DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”
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Abituati per quarant'anni a irridere la schiena di Andreotti, a svignettare la brevità di Brunetta, a canzonare la circonferenza di Orietta Berti, il "politically correct", da noi, non attacca. Ci fa un baffo. Fa solo ridere. Perché siamo scorrettissimi già nel Dna. Non appartiene al nostro genoma il civismo che magari confina nell'eufemismo, la buona educazione che scivola mestamente nell'ipocrisia.
Mentre papa Bergoglio accoglie santi e puttane, trans e gay, come iconicamente l’abbraccio del maestoso colonnato di Bernini simboleggia il cattolicesimo in piazza San Pietro, la sinistra italiana prova a imporre questa ossessione americana che si illude di ridurre il tasso di intolleranza utilizzando un linguaggio appropriato, un comportamento che non urti la suscettibilità di nessuno, nella difesa di tutte le minoranze oppresse, comprese gli animali.
ALESSANDRO ONORATO - ROBERTO GUALTIERI - FOTO LAPRESSE
Tutto inutile. Perché il ridicolo è più forte del pericolo. Chi ha detto che brutto si deve dire "cosmeticamente diverso", calvo "follicolarmente svantaggiato", drogato "chimicamente imbarazzato", pazzo "emotivamente diverso", vecchio "cronologicamente dotato"? Dire omosessuale anziché gay non protegge gli omosessuali dalla violenza di strada.
Così come cacciare dal palco del concertone dell’ultimo anno il rapper Tony Effe per aver scritto brani che "veicolano messaggi offensivi verso le donne e normalizzano atteggiamenti violenti" e che contraddicono "le campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere", fanno sapere le firmatarie della missiva di protesta indirizzata al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non cambia la vita sociale e i rapporti interpersonali.
Massì, in principio era il verbo. Ma alla fine c'è la bugia, il terrore di esprimere liberamente quello che si pensa, detto altrimenti fascismo.
TONY EFFE AL CONCERTO DI CAPODANNO, DEM DIVISI: “I SUOI TESTI SONO SESSISTI”
Centrosinistra spaccato sul concerto di Capodanno al Circo Massimo. A 24 ore dall’annuncio dell’evento, la presenza del cantante Tony Effe sta facendo insorgere parte del Pd contro il sindaco Roberto Gualtieri. Tanto le consigliere municipali del centrosinistra quanto le militanti dei circoli dem di Roma sono contrarie all’invito fatto all’artista, alla luce di diversi suoi testi sessisti e chiedono, con una lettera, la rinuncia del Campidoglio all’esibizione.
"Come cittadine romane e donne impegnate contro la violenza di genere e per il rispetto della libertà, autonomia e dignità femminile – hanno scritto le militanti dem - ci sentiamo profondamente offese dalla scelta dell'amministrazione capitolina di invitare al concerto di capodanno Tony Effe, noto per i suoi testi violenti e misogini. Chiediamo al sindaco Gualtieri che il Comune rinunci a questa esibizione, che si pone in aperta contraddizione con il faticoso tentativo di affermare una cultura del rispetto e della parità".
Critica anche Azione. “I testi di molte sue canzoni veicolano messaggi offensivi verso le donne e normalizzano atteggiamenti violenti, contraddicendo le campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Il nostro dissenso è netto, il sindaco corregga questa scelta inopportuna”, dichiarano in una nota la consigliera capitolina Flavia De Gregorio e le consigliere municipali Claudia Finelli, Livia Pandolfi, Maurizia Cicconi, Marinella Inguscio, Francesca Severi e Beatrice Mattei.
Come se non bastasse sul Campidoglio piovono infine anche da destra per la scelta del cantante. “Due anni fa Madame che aveva falsificato il green pass, quest’anno Tony Effe che considera la donna al pari di un oggetto. Il concerto di Capodanno ancora una volta si erge a simbolo dell'incoerenza del Partito democratico capitolino, che a parole sbraita contro la cancellazione delle multe ai no vax e pontifica sulla violenza contro le donne, mentre nei fatti fa salire sul palco del Circo Massimo chi si è ribellato alle costrizioni durante il periodo della pandemia e chi ogni giorno, nel testo delle sue canzoni, offende e banalizza il genere femminile”, dichiara il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca.