sam Lino, Micki e Barella, presi in mezzo a più riprese: Nico si è però fatto notare nel momento in cui ha completato un bel movimento d’attacco servendo l’assist a Dimarco.

atletico madrid inter thuram strizza le palle a savic

 

Eccezionale è stata esclusivamente la prova di Sommer che in almeno tre occasioni ha tenuto in vita la squadra. Anche un palo l’ha aiutato. Questa volta, però, non è uscito vincitore dai rigori e non per colpa sua.

 

Per settimane, sull’onda dell’entusiasmo da assoluto dominio nazionale, tanti si sono domandati se l’Inter fosse (sia) la più forte d’Europa. Alla prima occasione utile la Champions ha suonato la sveglia: la perfezione non è ancora contemplata e la superiorità definitiva è sempre più spesso un’illusione.

atletico madrid interatletico madrid interatletico madrid inter

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…