agostina belli

VITA, CARRIERA E FAMIGLIA DI AGOSTINA BELLI: “PROVAI A INDAGARE SULL’UCCISIONE DI MIA MADRE E HO RICEVUTO MINACCE DI MORTE” – L’INCONTRO CON LA MELATO ALLA RINASCENTE E LE SERE CON BATTISTI E ARBORE, L’ICONA DEL CINEMA OSÉ SI RACCONTA: “ERO LA CAPOBANDA DI UN GRUPPO DI RAGAZZACCE: AVEVO FANTASIA E LORO MI SEGUIVANO. GASSMAN? IN ‘PROFUMO DI DONNA’ ERA DISTANTE, NON MI CONSIDERAVA. L’UOMO CHE HA UCCISO MIA MADRE NON ERA UN LADRO MA…” - FOTOGALLERY HOT

Piero degli Antoni per “la Nazione"

 

profumo di donna agostina belli vittorio gassman

Agostina Belli, 69 anni, è l' indimenticata interprete di un capolavoro del cinema italiano, 'Profumo di donna', con Vittorio Gassman. Oggi vive sul lago di Bracciano. È nata al Giambellino, uno dei quartieri più popolari, e un tempo malfamati, di Milano.

 

Com' era la vita nella zona, a quei tempi?

«Ero un po' la capobanda di un gruppo di ragazze. Siccome avevo fantasia, amavano seguire quello che facevo io. Una volta a Carnevale abbiamo deciso di vendicarci dei ragazzi del civico 8, attaccato al nostro che era il 4.

 

Ci siamo vestite da maschi e armate di mattarelli di plastica riempiti di carta bagnata, e quindi belli pesanti. Abbiamo fatto un' imboscata, saltando addosso ai ragazzi. Ci siamo divertite come matte.»

 

agostina belli 9

Ho letto che una volta ha pure rubato la moto a suo padre...

«Aveva un bellissimo Galletto 175. Un giorno l' ho preso e ho fatto il giro del quartiere, avrò avuto 15 anni... La mia prima moto l' ho comprata quando ho cominciato a lavorare alla Rinascente, era senza targa e, per acquistarla, ho dovuto fare le cambiali. Andavo al lavoro solo in Lambretta, con la neve e la pioggia, perché non sopportavo i mezzi pubblici».

 

È vero che alla Rinascente ha conosciuto Mariangela Melato?

«Verissimo. Lei faceva la vetrinista. Anni dopo ci siamo reincontrate sul set di 'Mimì metallurgico' e siamo trasecolate: 'Cosa ci fai qui?, ci siamo chieste l' un l' altra. Lei era agli inizi della carriera e io ancora meno.

 

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A Roma, in seguito, abbiamo continuato a vederci. Organizzavo delle serate con gli amici, a cui partecipava a volte anche Lucio Battisti, che abitava nella mia stessa via. Veniva con la chitarra e si metteva a cantare. Una sera è arrivato con Renzo Arbore e c' era anche Mariangela. Si sono conosciuti così, a casa mia».

 

Nel film 'Sepolta viva' ha rischiato l' annegamento, ma si dice anche che sia stata una montatura dell' ufficio stampa...

agostina belli 8

«Macché montatura, è tutto vero, anche se poi la faccenda è stata cavalcata per fare pubblicità. Io ero rinchiusa in una torre e dentro era stata costruita una piscina. A un certo punto l' acqua era così alta che non toccavo più, allora hanno messo un treppiede sul fondo, per tenermi sollevata. Però si è messo a traballare e io sono cascata giù.

 

Ho urlato 'Aiuto aiuto', ma tutti credevano stessi recitando. Soltanto mio marito, Fred Robsahm, che mi conosceva e sapeva che non nuotavo bene, ha capito che stavo davvero affogando e si è buttato per salvarmi. Sono finita in ospedale».

 

agostina belli 15

Com' è stato recitare con Gassman in 'Profumo di donna'?

«Era distante, non mi considerava. Credo fosse molto preoccupato per il ruolo, veniva da un lungo periodo di assenza dallo schermo.

Nel film seguente, 'Telefoni bianchi', invece, ha avuto un atteggiamento più espansivo. Probabilmente in precedenza non credeva alle mie capacità, poi si è ricreduto».

 

Come le è sembrato il remake di 'Profumo di donna' con Al Pacino?

«Mi è venuto da ridere. Pagare i diritti per rifarlo in quel modo ridicolo... Il cieco che guida una Ferrari, andiamo! E poi nel film americano non c' è proprio l' elemento che dà il titolo, cioè il profumo di donna».

 

Ha recitato anche con Richard Burton...

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«Dovevo stare molto attenta perché Liz Taylor era sempre sul chi va là. Mi ricordo che un giorno eravamo in roulotte a provare una scena, quando, a sorpresa, è arrivatacol suo aereo privato. È entrata, ci ha visto insieme e mi ha fulminato con lo sguardo. Ma devo dire che Liz Taylor era davvero stupenda».

 

Sua madre è stata uccisa nella pensione che dirigeva, vicino alla stazione centrale a Milano, nel 1970. Un delitto mai risolto, per fare luce sul quale lei ha anche ingaggiato dei detective. Poi però è stata costretta a lasciar perdere...

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«Sono stati gli stessi poliziotti che mi hanno consigliato di smettere, 'Lei non sa con chi ha a che fare' mi hanno detto. Dopo aver assoldato dei detective, ho cominciato a ricevere minacce di morte, 'Farai la fine di tua mamma', mi dicevano.

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Ho sporto denuncia ai carabinieri, e mi hanno consigliato di armarmi. Così ho preso il porto d' armi e per due, tre anni, ho girato armata. Mi hanno rubato la macchina, mi hanno ucciso il cane. Abitavo da sola in campagna, avevo paura. Alla fine mi sono arresa».

 

Ha qualche sospetto?

«Mi dispiace, non posso dire di più. Ma l' orologio e la catenina di mamma erano sul comodino. Non si trattava di un ladro ma di una persona che conosceva bene. Ho pensato che forse me lo sono anche trovato alle spalle e l' ho persino baciato, magari era un amico, un parente... La trasmissione Tv 'Chi l' ha visto?' mi ha proposto di riaprire il caso, io ero favorevole, ma mia sorella e mia zia erano contrarie, e così abbiamo lasciato perdere».

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