luigi berlusconi

LUIGI BERLUSCONI, UN RAMPOLLO MA NON UN POLLO – IL FIGLIO PIÙ PICCOLO DEL CAV, 34 ANNI, DA TUTTI INDICATO COME UN MAGO DELLA FINANZA, PAGA UN MUTUO DA 50 MILA EURO AL MESE. LUIGINO HA UN DEBITO DA 24 MILIONI CON INTESA SANPAOLO, BANCA CHE GLI HA CONCESSO UNA LINEA DI CREDITO DA 10 MILIONI PER L’ACQUISTO DELL’EX VILLA BORLETTI (UN GIOIELLINO DA 1600 METRI QUADRI, COMPRATA NEL 2019 DA FININVEST). A ESSA SI È AGGIUNTO UN ALTRO MUTUO, DA 6,8 MILIONI, PER UN APPARTAMENTO IN CENTRO, A MILANO…

Estratto dell'articolo di Mario Gerevini e Daniela Polizzi per “il Corriere della Sera”

 

luigi berlusconi e marta fascina allo stadio di monza

«Luigi Berlusconi? Sarebbe piaciuto subito a Enrico Cuccia che invece ha impiegato parecchio tempo a capire il padre e il business delle tv», dice un banchiere milanese di lungo corso.

 

Il più giovane dei figli del Cavaliere, 34 anni, è quel tipo di imprenditore meneghino, ricco di famiglia, che sembra appartenere a un’altra generazione se non a un’altra epoca, quando regnava il leggendario banchiere di Mediobanca: vita, affari e denaro non sono una vetrina per gli altri, da misurare e ostentare.

 

Il suo archivio di foto pubbliche in posa è come la cantina di un astemio. Luigi non si è fatto da sé ma non si è nemmeno seduto sul cognome, tanto che negli ambienti della finanza milanese è conosciuto come il rampollo a cui non puoi tirare pacchi.

silvio luigi berlusconi

 

In altre parole è vero che ha un ricco patrimonio di famiglia che ingolosisce schiere di finanzieri, money manager, private equity, consulenti e professionisti vari. Ma per gestirlo il «ragazzo» si è costruito competenze e conoscenze tali che è in grado di tenere alla larga «gatti e volpi».

 

Riservatezza e sobrietà sono le sue parole d’ordine. Certo, tutto è relativo per un padre di famiglia (due figli) che paga ogni mese 50 mila euro di mutuo. Il debito da circa 24 milioni è con Intesa Sanpaolo, la villa di 1.600 metri quadrati è in un quartiere chic di Milano, la seconda casa è un lussuoso appartamento di 450 metri quadrati a due passi da Santa Maria delle Grazie. Ma nei dettagli immobiliari entreremo più avanti.

luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 9

 

Luigi di fatto è il «banchiere» della famiglia Berlusconi, il più introdotto nella rete della finanza: lavora sui mercati e investe cogliendo le opportunità. Preferibilmente nel mondo della tecnologia per la quale ha una vera passione.

 

Se Marina e Pier Silvio gestiscono Fininvest con le partecipazioni quotate di Mfe-Mediaset, Mondadori e Banca Mediolanum, Barbara, Eleonora e Luigi hanno creato una loro holding proiettata in altri business: si chiama Holding Italiana Quattordicesima e con l’eredità avrà il 47% di Fininvest.

 

luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 8

Da un anno ha scisso le sue attività extra-Biscione trasferendole nella H14. Le vitamine per la crescita delle due holding sono arrivate fin dall’inizio dai cospicui dividendi Fininvest. Ma il family office H14 si è gradualmente trasformato in piattaforma per gli investimenti, con un attivo di oltre 400 milioni. […]

 

Sposato con Federica Fumagalli, dalla quale ha avuto Emanuele Silvio nel 2021, e Tommaso Fabio nel 2022, si è laureato in Bocconi, ha lavorato in JP Morgan a Londra e poi alla Sator di Matteo Arpe. […] Luigi è presidente, Barbara amministratrice delegata, Eleonora, tre figli, si tiene più in disparte dalla vita aziendale.

 

Tutti sono nel consiglio, affiancati da Geronimo La Russa, avvocato, figlio del presidente del Senato, e Furio Pietribiasi, banker di lungo corso del gruppo Mediolanum. […]

 

 

luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 7

Spiccano tra le altre partecipazioni quelle in Jakala, la società di marketing tecnologico fondata da Matteo de Brabant, nella società di consegne Deliveroo, di arredo Westwing, poi Bending Spoons e proprio pochi giorni fa Qualifyze, startup tedesca, piccola ma promettente, attiva nei sistemi di certificazione per la logistica dell’industria farmaceutica, con clienti come Teva e Sanofi […]

 

Negli anni Settanta Silvio Berlusconi si trasferì nella ex Villa Borletti a Milano, quartiere Magenta-Triennale, gettonatissimo dall’alta borghesia cittadina. L’abitazione di via Rovani divenne ben presto uno dei simboli dell’éra berlusconiana.

 

L’immobile era stato acquistato nel ‘74 da una società di Walter Donati, professionista all’epoca vicino al Cavaliere, poi nel ‘77 fu rilevata dalla Immobiliare Idra del gruppo Berlusconi e nel ‘96 dalla Fininvest che quattro anni fa, nell’ottobre 2019 l’ha venduta. Tant’è che nel bilancio di quell’esercizio si accenna alla «vendita dell’immobile residenziale utilizzato come sede di rappresentanza a Milano (...), ceduto nell’ottobre 2019 per un corrispettivo di 10 milioni». […]

luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 4

 

Poi a corollario Intesa San Paolo ha accordato altri due prestiti ipotecari da 4 e 3 milioni, uno a 30 anni e l’altro a 28 anni, per i lavori di ristrutturazione che sono terminati da poco. Perciò sulla villa milanese da 1.600 metri quadri su tre piani, con giardino e piscina scoperta sono state iscritte ipoteche per un totale di 34 milioni di euro. […]

luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 11luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 1luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 12luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 13luigi berlusconi federica fumagalli 4luigi berlusconi federica fumagalli 3luigi berlusconi federica fumagalli luigi berlusconi e la moglie federica fumagalli 3

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?