striscia la notizia compleanno 34 anni

34 ANNI E NON SENTIRLI – “STRISCIA LA NOTIZIA”, IL TG SATIRICO DI INFORMAZIONE DA GUINNESS DEI RECORD, FESTEGGIA IL COMPLEANNO, CONTINUANDO A RANDELLARE A DESTRA E A MANCA: IN TUTTI QUESTI ANNI SONO 216 I TAPIRI CONSEGNATI A ESPONENTI DELLA POLITICA, DA QUELLO TEMPESTATO DI GIOIELLI AD ANDREOTTI AL PRIMO DATO AD ANTONIO DI PIETRO CHE, DOPO LA CONSEGNA, SI DIMISE DA MINISTRO – 45 I POLITICI IMITATI E… - VIDEO

 

Da www.ansa.it

 

striscia la notizia 2

Striscia la notizia, "il più longevo programma televisivo satirico di informazione per numero di puntate" (certificato Guinness World Records nel 2011), spegne 34 candeline. Per l'occasione, alcuni dei politici del momento si sono riuniti - con lo zampino di Highlander Dj - per cantare "Tanti auguri a te" al Tg satirico di Antonio Ricci.

antonio ricci 2

 

Chi alla fine si accaparrerà il Tapiro d'oro?

Intanto qualche numero: 216 il numero totale di Tapiri consegnati a esponenti della politica nella storia di Striscia; 128 i politici che hanno ricevuto almeno un Tapiro. Tra questi anche Giulio Andreotti, Luigi Berlinguer, Giorgio Napolitano, Francesco Cossiga, Umberto Bossi, Ignazio La Russa, Giuseppe Conte e Mario Draghi: 7 i Tapiri ricevuti da Vittorio Sgarbi, primatista assoluto tra i politici, seguito da Antonio Di Pietro e Matteo Renzi con 6 Tapiri. Il podio è completato da Romano Prodi, Pier Luigi Bersani, Oscar Luigi Scalfaro, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Gabriele Albertini, Massimo D'Alema, Gianni Alemanno e Francesco Rutelli (4 Tapiri a testa)

 

striscia la notizia 5

Altre evidenze: il 5 dicembre 1996 la prima consegna del Tapiro d'oro a un politico: andò ad Antonio Di Pietro, accusato di aver preteso per lo studio della moglie un prestito di 100 milioni, una Mercedes e un pacchetto assicurativo. Dopo quattro mesi, Di Pietro venne assolto, ma la vicenda lo spinse a dimettersi da ministro dei Lavori Pubblici. 21 i tapirofori di Striscia. Oltre a Valerio Staffelli, negli anni hanno consegnato Tapiri, tra gli altri, anche il Gabibbo (il primo tapiroforo della storia del Tg satirico), Jimmy Ghione, Moreno Morello, Stefania Petyx, Capitan Ventosa, Alberto Tomba, Fiorello e persino Valentino Rossi.

 

tapiro a giulio andreotti

Ci sono state anche "limited edition": 21 gennaio 1997 Tapiro "ad honorem" tempestato di gioielli a Giulio Andreotti, sotto processo con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Lo consegna il Gabibbo: il "Divo" prima lo ringrazia, dandogli amichevoli buffetti sul muso, poi cerca di restituirgli il premio. 30 dicembre 1998 Tapiro regale, con corona, a Romano Prodi.

