
LA MAGGIORANZA RITIRA LA NORMA PER CANCELLARE I BALLOTTAGGI – LA MODIFICA ERA STATA PROPOSTA AL DL ELEZIONI CON UN EMENDAMENTO CHE PROPONEVA DI TOGLIERE IL BALLOTTAGGIO PER L'ELEZIONE DEI SINDACI OLTRE I 15 MILA ABITANTI, PER CHI OTTIENE IL 40% DEI CONSENSI: “VOGLIAMO ELIMINARE PRETESTI E DISCUSSIONI STRUMENTALI”. DAL CENTRODESTRA ANNUNCIANO IL DEPOSITO DI UN DISEGNO DI LEGGE AD HOC PER...
(ANSA) - "Vogliamo eliminare pretesti e discussioni strumentali, rinunciando noi ad affrontare questa annosa questione (dell'eliminazione dei ballottaggi alle elezioni amministrative, ndr) nella discussione sul decreto elezioni. I disegni di legge già depositati saranno rapidamente approvati perché l'obiettivo che perseguiamo è giusto, ampiamente condiviso, coerente con le norme già in vigore in Friuli Venezia Giulia, in Sicilia, in Toscana e con quanto dissero nel passato esponenti del PD in Parlamento. Andiamo avanti auspicando un confronto, ma non accettando veti". Lo dichiarano in una nota i capigruppo di centrodestra al Senato: Lucio Malan, di Fratelli d'Italia, Massimiliano Romeo, della Lega, Maurizio Gasparri, di Forza Italia, Michaela Biancofiore, di Noi Moderati.
E' in sostanza un passo indietro rispetto all'emendamento di maggioranza, che chiedeva di togliere il ballottaggio per l'elezione dei sindaci oltre i 15 mila abitanti, per chi ottiene il 40% dei consensi. L'emendamento era stato proposto al decreto elezioni all'esame della commissione Affari costituzionali del Senato.
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini
IL CENTRODESTRA TORNA ALL’ATTACCO
C. Zap. per il “Corriere della Sera” - Estratti
Il centrodestra insiste.
Alle elezioni comunali il candidato sindaco che prende più del 40 per cento (ma non il 50) verrà eletto direttamente, senza ballottaggio. Stoppato dal presidente del Senato Ignazio La Russa il tentativo di inserire la modifica della legge in vigore con un emendamento al dl elezioni, i partiti di governo rilanciano imboccando un’altra strada.
Lo annunciano in una nota congiunta i capigruppo a Palazzo Madama Lucio Malan (FdI), Massimiliano Romeo (Lega), Maurizio Gasparri (FI) e Michaela Biancofiore (Nm): «Il ballottaggio alle amministrative sarà abolito. Il centrodestra su questa scelta è unito e determinato. Abbiamo posto il problema in varie sedi. Ci è indifferente lo strumento con cui raggiungere questo traguardo e siamo ben consapevoli che questa scelta non può riguardare il turno elettorale, peraltro non molto esteso, del 25 maggio prossimo».
Per questo è stato depositato un disegno di legge ad hoc.
«La motivazione è ben chiara — spiegano —. Al ballottaggio partecipa un numero limitato di elettori e spesso chi vince prende meno voti del candidato che si classifica secondo al primo turno. C’è, quindi, un problema di legittimazione democratica e di partecipazione». Di parere opposto i partiti di centrosinistra che gridano alla forzatura delle regole democratiche.
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