“UNA PERICOLOSA OLIGARCHIA DI ESTREMA RICCHEZZA, POTERE E INFLUENZA MINACCIA LA NOSTRA DEMOCRAZIA” – NEL DISCORSO D’ADDIO DALLO STUDIO OVALE DELLA CASA BIANCA, JOE BIDEN METTE IN GUARDIA DAI RISCHI DELLA TECNODESTRA DI MUSK E THIEL - IL PRESIDENTE USCENTE CITA EISENHOWER E LANCIA L’ALLARME SUL “COMPLESSO TECNOLOGICO-INDUSTRIALE” CHE METTE IN PERICOLO I DIRITTI E LA LIBERTÀ (TRUMP È SOLO LO STRUMENTO ATTUALE DI QUESTA OLIGARCHIA, RIMPIAZZABILE DOMANI CON UN ALTRO PORTABANDIERA) – LA RICHIESTA DI MODIFICA DELLA COSTITUZIONE PERCHÉ “NESSUN PRESIDENTE È IMMUNE DAI CRIMINI CHE COMMETTE MENTRE È IN CARICA". OVVIA ALLUSIONE ALLA… - VIDEO
Paolo Mastrolilli per repubblica.it - Estratti
Dwight Eisenhower lanciò l’allarme sulla minaccia del potere detenuto dal "complesso militare-industriale", quando lasciò la presidenza, che aveva conquistato dopo aver condotto le truppe alleate alla vittoria contro il nazismo. Joe Biden, citandolo, ha detto invece di essere "altrettanto preoccupato per la potenziale ascesa di un complesso tecnologico-industriale che potrebbe rappresentare un pericolo reale anche per il nostro Paese".
Il saluto del capo della Casa Bianca che doveva curare l’America dalla malattia del nazionalismo populista, impersonato da Trump ma ormai radicato in una larga parte dell’elettorato, è stato anche la misura del suo fallimento, perché lunedì proprio Donald gli riporterà via l’Ufficio Ovale. Epperò ieri sera, nel discorso in diretta televisiva lungo meno di venti minuti, Biden non ha rinunciato a lasciare il segno, rivolgendosi un’ultima volta all’America affinché rifiuti le sirene di chi mette a rischio la sopravvivenza della sua democrazia, per tornare invece a porre i suoi valori fondanti e il proprio carattere prima di tutto.
DONALD TRUMP CONTRO ELON MUSK - IMMAGINE CREATA DA GROK
Per questo ha iniziato il discorso usando l'immagine della Statua della Libertà, che "non è ferma, ma in marcia". È in marcia perché "l'idea dell'America, le nostre istituzioni, il nostro popolo, i nostri valori sono costantemente messi alla prova". Lo dimostra il fatto che oggi negli Usa "sta prendendo forma un'oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza".
Quella tecno-autocrazia che non guarda in faccia a nessuno, forte del suo dominio economico e tecnologico, convinta di non aver bisogno della democrazia per poter prosperare, come in fondo era successo anche al capitalismo durante gli anni più bui delle dittature europee. Musk e gli altri hanno strumenti potenti per influenzare la società e non vogliono limitazioni o controlli. Trump è solo lo strumento attuale di questa oligarchia, rimpiazzabile domani con un altro portabandiera.
Biden ha denunciato questo rischio esistenziale per la sopravvivenza della democrazia, a cui però la maggioranza degli elettori non ha creduto il 5 novembre scorso. E lo ha collegato ad altri due fenomeni preoccupanti: "Le forze potenti che vogliono esercitare la loro influenza incontrollata per eliminare le misure che abbiamo adottato per affrontare la crisi climatica", e la "valanga di disinformazione che ha seppellito gli americani", stretti fra il "crollo della libertà di stampa" e l’editoria tradizionale, e i social media che "rinunciano a verificare i fatti", come ha annunciato il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg per riavvicinarsi a Trump.
joe biden discorso di fine mandato al dipartimento di stato 4
Perciò Biden ha sollecitato gli americani a salvaguardare le loro istituzioni, mantenendo la separazione dei poteri e il sistema dei "checks and balances". Li ha esortati ad evitare ogni "abuso di potere", chiedendo anche di modificare la Costituzione per "chiarire che nessun presidente è immune dai crimini che commette mentre è in carica". Ovvia allusione alla Corte Suprema dominata dalla super maggioranza conservatrice, che a suo avviso ha negato il principio fondamentale dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, quando ha concesso l’immunità a Trump che gli ha permesso di evitare i processi sull’assalto al Congresso del 6 gennaio e i documenti segreti trafugati a Mar a Lago, aprendo la porta alla sua rielezione.
Nel resto del discorso Biden ha difeso la propria eredità politica, dalla tregua appena raggiunta a Gaza alle iniziative economiche
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