 

Un "premio alla carriera" per Prodi, all'epoca leader dell'Ulivo, che aveva perso la poltrona di Presidente del Consiglio per lo strappo dell'ala sinistra della coalizione. 9 novembre 2011 Tapiro gigante "escortizzato" (con parrucca e rossetto) a Silvio Berlusconi, dopo la caduta del suo governo, travolto dallo scandalo delle Olgettine. 13 e 19 marzo 2002 Tapiro virtuale e Tapiro adesivo a Vittorio Sgarbi. Il primo viene proiettato su uno schermo, per un presunto conflitto di interessi: Sgarbi collaborava con un sito che commercializzava opere d'arte, mentre era (anche allora) sottosegretario al ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

compleanno striscia la notizia

 

Quello adesivo è la versione fisica del precedente e viene consegnato dalle Tapir's Angels, le inviate di Striscia Fausta, Daniela e Tania, che avevano seguito Sgarbi fino a Parigi, intercettandolo nella hall dell'hotel con la scusa di una foto. Mentre Tania scattava una fotografia, le altre due Tapir's Angels abbracciavano il sottosegretario, appiccicandogli sulla schiena un adesivo raffigurante il Tapiro. Ignaro di tutto, Sgarbi si era fermato a chiacchierare affabilmente con le tre ragazze fino a quando le aveva salutate, per poi allontanarsi. Si accorse del Tapiro adesivo sulla schiena solo a fine giornata, in aeroporto.

antonio ricci 1

 

10 dicembre 2013 Tapiro con guinzaglio e rotelle a Massimo D'Alema per gli esiti delle primarie del PD, che avevano visto il trionfo di Matteo Renzi, suo dichiarato rivale, su Gianni Cuperlo. 17 gennaio 2014 Tapiro d'oro assenteista a Matteo Salvini, duramente redarguito in aula, a Strasburgo, dal socialista belga Marc Tarabella per il suo ripetuto assenteismo alle riunioni della commissione. Per questo motivo, il premio di Striscia era "assente": c'era solo il piedistallo di legno vuoto. Tanti anche i politici imitati dal Tg satirico dal suo esordio: 45, mentre sono 5 i politici di cui Striscia, primo programma televisivo al mondo a usare l'intelligenza artificiale per imitazioni sempre più verosimili, ha realizzato una versione deepfake: Matteo Salvini, Matteo Renzi, Sergio Mattarella, Giuseppe Conte e Carlo Calenda.

 

antonio ricci 3

31 i politici imitati da Dario Ballantini, la cui prima apparizione in vesti "istituzionali" risale al 4 ottobre 1995, quando imitò l'allora ministro Susanna Agnelli. 8 gli imitatori del Tg satirico che si sono cimentati nei panni di un politico: Gianfranco D'Angelo (Giovanni Spadolini, Gianni De Michelis e Ciriaco De Mita), Enzo Braschi (Paolo Cirino Pomicino e Rosy Bindi), Dario Ballantini (Susanna Agnelli, Gianni Letta, Roberto Maroni, Ignazio La Russa, Giovanni Maria Flick, Marco Pannella, Giulia Bongiorno, Franco Marini, Giorgio Napolitano, Michela Vittoria Brambilla, Guido Bertolaso, Angelino Alfano, Matteo Renzi, Enrico Letta, Annamaria Cancellieri, Susanna Camusso, Gianroberto Casaleggio, Matteo Salvini, Ignazio Marino, Angela Merkel, Matteo Orfini, Donald Trump, Valeria Fedeli, Paolo Gentiloni, Sergio Mattarella, Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Roberto Fico, Mario Draghi, Roberto Cingolani e Carlo Calenda), Claudio Lauretta (Antonio Di Pietro), Albert Colajanni (Massimo D'Alema), Sergio Friscia (Beppe Grillo, Vito Crimi e Giulia Grillo), Valeria Graci (Paola De Micheli, Jole Santelli e Ursula von der Leyen) e Angelica Massera (Lucia Azzolina). 7 novembre 1988 la prima imitazione di un politico al Tg satirico: Giovanni Spadolini interpretato da Gianfranco D'Angelo in occasione della prima puntata di Striscia

striscia la notizia 1tapiro d oro 4striscia la notiziatapiro d oro 1tapiro d oro 2tapiro d oro 3le velinetapiro ad antonio di pietrotapiro d oro 6striscia la notizia 6

 

tapiro d oro 5striscia la notizia 3striscia la notizia 4

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...