alenda zaghi

“A CHI COMPRA DUE COPIE DEL MIO LIBRO, MANETTE ROSA IN OMAGGIO” – L’AUTOIRONIA DI CALENDA SUL CASO DELLA DOMINATRICE DOHA ZAGHI ESCLUSA DALLE LISTE DI AZIONE A COMO – “TROPPO RUMORE PER FRUSTE E MANETTE” – LEI ACCUSA: “MORALISTI” – LA CONTROREPLICA DELLO SCHICCHI DEI PARIOLI: “NON C'È NULLA DI MALE A FARE LA SEX WORKER. NON QUALIFICA PERÒ PER FARE POLITICA. ALTRIMENTI, VALE TUTTO ED È INUTILE CRITICARE I 5 STELLE” – LA VIDEO-CHICCA DA PORNHUB

DOHA ZAGHI

 

https://m.dagospia.com/video-doha-zaghi-candidata-esclusa-nella-lista-calenda-prende-a-calci-uno-con-la-maschera-di-salvini-309702

 

 

DOHA ZAGHI, LADY DEMONIQUE - VIDEO

 

https://it.pornhub.com/view_video.php?viewkey=ph5fe254dc11748

 

 

Cesare Zapperi per il Corriere della Sera

CALENDA DOHA ZAGHI

«A chi compra due copie del libro, manette rosa in omaggio». Per Carlo Calenda è il giorno della presentazione della sua ultima fatica editoriale («La libertà che non libera», edito da La nave di Teseo) nello splendido scenario della terrazza del Pincio, ma da due giorni tiene banco una vicenda che poco o nulla ha a che spartire con un saggio politico (anche se a suo modo riguarda la libertà, per diversi aspetti).

 

Il leader di Azione con una battuta cerca allora di sdrammatizzare e mettere a tacere le polemiche per l'esclusione dalla lista «Agenda Como 2030», in corsa per il Municipio del capoluogo lariano, di Doha Zaghi, poliedrica artista del mondo hot, nota al pubblico specializzato come «Lady Demonique». Per Calenda è una storiella minore, una di quelle candidature che sfuggono quando un movimento cresce in fretta e raccoglie adesioni «alla garibaldina».

 

DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI

Ed è infastidito dal clamore che ha suscitato.

L'ex ministro se la prende con la stampa, rea di prestare attenzione più alle situazione pruriginose che ai temi seri. «Oggi (ieri per chi legge, ndr ) ci sono 30 articoli sull'ex candidata dominatrice - scrive su Twitter -. Ho finalmente capito come andare sui giornali. Altro che piano sul nucleare o sulla sostituzione del gas russo (zero articoli), bisogna buttarsi su altri lidi. Altro che centro studi. Fruste e manette». E in serata, alla presentazione romana del suo libro aggiunge: «Io chiedo ai giornali, se noi siamo decaduti, voi vi siete sfracellati contro un muro?

 

carlo calenda

Ho tolto questa signora dalle liste di Azione perché non c'erano i presupposti per candidarla e perché sono un liberale e non un anarchico».

 

 

Sarà pure, ma il caso ha avuto le sue piccole conseguenze sul piano locale. Andrea Luppi, coordinatore comasco di Azione, si è dimesso dopo essersi visto scavalcato dal leader nazionale. In riva al lago, malumori e imbarazzi si mescolano.

 

 

Alcune difese della prima ora della candidata esclusa (come quella della aspirante sindaca del centrosinistra Barbara Minghetti) sono successivamente rimaste isolate. La professione di Doha Zaghi per molti resta «scandalosa», si concilia poco o nulla con l'impegno civico, anche se si cerca di evitare di dirlo ad alta voce per non apparire benpensanti. A chi chiede cosa ci sia in contrario ad una sua candidatura, Calenda risponde: «Non c'è nulla di male. Non qualifica però per fare politica. Altrimenti, vale tutto ed è inutile criticare i 5 Stelle».

DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI

 

La performer si dice sorpresa per la solenne bocciatura del leader di Azione, al cui fianco si era mostrata a fine marzo in occasione del lancio della candidatura di Minghetti: «Non mi sarei mai aspettata che dal partito arrivasse l'indicazione di sopprimermi politicamente. Accetto la decisione di Calenda e ne prendo atto perché tanto non cambierà mai idea, ma voglio precisare che non sono solo una mistress o una "scappata di casa" e l'ho dimostrato». Doha affonda i colpi: «Azione si è rivelato un partito moralista anziché europeista. Perché allora nello statuto del partito non hanno mai specificato che non possono partecipare alla vita politica le persone che hanno avuto o hanno a che fare con il mondo dell'erotico?».

doha zaghi doha zaghi 7doha zaghi 5doha zaghi doha zaghi 3doha zaghi doha zaghidoha zaghi 4DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…